Come sfondare nei mercati emergenti di Russia e Cina: i consigli di Hybris per le strategie digitali
Come conquistare con le nuove strategie digitali i mercati emergenti di Russia e Cina? Questa mattina, Hybris ne ha voluto parlare con esperti del campo come il professore di marketing del Politecnico Giuliano Noci. “La Cina – ha sottolineato, tra l’altro, il prof – è un Paese molto più digitalizzato rispetto all’Europa. Quindi, si possono cogliere, soprattutto per il made in Italy e non solo per i grandi brand del lusso, occasioni di sviluppo grandissime utilizzando il digitale. Ma questo, a condizione di conoscere il Paese con cui si ha a che fare. Sapere, ad esempio, che la maggior parte della ricchezza della Cina è concentrata nelle mani delle generazioni più giovani, che pongono estrema attenzione all’originalità del prodotto e che hanno fretta di vedere esauditi i propri desideri. Per le aziende italiane, questo sognifica che devono muoversi bene e in fretta. Altrimenti le opportunità che si sono aperte, le coglieranno gli altri”.
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Il ruolo che gioca Hybris per sostenere la conquista dei mercati emergenti con il digitale, l’ha spiegato, invece, Roberto Lei, Country Manager della società: “Il nostro intento è aiutare le aziende a mettere in campo una strategia digitale con una piattaforma che si può definire di ecommerce ma che, in realtà, è molto di più in quanto è tesa ad abbattere tutte le frontiere che si immaginano tra i canali fisici e quelli digitali del commerce stesso. E questo lo facciamo con un’ottica costante di multicanalità. Del resto, le aziende vogliono crescere nei mercati che crescono. E allora è importante combinare una buona capacità di gestione dei contenuti dei prodotti e dei brand e una personalizzazione modellata su ogni consumatore. In Russia e in Cina, due Paesi, soprattutto il secondo, assai diversi dal nostro, con un sistema di pagamento e di utilizzo dei social network, solo per fare degli esempi, completamente differenti rispetto all’Occidente, siamo pronti a fare da guida”.
Sono mercati pronti ad essere conquistati in maniera digitale?
“Sì. Oltre il 90% dei cinesi ha possibilità di interagire digitalmente sia in ufficio, sia a casa o muovendosi, col dispositivo mobile. Questo è un dato di fatto da cogliere sia a casa loro, sia quando vengono qui come turisti”.
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“Organizzare bene i processi a livello aziendale: devono essere volti a sostenere campagne di marketing e di comunicazione digitale differenti a seconda dei differenti Paesi dove si vuole mettere in campo. Le aziende, per questo, dovrebbero sforzarsi di abbattere i ‘silos interni’ che si vengono a creare lungo la loro catena di montaggio e dotarsi di strumenti opportuni all’insegna della flessibiltà. Le nostre aziende troppo spesso sono penalizzate dal fatto di essere organizzate con logiche diverse rispetto a quelle che richiedono i vari territori”.
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