DAZN: l’agonia degli ascolti continua
Dopo un mese di ottobre segnato da un preoccupante calo del pubblico, la situazione per DAZN si rivela sempre più drammatica con l’inizio di novembre. La decima giornata del campionato di Serie A, che ha registrato eventi tra l’2 e il 4 di novembre, ha messo in luce il persistente declino degli ascolti sulla piattaforma, sollevando interrogativi sul futuro della trasmissione calcistica. I dati Auditel parlano chiaro: le dieci partite della scorsa giornata hanno raccolto 4.871.554 utenti, a cui si aggiungono 143.273 spettatori del programma _ZONA DAZN_, portando l’audience complessiva a 5.014.827. Si tratta di una cifra alarmante, in netto calo rispetto al numero di telespettatori dello scorso anno, che ha subito una perdita di oltre 1,684 milioni di utenti.
LUGANO FINANCE FORUM: il tuo biglietto speciale scontato a CHF 49. Richiedilo subito CLICCA QUI
Analizzando il quadro complessivo delle prime undici giornate della stagione 2024/2025, il crollo è persino più eclatante, con una perdita accumulata di 7.940.307 telespettatori rispetto alla stagione precedente. Questa consistente diminuzione non ha registrato nemmeno un’eccezione, se non in occasione della sesta giornata, evidenziando una tendenza preoccupante nell’interesse del pubblico. Le ultime tre giornate hanno visto questo decremento farsi sempre più accentuato, richiedendo un’attenzione seria da parte dei club e degli operatori del settore calcistico.
Performance della giornata 11 di Serie A
La giornata 11 di Serie A ha confermato il trend discendente degli ascolti su DAZN, ma ha anche messo in risalto alcune performance di particolare interesse. La sfida tra Napoli e Atalanta si è rivelata la più seguita, attirando oltre 1 milione di telespettatori, e rappresenta l’unico incontro ad aver superato questa importantissima soglia. Seguono a ruota le partite Udinese-Juventus e Inter-Venezia, che, pur con un’importanza inferiore, hanno comunque contribuito a mantenere alto il livello di coinvolgimento dei fan, con un totale di circa 2.887.400 telespettatori per queste tre gare, il che equivale a circa il 60% del total viewers della giornata.
Al contrario, le restanti partite hanno faticato a raggiungere numeri significativi. Monza-Milan ha chiuso al quarto posto, ma solo con poco più di 540.000 spettatori, una cifra che evidenzia l’impatto negativo delle co-esclusive tra DAZN, Sky e NOW. Verona-Roma e Lazio-Cagliari, pur essendo match di indubbio interesse, hanno totalizzato meno di 700.000 utenti, mostrando così la difficoltà di attrarre il pubblico. La situazione è culminata con l’Empoli-Como, posticipo che ha registrato la maglia nera della giornata, coinvolgendo solo 55.000 persone. Questi dati non solo confermano il trend negativo, ma pongono anche interrogativi sulle strategie di marketing e programmazione delle reti, che dovrebbero attentamente considerare come ripristinare l’attenzione dei tifosi nei confronti delle partite di Serie A.
Analisi dei dati di ascolto
La situazione attuale per DAZN è critica, come evidenziato dai dati relativi alla decima giornata di Serie A, che rivelano un’ulteriore discesa negli ascolti della piattaforma. Con 4.871.554 utenti connessi durante le dieci partite, a cui si aggiungono i 143.273 utenti che hanno seguito il programma _ZONA DAZN_, l’audience totale si attesta a 5.014.827. Un confronto con la stessa giornata della scorsa stagione mette in luce una perdita drammatica di oltre 1,684 milioni di spettatori, un dato che non può passare inosservato. L’analisi delle undici giornate disputate fino a questo punto della stagione 2024/2025 rivela un calo irreversibile, con un deficit complessivo di 7.940.307 telespettatori rispetto all’anno precedente.
La persistente diminuzione degli ascolti è sintomo di un problema più profondo, che affligge non solo la piattaforma, ma anche l’intero sistema calcistico. È fondamentale osservare che in questo novanta percento delle giornate analizzate non si è registrato alcun incremento dell’audience, eccezion fatta per la sesta giornata. Le ultime serie di eventi sportivi hanno accentuato la crisi, evidenziando la necessità di riconsiderare le strategie di attrazione del pubblico e il posizionamento delle partite nel palinsesto. Le implicazioni di tali dati non riguardano solo DAZN, ma toccano direttamente i club di Serie A, che vedono ridotto il proprio appeal in un contesto di crescente competitività e varietà di offerta per gli appassionati di calcio.
