Davide Donadei smentisce incontri segreti: ho registrazioni anche con Corona video esclusivo
Donadei smentisce le accuse di Corona
Davide Donadei è intervenuto pubblicamente per respingere le accuse mosse da Fabrizio Corona, chiarendo con precisione i punti controversi emersi durante la recente puntata di *Falsissimo – Il prezzo del successo*. Nel video pubblicato sui suoi canali social l’ex tronista insiste nel negare qualsiasi forma di abuso, ricatto o violenza nei suoi confronti e rigetta l’ipotesi di incontri segreti con figure del mondo dello spettacolo. Donadei annuncia inoltre di possedere registrazioni e conversazioni che, a suo dire, possono confermare la sua versione e si dice disponibile a riferire davanti alle autorità competenti per dimostrare la verità dei fatti.
Indice dei Contenuti:
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Donadei respinge con fermezza le affermazioni che lo collegano a presunte pressioni o accordi riservati. Nel filmato il tono è misurato ma risoluto: viene negata categoricamente qualsiasi forma di ricatto, di ricezione di regali compromettenti o di subìti abusi. Si sottolinea che i contatti avvenuti con altre personalità del settore si sono tenuti in contesti pubblici o in presenza di terzi, smentendo così l’esistenza di incontri privati e segreti. Donadei precisa di non avere mai subito pressioni e invita chiunque avanzi accuse a presentare prove verificabili.
Il messaggio punta anche a ristabilire la correttezza del proprio profilo pubblico: non si tratta solo di una difesa personale, ma di tutelare la propria immagine e la veridicità dei fatti raccontati. Donadei si dichiara pronto a collaborare con le sedi opportune per chiarire ogni passaggio e a rendere disponibili le registrazioni in suo possesso, evidenziando la volontà di trasformare la disputa in un processo di accertamento documentale piuttosto che in un confronto mediatico basato su insinuazioni.
FAQ
- Qual è la posizione ufficiale di Donadei rispetto alle accuse?
Donadei nega ogni abuso, ricatto o incontro segreto e dichiara di poter fornire registrazioni a supporto della sua versione. - Ha Donadei affermato di avere prove registrate?
Sì: nel video pubblicato afferma di possedere registrazioni delle chiamate ricevute da Fabrizio Corona. - Dove sarebbero avvenuti gli incontri con Signorini secondo Donadei?
Donadei sostiene che gli eventuali incontri si sono svolti a Cinecittà e sempre in presenza di altri autori o assistenti, non in privato. - Donadei è disponibile a riferire in sedi ufficiali?
Sì, dichiara la piena disponibilità a presentare la propria versione e la documentazione nelle sedi competenti. - Il video di Donadei risponde direttamente alle dichiarazioni di Corona?
Sì, il filmato è una replica diretta alle affermazioni emerse nella puntata di *Falsissimo*. - Qual è l’obiettivo della smentita pubblica di Donadei?
L’obiettivo è tutelare la propria immagine, chiarire i fatti mediante prove documentali e indirizzare la controversia verso un accertamento formale.
registrazioni e prove dichiarate
Donadei afferma di detenere materiale registrato rilevante per ricostruire la sequenza dei contatti con Fabrizio Corona. Nel suo intervento ha precisato che non si tratta di una sola traccia audio o video, ma di più registrazioni di chiamate ricevute nel tempo, che — a suo dire — possono chiarire il tenore delle conversazioni e smentire versioni distorte dei fatti. Ha sottolineato la necessità di mettere queste prove a disposizione degli organi competenti, evitando che il dibattito resti confinato a speculazioni mediatiche.
Dal punto di vista processuale e probatorio, Donadei ha evidenziato l’importanza della catena di custodia e della verificabilità: le registrazioni saranno catalogate e annotate per rendere possibile una valutazione oggettiva da parte di chi dovrà esaminare i fatti. Ha inoltre chiarito che non pubblicherà indiscriminatamente il materiale sui social, preferendo percorsi istituzionali che garantiscano l’integrità delle copie e la loro autenticazione. Questa scelta è presentata come garanzia di trasparenza e tutela legale.
Nella spiegazione fornita al pubblico il tono è tecnico e misurato: Donadei parla di timestamp, di interlocutori identificati e di contesti contestualizzati, rimarcando che le registrazioni confermerebbero la natura delle comunicazioni come telefonate ordinarie e mai come strumenti di ricatto o intimidazione. Ribadisce la propria disponibilità a depositare tali elementi dove richiesto, affinché possano essere esaminati attraverso procedure ufficiali e non soggetti a manipolazioni o interpretazioni parziali.
FAQ
- Quale tipo di registrazioni dice di avere Donadei?
Più registrazioni di chiamate ricevute da Fabrizio Corona, con timestamp e interlocutori identificabili. - Donadei prevede di pubblicare subito il materiale sui social?
No, dichiara l’intenzione di depositare le registrazioni nelle sedi competenti per garantirne l’autenticità. - Perché è importante la catena di custodia delle registrazioni?
Per assicurare che i file non vengano alterati e che possano essere validamente utilizzati in un accertamento ufficiale. - Le registrazioni possono dimostrare l’assenza di ricatti?
Secondo Donadei, il contenuto delle chiamate chiarirebbe il tenore delle comunicazioni e smentirebbe le accuse di ricatto. - Chi valuterà l’autenticità delle registrazioni?
Le autorità competenti o periti tecnici nominati dalle parti per la verifica forense dei file. - Donadei è disponibile a collaborare con le indagini?
