Il conto corrente online bancario per contrastare l’aumento dell’aliquota fiscale
Per il comune risparmiatore, affidarsi a un conto deposito può risultare la scelta più conveniente e infatti sempre più italiani si affidano a questa forma di investimento, ormai estremamente accessibile.
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Per trovare un conto vantaggioso basta mettere i prodotti di Fineco a confronto con quelli di HelloBank e così via per scegliere l’offerta che più rispetti le nostre esigenze. In ottica però dell’adeguamento della tassazione sulle rendite, attivo da luglio, scegliere il conto deposito migliore risulta cruciale.
Infatti, secondo le detrazioni Irap previste dal decreto Irpef del Governo Renzi, il prelievo sulle rendite finanziare passerà dal 20% al 26%. Una manovra pesante di spending review anche se per Palazzo Chigi si tratta di un adeguamento e non di un aumento arbitrario: infatti, l’aumento dell’aliquota è contestuale alla flessione dell’Irap del 10%, anche se per i contestatori questa è solo un piccolo passo.
In ogni caso, questo aumento non deve scoraggiare i risparmiatori che decidono di affidarsi a un conto bancario, ma invece dovrebbe spingerli ad adottare soluzioni più convenienti, come ad esempio quella di aprire un conto deposito online. Per venire incontro alle esigenze di chi è in procinto di aprire un conto deposito, abbiamo realizzato un confronto tra i diversi operatori.
Abbiamo immaginato di voler investire 20 mila euro con una durata del vincolo a 12 mesi e individuato tre offerte tra le più convenienti presenti sul mercato, considerando soprattutto il tasso di rendimento. Gli operatori più notevoli sono Rendimax, CheBanca! e Fineco e tutti e tre offrono la possibilità di aprire un conto deposito online.
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Il Rendimax di Banca IFIS assicura una percentuale di rendimento lorda pari al 2,40% e in questo caso gli interessi netti annui saranno di 384,9 euro sui 20 mila iniziali. La scadenza del vincolo può essere modificata a seconda delle esigenze e la liquidazione può essere anticipata o posticipata.
Il Conto deposito fornito da CheBanca!, invece, ha un tasso di rendimento leggermente più basso del precedente, ovvero del 2% lordo (1,60% al netto). Il rendimento annuo netto sarà quindi di 320 euro sull’investimento iniziale. Anche in questo caso il vincolo può essere modificato da 12 mesi in 3 o 6 mesi.
Conveniente risulta anche la soluzione immaginata da Fineco: CashPark Save ha un tasso lordo del 2% e di conseguenza un rendimento annuo di 320 euro. I tassi di interesse applicati sono proporzionali alla durata del vincolo, quindi in questo e nei casi precedenti le percentuali sono calcolate sul vincolo da 12 mesi.
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Le tre soluzioni garantiscono zero spese e tassi di interesse convenienti e solitamente un conto vincolato garantisce più interessi. Come si vede da questa breve panoramica, è possibilissimo trovare soluzioni convenienti, soprattutto se si punta sull’online. Questi non hanno, infatti, sono altrettanto sicuri dei conti tradizionali, in quanto garantiti come gli altri dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), che assicura ai depositanti una copertura fino a 100 mila euro in caso di default dell’istituto di credito.
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