Come i media digitali influenzano le redazioni tradizionali: la nuova realtà delle news

Il digital ha fatto il suo ingresso nelle redazioni di tutto il mondo e questo comporta notevoli implicazioni per il settore delle relazioni pubbliche: ecco cosa è emerso dal recente Digital Journalism Study di Oriella, che si basa su un’indagine condotta su circa 550 giornalisti di 15 paesi ed evidenzia come la tecnologia digitale stia influenzando il modo in cui le notizie sono raccolte e pubblicate in tutto il mondo.
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Dal recente studio è emerso che un quarto dei giornalisti intervistati esegue più versioni di una stessa storia, mentre un quinto ha dichiarato che il “citizen journalism” ha per la propria testata la stessa credibilità delle testimonianze tradizionali.
I media digitali stanno assumendo sempre più importanza anche nel fatturato delle pubblicazioni. La percentuale degli intervistati che conferma l’aumento della propria spesa per le applicazioni mobile nel corso degli ultimi due anni è pari al 40%. Inoltre, l’utilizzo di applicazioni a pagamento premium per monetizzare i contenuti è aumentato di un terzo dal 2012.
Lo studio rileva che i giornalisti utilizzano i social media per raccogliere notizie, ma le fonti attendibili e le relazioni pre-esistenti vengono considerate come le più rilevanti.
Le fonti più affidabili da cui prendono spunto i giornalisti sono quelle prodotte da accademici ed esperti del settore, considerati attendibili dal 70% dei giornalisti; gli esperti specializzati delle aziende (affidabili per il 63%) e gli analisti (affidabili per il 49%).
Il 34% sostiene che i media digitali abbiano migliorato la qualità del proprio giornalismo rispetto agli ultimi due anni. Tuttavia, il modello digitale sta creando dei problemi ad alcuni di loro: quasi un terzo (32%) ammette di avere delle difficoltà a tenere il passo con i cambiamenti dei social media.
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