Partite più seguite della giornata
Analizzando le performance della giornata 11 di Serie A, è emerso un chiaro divario tra le gare che hanno attirato l’attenzione dei telespettatori e quelle che hanno faticato a coinvolgere il pubblico. In questo contesto, la sfida tra Napoli e Atalanta ha svettato, superando il milione di spettatori, diventando così l’unico match a superare questa soglia significativa. Questo incontro ha avuto un’importanza particolare, non solo per il valore delle squadre coinvolte, ma anche per il carico emotivo che ha garantito ai tifosi.
Le altre partite chiave sono state Udinese-Juventus e Inter-Venezia, che hanno insieme trainato un buon numero di telespettatori, contribuendo a un risultato complessivo di circa 2.887.400 fan, il che rappresenta quasi il 60% dell’audience totale per l’intera giornata. In contrasto, Monza-Milan, pur essendo una partita di spessore, ha registrato poco più di 540.000 spettatori, mostrando una chiara sofferenza legata anche alla co-esclusiva dei diritti televisivi.
Partite come Verona-Roma e Lazio-Cagliari, sebbene promettenti, non sono riuscite a riscuotere il successo sperato, totalizzando meno di 700.000 utenti. La mancata attrattiva di queste sfide si è manifestata in modo clamoroso con l’Empoli-Como, incontro che ha contato solo 55.000 spettatori, segnando uno dei punti più bassi in termini di coinvolgimento. La situazione attuale suscita interrogativi su come ristrutturare l’offerta e gestire i diritti delle partite per ottimizzare l’interesse del pubblico e recuperare ascolti perduti.
Calcolo del calo dell’audience
Il trend di ascolto di DAZN continua a destare preoccupazione, con numeri che parlano di un declino significativo rispetto alle passate stagioni di Serie A. Comparando i risultati ottenuti nelle prime undici giornate della stagione in corso con quelli dell’anno precedente, emerge un deficit complessivo di **7.940.307 telespettatori**. Questo dato non è solo un campanello d’allarme, ma una chiara indicazione di un cambiamento nelle abitudini di fruizione degli eventi sportivi da parte del pubblico italiano.
Nella giornata 10, gli ascolti sono stati drammaticamente inferiori, con **5.014.827 utenti** totali, a differenza dei numeri registrati nelle edizioni precedenti. Se da un lato le disparità tra le partite più seguite e quelle meno attendibili evidenziano l’inefficienza nella promozione e pianificazione delle gare, dall’altro il confronto mese su mese mette in luce una diminuzione costante e preoccupante.
Inoltre, la differenza di audience rispetto alla stessa giornata della scorsa stagione è stata calcolata in un calo di oltre **1.684.000 spettatori**, evidenziando non solo un decremento nella partecipazione, ma anche una potenziale crisi di fiducia da parte degli abbonati, i quali potrebbero essere disillusi dalla qualità delle offerte proposte. Questa situazione richiede un’analisi profonda e proattiva per affrontare le sfide di mercato e recuperare il terreno perso, affinché DAZN non si trovi a dover gestire una diminuzione irreversibile dei propri abbonamenti.
Impatto sulle squadre di Serie A
Le ripercussioni del calo degli ascolti su DAZN si estendono ben oltre la piattaforma stessa, influenzando direttamente le squadre di Serie A. Questi dati allarmanti non possono essere ignorati dai club, i cui ricavi dipendono in maniera significativa dagli accordi di diritti televisivi e dalla capacità di attrarre un pubblico sempre più esigente. Un’audience in diminuzione significa minori ingressi economici, non solo per DAZN, ma anche per le società calcistiche, che vedono svanire una delle fonti primarie di incasso.
