Come tradire il partner su Internet con Gleeden.com, ecco la mia esperienza.
Avete mai provato il tradimento digitale?
Io sì.
Prima che mio marito chieda il divorzio è meglio specificare: ho fatto un esperimento virtuale (con finalità puramente giornalistiche) iscrivendomi a Gleeden.com, “il sito di incontri extraconiugali pensato dalle donne”.
Nato tre anni fa, questo sito ha ottenuto abbondanti recensioni dalla stampa internazionale perché, a differenza dei classici siti di incontri di ricerca dell’anima gemella, Gleeden.com promette avventure e relazioni all’insegna dell’infedeltà dichiarata (e spensierata).
Recita il comunicato stampa di presentazione: Gleeden.com offre scambi tra persone che non hanno pregiudizi, aperte alle nuove idee, all’affermazione di sé stessi e dei propri desideri. Il sito si rivolge principalmente a persone già impegnate in una relazione che desiderano fare nuovi incontri: persone al passo con i tempi, dinamiche, intraprendenti e dalla mente aperta.
Mentre leggo penso che, evidentemente, sono una persona piena di pregiudizi, di idee ristrette e che non vuole affermare se stessa e i propri desideri…
Per saperne di più decido di iscrivermi al sito con un profilo falso (non metto foto e fornisco pochissime informazioni personali).
L’operazione porta via al massimo dieci minuti e per le donne è gratuita.
A registrazione avvenuta si apre una scheda che mi chiede di effettuare una ricerca stabilendo la città e i parametri degli uomini che mi interessano. Scelgo Firenze e gli sposati senza figli tra i 30 e i 50 anni.
Sono le dieci del mattino e nel giro di pochissimi minuti la chat si anima di nomi lampeggianti. Ci sono 18 uomini pronti a conversare con me.
Mi butto e saluto Andrea69, Giulio, Francesco76 e molti altri, poi mi intrattengo un po’ con JB che è un chiacchierone romantico e vorrebbe parlare di libri passeggiando sotto la pioggia, mi scrive anche AngelPadulo che va subito al sodo:
«Qui per curiosità o idee precise?»
«Curiosando e tu?».
«Idee precise. Maschio esperto e molto resistente».
Mi invento qualche storia per rispondere a tutti (difficile non confondersi) e mezz’ora più tardi ho nove proposte di appuntamento per il mio weekend fedifrago.
Decido che come esperimento è più che sufficiente. Ho capito che se sei una donna il raccolto sarà abbondante e decisamente (a)variato.
Mi manca la voce maschile, così decido di andare sui forum per leggere cosa dicono gli uomini che hanno sperimentato il tradimento digitale.
A parte poche eccezioni, l’esperienza online sembra ricalcare quella offline: tanto fumo e pochissimo arrosto. Le lamentele più diffuse nei confronti dei siti di questo genere riguardano gli elevati costi a carico dei maschi, la presenza di numerose escort che chiedono denaro e la scarsità di donne davvero disposte a eccitanti incontri clandestini.
Le mie scorribande nel mondo dell’infedeltà digitale si chiudono qui, ma mi lasciano me un sapore amaro di opportunità perse.
La tecnologia, che tanto ci ha cambiato la vita, non sa cambiare l’animo umano. Si può pagare per tradire indisturbati, ma nessun denaro e nessuna web insegneranno mai lealtà e rispetto.