Come usare AI Intelligenza Artificiale per produrre la birra migliore: il caso Budweiser

Esiste una formula magica per preparare la birra perfetta? Se c’è, quindi data la popolarità senza tempo della bevanda, chiunque la trovi probabilmente avrà molto successo. È una domanda a cui il più grande produttore di birra del mondo spera di rispondere con l’aiuto dell’intelligenza artificiale (AI).

AB InBev – produttore di birre rinomate tra cui Budweiser, Stella Artois e Corona – sta costruendo l’apprendimento automatico in settori chiave della sua attività, in quanto cerca di portare una delle industrie più antiche del mondo nell’era digitale.

La società ha investito in una serie di iniziative basate sui dati con l’obiettivo di migliorare tutto, dal modo in cui produce la birra al modo in cui gestisce le relazioni con i clienti e commercializza i suoi prodotti al pubblico.

Ha iniziato i suoi passi verso la trasformazione digitale diversi anni fa stabilendo quello che si chiama Beer Garage, un centro di innovazione con sede nella Silicon Valley, dove ricerca, sviluppa e testa soluzioni basate sulla tecnologia.

Il direttore globale dell’innovazione di AB InBev, Andrew Green, mi ha parlato delle sfide legate all’aggiunta di tecnologie all’avanguardia alla birra.

Mi dice che “The Beer Garage è il nostro ufficio tecnologico emergente nella Silicon Valley – come azienda che ci dedica molto all’innovazione, quindi mettere le persone qui fuori per essere davvero in prima linea in ciò che sta accadendo è molto eccitante per noi.

“È come se aprissimo le porte all’ecosistema esterno e li invitassimo a collaborare e co-creare con noi”.

Un componente chiave delle loro operazioni nella Silicon Valley è l’incubatore tecnologico, che ha dato origine a molte delle iniziative basate sull’intelligenza artificiale attualmente in fase di sperimentazione o introduzione nella produzione. Ma la vicinanza alle più grandi società tecnologiche di Mountain View, oltre a poter attingere alle reti dei venture capitalist nell’area, sono tutte fonti di opportunità e innovazione.

Green spiega: “Trascorriamo la maggior parte del nostro tempo a lavorare con le start-up – aziende in fase iniziale così come startup più grandi, e impariamo molto lavorando con loro … è un modo davvero eccitante di lavorare per noi … questi fondatori in fase iniziale sono super motivati ed esperti nel loro campo, che è fonte di ispirazione per noi “.

La funzione di Beer Garage è quella di sedersi tra questo ecosistema di startup e il core business di AB InBev e scoprire modi in cui ciascuno può essere di beneficio all’altro. Questi saranno generalmente nuovi concetti che possono essere rapidamente scalati fino al punto in cui possono operare all’interno di una delle sue operazioni multinazionali.

In che modo AB InBev sta usando l’IA in questo momento?

Green mi ha parlato di tre casi d’uso in diverse aree del business dell’azienda. Il primo è un sistema chiamato SenseAI che utilizza l’apprendimento automatico per aiutare i produttori di birra a migliorare la qualità e il sapore dei loro prodotti.

Implica l’utilizzo dell’analisi in tempo reale per misurare i dati raccolti durante il processo di produzione della birra – dai livelli di CO2 utilizzati nei processi al tempo dedicato a ciascuna diversa fase – per prevedere le qualità del prodotto finale.

Green afferma: “Fornire birrifici è una cosa importante per noi … quindi SenseAI si è proposto di dire:” Abbiamo tutti questi dati, come possiamo utilizzarli per mettere il miglior prodotto possibile nelle mani dei nostri consumatori? ”

Altri dati utilizzati includono i risultati raccolti da un processo di classificazione, in cui esperti assaggiatori di birra umana valutano il gusto della birra informata algoritmicamente.

Al momento questo livello di input umano è essenziale: non è stato ancora sviluppato un sistema digitale di “degustazione” in grado di fornire una valutazione completa e affidabile del gusto e della qualità di una birra finita, come esperto con una lingua e un cervello biologici . Ma, “In futuro, è assolutamente possibile che possiamo fare un giro più oggettivo, dato che alcune di queste cose diventano più possibili da fare in modo scalabile attraverso la tecnologia”, afferma Green.

Un secondo caso d’uso prevede l’utilizzo dell’apprendimento automatico per costruire relazioni migliori e più sostenibili con i clienti: i distributori e i punti vendita che vendono i suoi marchi famosi in tutto il mondo.

Fondamentalmente gestisce un modello di analisi del rischio, il che significa che la società può valutare più rapidamente i clienti per determinare la quantità di azioni di cui avranno bisogno e la quantità di credito che possono offrire loro.

“È un progetto interessante che si è ispirato ai servizi finanziari e alla fintech che vediamo qui nella Silicon Valley … stiamo vendendo birra ai rivenditori, ma stiamo anche cercando di aiutare i nostri partner e clienti al dettaglio a costruire le loro attività”, Green dice:

Il sistema ABCredit consente all’azienda di identificare il livello dei termini di credito e di pagamento che si adattano alla sua relazione con un singolo cliente, effettuando valutazioni individuali più accurate anziché dover utilizzare termini più ampi per considerare i rischi e le opportunità.

Attualmente in fase di sperimentazione in Brasile, la società spera che la piattaforma venga implementata a livello globale, una buona notizia per gli appassionati di birra che hanno maggiori probabilità di trovare i loro negozi preferiti, ristoranti e bar ben forniti quando passano per una pinta o due.

Una terza iniziativa basata sull’intelligenza artificiale ruota attorno al marketing e al concetto sempre più popolare di consentire alle macchine di prendere decisioni creative in merito al contenuto di materiale pubblicitario e di marketing.

Alehouse Creative consente ai professionisti della pubblicità in tutto il paese di fornire i propri brief creativi e ricevere approfondimenti in tempo reale su come alterare gli elementi del loro lavoro potrebbe influenzare l’impatto che probabilmente avrà.

Funziona analizzando la cronologia delle prestazioni di singoli pezzi di materiale pubblicitario e immagini, per imparare cosa funziona e cosa no quando si tratta di attirare clienti attraverso i canali di marketing online.

Green dice: “Con il semplice tocco di un pulsante siamo in grado di creare un nuovo annuncio digitale … quando pensi a tutto il lavoro che va alla produzione di diversi annunci che vedi su piattaforme, tra cui le immagini e il linguaggio richiesti, o mettere la birra leggermente a sinistra o a destra potrebbe essere il modo ottimale … ora possiamo automatizzare molti di questi processi che consentono ai nostri creativi di dedicare il loro tempo a fare cose creative, piuttosto che lavorare sulla centesima iterazione di un particolare annuncio. ”

Ciò consente al personale creativo di dedicare tempo alla ricerca delle immagini più accattivanti o alla narrazione della storia più avvincente, rafforzata da solidi dati sull’impatto che è probabile che avrà quando l’annuncio viene immesso sul mercato.

Le incursioni di AB InBev nell’intelligenza artificiale e nel cambiamento guidato dalla tecnologia sono tipiche di quelle che vediamo nei leader di mercato in ogni settore . Il loro lavoro evidenzia come i sistemi intelligenti, di autoapprendimento e automatizzati possano essere applicati a qualsiasi problema aziendale per aumentare l’efficienza e migliorare i prodotti che forniscono ai loro clienti.