ESMA potenzia i controlli sui mercati crypto per garantire maggiore sicurezza in Europa
Poteri di supervisione rafforzati per l’esma sui mercati cripto
L’ESMA, Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, si prepara a un significativo ampliamento delle proprie competenze di vigilanza nell’ambito delle cripto-attività. La Commissione Europea ha avanzato una proposta che assegna all’ESMA il controllo diretto su infrastrutture di mercato strategiche, quali alcune sedi di negoziazione, controparti centrali e depositari centrali di titoli, estendendo inoltre la supervisione a tutti i prestatori di servizi relativi a criptovalute. Questo potenziamento mira a uniformare e rafforzare la sicurezza dei mercati finanziari europei, contrastando la frammentazione normativa attuale.
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Con questa riforma, l’ESMA adotterebbe un modello organizzativo più centralizzato e incisivo, ispirato alla struttura della statunitense Securities and Exchange Commission. La maggiore autorità conferita consentirà una vigilanza più coordinata e coesa, facilitando operazioni transfrontaliere più fluide e affidabili su scala europea. Il rafforzamento del ruolo di coordinamento dell’ESMA coinvolgerà anche il settore della gestione degli asset, incrementando la coerenza e la trasparenza delle attività finanziarie legate alle criptovalute.
Questa strategia non solo intende migliorare la competitività dei mercati UE, attualmente meno integrati e di dimensioni ridotte rispetto agli Stati Uniti, ma contribuisce a costruire un mercato unico finanziario che supporti le priorità economiche e strategiche dell’Unione, quali la transizione digitale e verde oltre alla sicurezza. Il progetto è ora sottoposto all’esame del Parlamento Europeo e del Consiglio, con l’obiettivo di consolidare il quadro normativo europeo in materia di cripto-attività.
Pressioni dei paesi membri e necessità di uniformità normativa
La proposta di espandere i poteri dell’ESMA si inserisce in un contesto di forti pressioni da parte di numerosi Stati membri, che richiedono un approccio più rigoroso e uniforme nella regolamentazione delle criptovalute. La disparità delle normative europee ha infatti generato vulnerabilità e frammentazione, come evidenziato da recenti episodi in giurisdizioni con regole più permissive, tra cui Malta, dove la vigilanza sui crypto service provider si è rivelata insufficiente.
A luglio, l’ESMA ha pubblicato una peer review critica sull’autorizzazione concessa dalla Malta Financial Services Authority a un operatore del settore, sottolineando che gli standard regolatori sono stati applicati in maniera incompleta. Questa situazione ha accentuato la necessità di un coordinamento più stringente a livello europeo, per evitare rischi sistemici e garantire la tutela degli investitori.
Nei mesi recenti, Stati come Francia, Austria e Italia hanno preso posizione chiedendo che l’ESMA acquisisca una supervisione diretta sulle principali società cripto attive nel mercato europeo. Questi Paesi propongono inoltre modifiche sostanziali al regolamento MiCA, con focus su un controllo più efficace delle attività esterne all’UE, il rafforzamento della sicurezza informatica e l’introduzione di regole più restrittive per le nuove offerte di token, al fine di rafforzare l’armonizzazione normativa e ridurre disparità che oggi compromettono la stabilità del mercato complessivo.
Riforme proposte al mica per una regolamentazione più severa
Riforme proposte al MiCA per una regolamentazione più severa
Le modifiche proposte al regolamento MiCA si pongono come risposta necessaria alle sfide emergenti nel settore delle cripto-attività, con l’obiettivo di rafforzare il quadro normativo europeo. Tra le principali riforme, spicca l’introduzione di requisiti più rigorosi per gli operatori che svolgono attività cripto fuori dai confini dell’Unione, per limitare i rischi associati a pratiche non omogenee e potenzialmente insicure.
Il pacchetto di revisione prevede anche un aumento sostanziale delle misure di sicurezza informatica, riconoscendo l’importanza di proteggere sia gli utenti sia l’infrastruttura del mercato da attacchi cyber sempre più sofisticati. Parallelamente, si punta a una regolamentazione più stringente sulle nuove offerte di token, con criteri precisi per garantire trasparenza, affidabilità e tutela degli investitori, evitando così la diffusione incontrollata di strumenti finanziari digitali non adeguatamente verificati.
Queste riforme intendono creare un ambiente normativo più coerente e sicuro, contribuendo a prevenire pratiche abusive e a promuovere la fiducia degli operatori e degli investitori all’interno del mercato unico. In tal modo, l’Unione Europea potrà allinearsi agli standard internazionali più elevati, rafforzando la propria posizione nel settore delle criptovalute e sostenendo una crescita stabile e sostenibile del comparto.