È evidente che un interesse ridotto verso le partite si traduce in un minor richiamo per gli sponsor e i partner commerciali, elementi essenziali nel sostegno finanziario ai club. La diminuzione delle visualizzazioni può anche compromettere il valore dei contratti di sponsorizzazione, poiché i brand preferiscono investire in eventi con una portata più ampia. Allo stesso modo, la situazione di stallo nelle vendite di abbonamenti a DAZN potrebbe orientare le società a riconsiderare le proprie strategie di marketing e comunicazione, cercando nuove modalità per coinvolgere i tifosi sia in campo che fuori.
Inoltre, l’affrontare una crisi di audience potrebbe avere un impatto sulla competitività, poiché i club potrebbero trovarsi a dover ridimensionare budget per trasferimenti e stipendi, influenzando così anche la qualità del prodotto sportivo in campo. La necessità di attrarre attenzione e mantenere viva l’emozione del campionato è vitale per il futuro della Serie A. Le difficoltà della piattaforma streaming potrebbero, quindi, richiedere un ripensamento complessivo dell’approccio nelle partnership media, affinché le squadre possano navigare in questo periodo di incertezze senza subire perdite significative.
Problemi di DAZN anche in Francia
La crisi di DAZN non si limita al mercato italiano; la piattaforma sta affrontando sfide significative anche in Francia, dove ha acquisito i diritti per la Ligue 1 per un importo di 400 milioni di euro. In virtù di questo accordo, DAZN trasmetterà in esclusiva 8 delle 9 partite programmate, lasciando solo una gara a BeIN Sports, controllata dal presidente del PSG, Nasser al-Khelaifi. Tuttavia, l’accordo, stipulato appena prima dell’inizio della stagione, contiene una clausola che consente alla Ligue de Football Professionnel di rescindere il contratto dopo due-tre anni qualora riuscisse a negoziare un nuovo accordo più vantaggioso. Entrambi i broadcaster, DAZN e BeIN Sports, si sono mostrati disponibili a valutare questa eventualità.
Un recente report del quotidiano sportivo _L’Équipe_ ha messo in risalto un aspetto preoccupante: DAZN non è lontana dagli obiettivi di abbonamenti fissati. Attualmente, la piattaforma conta solo 500.000 abbonati, un numero ben al di sotto delle aspettative per un mercato competitivo come quello francese. Se entro il 1° dicembre 2025 non si riuscirà a raggiungere l’obiettivo di 1,5 milioni di abbonati, DAZN e la LFP si vedranno costretti a riconsiderare la loro collaborazione. Questa situazione pone interrogativi sulla sostenibilità dei modelli di business della piattaforma, che dovrà affinare le proprie strategie per attrarre un maggior numero di abbonati e garantire il successo delle proprie operazioni nel lungo termine.
Prospettive future e rischi per abbonamenti
La situazione di DAZN sul mercato degli sport in streaming, già critica, presenta significativi rischi per il futuro, con particolare attenzione alla capacità di attrarre e mantenere un numero consistente di abbonati. A seguito del recente crollo degli ascolti, i dati rivelano che DAZN ha già perso milioni di telespettatori, una tendenza che potrebbe mettere in discussione non solo l’offerta del servizio, ma anche il suo stesso modello di business. Con un audience in continua diminuzione, le proiezioni ottimistiche sull’acquisizione di nuovi abbonati sono sempre più difficili da sostenere.
Il mercato francese, dove DAZN ha investito 400 milioni di euro per i diritti della Ligue 1, è un ulteriore indicatore della vulnerabilità dell’azienda. Il numero attuale di soli 500.000 abbonati è ben al di sotto delle aspettative e, se non si raggiungerà la quota di 1,5 milioni entro il dicembre 2025, l’accordo con la Ligue de Football Professionnel rischia di saltare, costringendo la piattaforma a rivedere drasticamente le proprie strategie.
Il fallimento nell’espansione della base di abbonati potrebbe avere impatti devastanti, non solo finanziari, ma anche reputazionali. Con un’offerta sempre più diversificata nello scenario dei media sportivi, DAZN deve affrontare una concorrenza agguerrita, il che richiede un’analisi attenta e misure incisive per attrarre nuovi utenti, fidelizzando nel contempo quelli esistenti. Se la piattaforma non riuscirà a rispondere a queste sfide, si troverà in una posizione critica che potrebbe compromettere la sua posizione nel mercato del calcio, con possibili ripercussioni per l’intero ecosistema sportivo a cui è collegata.