Sì: dichiara piena disponibilità a consegnare il materiale e a riferire nelle sedi opportune.
dettagli sugli incontri con Signorini
Davide Donadei precisa con rigore i contorni degli incontri avvenuti con Alfonso Signorini, smentendo qualunque caratterizzazione privata o riservata delle occasioni di contatto. Secondo la sua ricostruzione gli incontri si sono svolti negli spazi di Cinecittà, in più occasioni e sempre in ambiente di lavoro, alla presenza di autori, assistenti o altri componenti del team. Non esistono, dunque, appunti di visite a domicilio o colloqui in assenza di testimoni: ogni interlocuzione professionale è stata svolta in contesti ufficiali e riconoscibili.
Nella sua dichiarazione Donadei mette in evidenza la natura pubblica e operativa di quei momenti, puntualizzando che la frequenza degli incontri non implica rapporti personali riservati né scambi privati. Ribadisce che le persone presenti possono attestare la contemporaneità di altri soggetti e la regolarità delle attività svolte, rendendo quindi inverosimile l’ipotesi di appuntamenti segreti o accordi sottobanco. L’obiettivo è chiarire la linearità del rapporto professionale.
Il racconto adottato è preciso nell’indicare luoghi, tempi e figure coinvolte, con l’intento di neutralizzare ogni strumentalizzazione mediatica. Donadei invita a verificare eventuali registri di produzione o calendari delle giornate di lavoro che possono corroborare la sua versione e offre la disponibilità a far testimoniare autori e assistenti presenti nelle stesse sessioni. La linea difensiva è costruita sulla trasparenza e sulla possibilità di produrre riscontri documentali a supporto.
FAQ
- Dove, secondo Donadei, si sono svolti gli incontri con Signorini?
Gli incontri si sono svolti a Cinecittà, in contesti di lavoro e non in privato. - Gli incontri erano mai a porte chiuse?
No: Donadei afferma che gli incontri si sono tenuti sempre in presenza di autori, assistenti o altri membri del team. - Chi può confermare la versione di Donadei?
Autori, assistenti e membri della produzione presenti a Cinecittà nelle stesse occasioni. - Donadei sostiene che ci siano prove a supporto?
Sì: propone la verifica di calendari di produzione e la testimonianza dei presenti per corroborare i suoi racconti. - Le visite erano di natura professionale o personale?
Secondo Donadei, esclusivamente di natura professionale e operative. - Questa ricostruzione esclude incontri segreti con Signorini?
La ricostruzione di Donadei esclude la possibilità di incontri riservati o segreti, sostenendo che non si sono mai verificati.
riflessioni sull’ultima puntata di Falsissimo
Donadei ha commentato con parole misurate la recente puntata di *Falsissimo – Il prezzo del successo*, sottolineando come il racconto mediatico, se privo di rigore e verifiche, possa infliggere danni irreparabili alle persone coinvolte. Ha evidenziato la delicatezza delle tematiche trattate e l’esigenza di approcciarle con maggiore equilibrio, senza cedere a sensazionalismi che alimentano soltanto speculazioni. Nel suo intervento pubblico ha richiamato l’attenzione sul ruolo degli operatori dell’informazione: non basta la spettacolarizzazione di confessioni o ammissioni, occorre garantire che le testimonianze siano contestualizzate e corroborate da elementi verificabili.
Ha poi osservato come le scuse di chi ha provocato un danno non siano automaticamente risolutive; il danno reputazionale permane e richiede verifiche formali. Donadei ha chiesto che in futuro si consideri l’impatto sulle vittime o sui presunti protagonisti prima di esporre pubblicamente accuse gravi. Ha ribadito la propria disponibilità a chiarire i fatti nelle sedi competenti e a depositare le registrazioni in suo possesso, auspicando che procedimenti e dibattiti si svolgano attraverso canali istituzionali piuttosto che esclusivamente sui palcoscenici televisivi.
Infine, ha invitato a una riflessione sul metodo: il racconto di vicende sensibili richiede imparzialità e tutela delle persone coinvolte, non retorica. Ha sollecitato i produttori e i conduttori a operare con la massima attenzione nella scelta dei toni e delle modalità espositive, affinché la cronaca non si trasformi in giudizio sommario e affinché la verità emerga attraverso accertamenti documentali e testimonianze corroborate.
FAQ
- Perché Donadei critica la gestione mediatica della puntata?
Perché ritiene che il racconto di vicende delicate sia stato trattato senza sufficiente rigore e verifiche, con rischio di danni reputazionali. - Cosa chiede Donadei ai produttori dei programmi?
Maggiore attenzione ai toni, equilibrio nella narrazione e verifica delle prove prima di pubblicare accuse gravi. - Le scuse espresse in trasmissione sono considerate sufficienti?
No: Donadei afferma che le scuse non cancellano automaticamente il danno e servono accertamenti formali. - Donadei è disponibile a chiarire i fatti ufficialmente?
Sì: si offre di depositare registrazioni e di riferire nelle sedi competenti per accertamenti documentali. - Qual è la preoccupazione principale espressa da Donadei?
La preoccupazione è che la spettacolarizzazione possa sostituire l’accertamento oggettivo dei fatti, ledendo persone coinvolte. - Quale metodo suggerisce Donadei per il futuro?
Approcci più cauti e istituzionali: verifiche, testimonianze corroborate e procedure formali anziché giudizi mediatici sommari.




