Come imparare a giocare a golf: quando arriva il fantasma dello swing

Questo é un fatto realmente accaduto, a me.

Sono un neofita e gioco a Golf solo da un paio di mesi scarsi, e chi ci é già passato sa quanta fatica si deve fare all’inizio in campo pratica e può ben capirmi.

Per chi invece é neofita come me questo é il periodo dove si passano tante maledette ore al campo pratica (driving range) cercando di colpire quella benedetta pallina che non ne vuole mai sapere di ubbidire ai nostri ferri.

Ore ed ore passate a consumare quei cesti verdi ricolmi di Balls che sotto i nostri colpi continuano a schizzare in ogni direzione, tranne che in quella giusta dritta davanti a noi oltre i fatidici 100 metri di un ferro 7.

Una sorta di purgatorio preventivo del Golfista che così inizia ad espiare le sue colpe anticipatamente per iniziare a garantirsi (forse e solo per i più meritevoli) un posto nell’anfiteatro degli dei.

Ma qualcosa di inconsueto e magico ogni tanto accade, ed a me é proprio successo a Borgo Machetto.

Qualche giorno fa, in assenza dle mio fido maestro ancora in ferie, mi stavo allenando come al solito in campo pratica sotto uno degli ultimi caldi soli d’estate con circa 29 gradi all’ombra e il mio swing impietoso continuava ad inventarsi diverse e sempre inconsuete direzioni di palla, finché non avviene qualcosa.

Ad un certo punto avverto una sensazione strana come se qualcuno mi stesse osservando, mi giro ma non vedo nessuno.

La sensazione continua per qualche minuto ed é fastidiosa, lo swing ne risente e comincio a colpire con un Hook che aumenta vergognosamente anche per il mio scarso livello.

A questo punto mi fermo sul serio e comincio a guardarmi intorno ed a un certo punto vedo la figura di un vecchietto che mi sbircia da dietro una fessura del rivestimento di protezione del campo pratica.

Penso tra me e me il solito curioso … Che curiosa e rincomincio a giocare.

Ma la sensazione continua ed é come se sentissi quegli occhi sulle mie mani e sui miei ferri.

Mi fermò nuovamente per capire dove sia finito il curioso vecchietto ed incredibilmente alzando lo sguardo lo vedo in piedi davanti a me e mi fissa con un sorriso compiacente.

Lo fisso anche io e lui mi chiede se parlo inglese, incredibile pure straniero.

Rispondo di si e lui, nuovamente sorridendo, inizia a suggerirmi (a voce ed a gesti) dei semplicissimi consigli per cristallizzare il mio swing in una movenza almeno degna del ferro 7 che stringo tra le mani ( un Katana Sniper V per la cronaca).

Il mio swing come per un miracolo divino incredibilmente inizia a fluidificarsi e centrare il volo della pallina appena sfiorata dal mio ferro che guizza sibiliante nell’aria come mai.

Il signore sorride compiaciuto ma non demorde e continua ad indicarmi suggerimenti ed e indicazioni preziosissime.

Appena il mio swing diventa accettabile lui sorride molto compiaciuto, mi da una pacca sulla spalla e si commiata.

Lo vedo allontanarsi dal campo pratica e sparire dietro la vegetazione.

Dopo qualche ora vado alla clubhouse e lo cerco per ringraziarlo degli ottimi consigli ed offrirgli una birra ma nessuno lo conosce, chiedo se sia uno dei turisti che alloggia nelle splendide villette adiacenti al campo da golf ma non risulta nemmeno in Reception.

Ripensando per un attimo alla nostra conversazione ricordo che il simpatico vecchietto aveva anche un accento vagamente scozzese e forse ora cominciano a tornarmi i conti e una strana idea si fa strada nella mia mente.

Forse è stata la mia prima volta con un fantasma del Golf?

Dopo i questi post penso proprio che sia stato inviato dagli Dei del Golf impietositi dal mio sgangherato swing nell’intento di aiutare un povero mortale, un dono che non capita tutti i giorni e di cui prima o poi dovrò rendersi degno, insomma una cosa che incredibile che succede una volta nella vita.

Ed a voi una cosa del genere non é mai successa?