Come superare la crisi economica con il marketing digitale: quando Groupon diventa fondamentale (numeri Doxa alla mano)
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Groupon lo ha svelato questa mattina nel corso di una conferenza stampa durante la quale ha presentato uno studio della Doxa secondo cui la digitalizzazione delle imprese significa innovazione, incremento di profitti e occupazione.
Più digital significa, quindi, essere più forti e più competitivi. E Groupon ha sottolineato come, proprio sotto quest’aspetto, i suoi partner beneficino di una marcia in più. Numeri alla mano.
Analizzando, infatti, il comportamento in Rete di 900 piccole e medie imprese italiane operanti nei settori della ristorazione, del beauty e del travel, è stato rimarcato che, a proposito dell’impatto di Internet sulle strategie di marketing, solo il 63% delle piccole e medie imprese ha un sito web contro la totalità di quelle che sono partner di Groupon che sono, quindi, molto più attive e consapevoli delle potenzialità della Rete per il business.
Inoltre, il 55% delle PMI ha un giudizio negativo dei digital tool, ritenendo che non siano affatto importanti per la strategia del proprio business e per la crescita aziendale. Questo, a fronte del 92% delle imprese partner di Groupon che ha, al contrario, un giudizio positivo su di essi in quanto ritengono che oggi costituiscano la pubblicità più efficace sul mercato e che, di conseguenza, aiutino ad acquisire nuovi clienti.
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E ancora: le PMI hanno, in genere, un’ottica, per quanto riguarda le attività di marketing online per le attività commerciali, focalizzata sul consumatore perchè ritengono che le attività promozionali siano più che altro un aiuto a scegliere l’acquisto più economico. Ma le PMI partner di Groupon si differenziano anche in questo caso perchè sono più concentrate sul business e sull’acquisizione di nuovi clienti nel momento che ritengono che gli strumenti digital garantiscano un ROI quantificabile una soluzione per far fronte alla crisi.
Così, con un approccio poco consapevole, l’85% delle PMI crede che il vantaggio degli strumenti online sia una questione di immagine. Mentre per quelle partner di Groupon, sviluppando un approccio più strategico, è invece una questione di business.
L’89% di esse considera che gli strumenti online siano i migliori per ottenere nuovi clienti; l’83% per accrescere la brand awareness e la notorietà, il 76% come un’ottima opportunità per offrire nuovi prodotti e servizi, e il 73% per diventare più competitivi sul mercato.
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Le conclusioni a cui giunge lo studio della Doxa sono riassumibili nel dato sec0ndo cui le PMI partner di Groupon spiccano nel mercato italiano con un tasso di imprenditorialità più elevato rispetto alle PMI che non si sono mai avvicinate al mondo del couponing e del social shopping. Ben 4 su 10 arrivano ad affermare che Groupon sia molto più di un marketing tool, e che sia la più efficace forma di pubblicità rispetto a tutti gli altri strumenti di marketing.
Giuliomario Limongelli, IVP Groupon area Sud Europa, quindi, può essere soddisfatto per il lavoro che in Italia svolgono quotidianamente (e con tasso di precarizzazione pari a zero) 420 dipendenti con età media di 29 anni.
A testimoniarlo sono stati, nel corso della conferenza, anche 3 esercenti commerciali a rappresentanza delle 3 categorie in cui operano le aziende che sono state oggetto della ricerca Doxa. Maria Grazia Figoli, del Consorzio Apogeo che organizza corsi di lingua e di cucina; Antonello Malacrinò, della Clinica Sanident di Milano; e Javier Francisco Romo del ristorante Mr Zuppa hanno testimoniato che con Groupon (e il marketing digitale) la crisi non fa più tanta paura.
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