DAZN cambia strategia, Amazon Prime Video ignora ascolti e offre rimborsi agli utenti
DAZN lascia Amazon Prime Video: la fine di una collaborazione
Dal 28 febbraio 2023, DAZN chiuderà il suo canale su Amazon Prime Video, segnando la fine di una collaborazione iniziata solo sei mesi fa. La decisione è stata comunicata tramite una e-mail agli abbonati, i quali riceveranno un rimborso per il servizio acquistato. Questo epilogo ha radici più profonde, legate all’impossibilità di armonizzare le misurazioni degli ascolti, un aspetto cruciale per DAZN, considerando il suo ruolo nella trasmissione del campionato di Serie A. Il contratto per l’acquisizione dei diritti televisivi fino al 2029 impone infatti a DAZN di rispettare determinate regolazioni, le quali non sono state accolte da Amazon Prime Video, portando a una rottura inevitabile della partnership.
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La collaborazione tra DAZN e Amazon Prime Video inizia il 20 agosto 2022, ma si interrompe dopo un breve periodo caratterizzato da problematiche di ascolto e la necessità di DAZN di operare sotto le misurazioni ufficiali. Amazon, da parte sua, non ha mostrato disponibilità ad integrare nella sua piattaforma di streaming i necessari SDK di Auditel per la rilevazione degli ascolti. Questo ha creato un muro invalicabile, visto che DAZN non può discostarsi dagli obblighi imposti dalla Legge Melandri e successivamente aggiornata dalla Legge Lotti, che regolano il settore. La mancanza di un accordo per le misurazioni ha spinto Amazon a decidere l’interruzione della fornitura del servizio.
Rottura della partnership
La fine della collaborazione tra DAZN e Amazon Prime Video segna un capitolo significativo nel panorama dello streaming sportivo italiano. I due colossi, che avevano cercato di unire le forze per offrire un servizio più ampio e variegato agli utenti, si trovano ora a dover affrontare le conseguenze di un disaccordo insormontabile. La decisione di porre fine a questo accordo non è stata presa alla leggera, ma è il risultato di dinamiche complesse legate alla regolamentazione degli ascolti e alle necessità commerciali di entrambe le parti. Questo divorzio mette in evidenza le sfide che le piattaforme di streaming affrontano nel tentativo di integrare e standardizzare la misurazione degli ascolti, un aspetto cruciale per la redistribuzione dei ricavi pubblicitari e la sostenibilità economica dei servizi offerti.
La scelta di interrompere la partnership è stata in gran parte influenzata dalla necessità di DAZN di conformarsi agli standard di misurazione dell’audience. Questa prerogativa è vitale per l’azienda, non solo per rispettare le normative vigenti, ma anche per garantire un monitoraggio accurato delle performance del suo contenuto, in particolare per il campionato di Serie A, di cui detiene i diritti fino al 2029. D’altro canto, Amazon Prime Video ha manifestato una chiara riluttanza ad adottare gli SDK di Auditel, che consentirebbero una rilevazione conforme delle visualizzazioni all’interno della sua piattaforma. La mancata integrazione di questo sistema ha creato un divario operativo incolmabile, portando infine alla decisa interruzione della collaborazione.
Motivi della decisione
La rottura tra DAZN e Amazon Prime Video è riconducibile a fattori specifici legati alla necessità di misurare gli ascolti con precisione. DAZN, che trasmette eventi di grande richiamo come quelli del campionato di Serie A, è soggetta a normative rigide che implicano l’obbligo di dimostrare e rendicontare le sue performance. Tali regolamenti, stabiliti dalla Legge Melandri e successivamente dalla Legge Lotti, richiedono che le piattaforme di streaming utilizzino strumenti certificati per la rilevazione degli ascolti, come gli SDK forniti da Auditel. La mancata accettazione da parte di Amazon di integrare suddetti strumenti ha quindi creato un impasse insormontabile.
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Anche se i due player dello streaming avevano inizialmente avviato la loro collaborazione con l’obiettivo di espandere l’offerta ai clienti, il contrasto sulla questione delle misurazioni ha rivelato la fragilità di tale sinergia. DAZN, per mantenere la propria credibilità e la conformità con le leggi, ha dovuto prioritizzare l’accuratezza dei dati, mentre Amazon ha deciso di non modificare la propria piattaforma, orientandosi su altre strategie commerciali. Di conseguenza, questo attrito ha portato a una decisione inevitabile e alla chiusura del canale DAZN su Amazon Prime Video, evidenziando come le dinamiche di mercato e le esigenze di compliance possano influenzare decisamente le alleanze nel settore dello streaming.
Implicazioni per gli abbonati
L’uscita di DAZN da Amazon Prime Video comporta diverse implicazioni per gli abbonati che avevano scelto di seguire gli eventi sportivi offerti attraverso questa piattaforma. In primo luogo, gli utenti iscritti al servizio si troveranno privati di un’offerta che, sebbene breve, prometteva di combinare l’ampio catalogo di contenuti di Amazon con le trasmissioni sportive di DAZN. L’interruzione del canale rappresenta quindi una limitazione nell’accesso a eventi sportivi significativi, in particolare relativi al campionato di Serie A, che ora non saranno più disponibili su una piattaforma già diffusa e conosciuta da molti.
In aggiunta, i consumatori che avevano sottoscritto un abbonamento attraverso Amazon Prime Video dovranno cercare alternative per seguire le stesse competizioni sportive. Questo potrà comportare un’ulteriore spesa per accedere a un servizio autonomo di DAZN oppure a proprie scelte di abbonamento diretto con altre piattaforme, il che rischia di aumentare le spese complessive per il consumatore. La situazione genera anche incertezza tra gli utenti, i quali devono ora adattarsi al cambiamento e prendere decisioni rapide per garantire la continuazione della visione di contenuti sportivi di loro interesse.
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A livello pratico, gli abbonati non perderanno la somma investita, poiché Amazon Prime Video ha confermato che gli utenti riceveranno un rimborso del pagamento per il servizio sottoscritto. Questo rimborso, purtroppo, non compenserà la perdita dell’accesso a eventi di alta visibilità, creando ulteriore frustrazione tra i clienti. La combinazione della perdita del servizio e della necessità di valutare nuove opzioni di abbonamento mette a dura prova il valore percepito dai consumatori di entrambi i servizi e potrebbe influenzare le scelte future in termini di iscrizioni a piattaforme streaming.
Rimborso agli utenti
In seguito alla chiusura del canale DAZN su Amazon Prime Video, gli utenti abbonati riceveranno un rimborso per il servizio sottoscritto. Amazon ha confermato che il rimborso avverrà automaticamente, senza la necessità di alcuna azione da parte degli abbonati. Il processo di rimborso dovrebbe essere gestito in modo tempestivo, garantendo agli utenti il rimborso dell’intero importo pagato per il servizio di DAZN attivato tramite la piattaforma di Amazon. Tuttavia, resta da chiarire come verranno gestiti eventuali abbonamenti attivi al momento della chiusura del canale.
Nonostante il rimborso rappresenti un gesto di buon volontà da parte di Amazon, non attenua la delusione degli utenti che ora si trovano a dover fare i conti con la perdita del servizio di streaming sportivo offerto da DAZN. Molti di questi utenti si erano abbonati proprio per avere accesso a eventi cruciali del campionato di Serie A, ed ora dovranno cercare nuove modalità per seguire le proprie squadre del cuore. Alcuni potrebbero decidere di passare direttamente a un abbonamento DAZN, mentre altri potrebbero esplorare opzioni alternative nelle varie piattaforme di streaming disponibili sul mercato.
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L’incertezza è palpabile tra gli abbonati, che devono adattarsi rapidamente a questa nuova situazione. Per alcuni, ciò implica la ricerca di offerte più vantaggiose o di pacchetti che includano sportivi e intrattenimento. La necessità di modificare le attuali abitudini di visione potrebbe anche influenzare le scelte future degli utenti, i quali potrebbero rivalutare il valore delle piattaforme di streaming che offrono contenuti live e sportivi. Inoltre, la situazione potrebbe portare una riflessione più ampia sulla sostenibilità delle piattaforme nel garantire una gamma di contenuti competitiva, in un settore in continua evoluzione come quello dello streaming.
Futuro di DAZN e nuove strategie
Con la chiusura della collaborazione con Amazon Prime Video, DAZN si trova a un bivio strategico, costretta a ripensare le sue operazioni e la sua presenza nel mercato dello streaming. Questa interruzione non è solo la fine di un accordo di distribuzione, ma rappresenta un’opportunità per reimmaginare la direzione futura dell’azienda. L’ente, che ha colto l’attenzione del pubblico grazie all’offerta esclusiva di eventi sportivi, in particolare il campionato di Serie A, dovrà ora elaborare strategie per mantenere e attrarre nuovi abbonati in un contesto competitivo sempre più agguerrito.
Una delle aree chiave su cui DAZN dovrà concentrarsi è l’ottimizzazione dell’esperienza utente. La piattaforma ha la responsabilità di fornire un servizio di streaming affidabile e di alta qualità. È fondamentale investire in tecnologia di trasmissione, garantendo che gli utenti possano accedere a contenuti senza interruzioni e in alta definizione. Inoltre, promuovere una navigazione facile e contenuti personalizzati sono strategie che potrebbero aumentare la fidelizzazione degli utenti.
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Parallelamente, DAZN potrebbe esplorare nuove partnership e alleanze strategiche, sia con altre piattaforme che con enti sportivi, per ampliare l’offerta di contenuti. Ciò potrebbe includere la trasmissione di eventi esclusivi, programmi originali legati allo sport o contenuti interattivi, che potrebbero attrarre un pubblico più vasto e diversificato. Tali mosse non solo migliorerebbero la proposta di valore della piattaforma, ma potrebbero anche alimentare una maggiore interazione degli utenti, contribuendo a creare una community attorno ai contenuti sportivi.
Inoltre, l’aspetto della comunicazione con gli abbonati sarà cruciale. DAZN dovrà mantenere una comunicazione chiara e trasparente riguardo a future promozioni, sia per attrarre nuovi iscritti sia per mantenere la fiducia degli attuali abbonati. Un’attività di marketing ben pianificata che evidenzi le caratteristiche uniche del servizio potrebbe rivelarsi determinante per affrontare la difficile situazione post-uscita da Amazon.
In sintesi, il futuro di DAZN nel mercato dello streaming sportivo dipenderà dalla capacità dell’azienda di adattarsi ai cambiamenti e implementare strategie innovative. La sfida non è solo quella di recuperare il terreno perso, ma di ridefinire il modo in cui gli appassionati di sport fruiscono dei contenuti, arricchendo l’esperienza complessiva e garantendo un posizionamento rilevante in un mercato sempre più affollato.
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