Come difendersi dal Datagate, il Brasile vuole riformare Internet: “La Rete sia controllata dall’Onu, non dagli Usa”

Dopo lo scandalo Datagate, tutti i governi cercano di mettersi al riparo. Quello brasiliano, ad esempio, vuole aumentare le misure che assicurino che lo stoccaggio dei dati dei servizi di Internet avvenga solo all’interno del Paese e non all’estero.
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“L’ideale sarebbe che queste aziende mantenessero i loro registri all’interno del Brasile, perche’ possano risultare disponibili se la giustizia brasiliana li richiedesse”, ha detto il ministro per le Comunicazione, Paulo Bernardo Silva, in un’ intervista alla stampa.
Ma oltre a queste misure che saranno incluse in un disegno di legge ad hoc, il governo brasiliano intende anche promuovere una riforma della gestione internazionale della rete, perche’ sia posto sotto il controllo delle Nazioni Unite e non degli Stati Uniti.
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“Il problema e’ che le regole di gestione di Internet sono dettate esclusivamente dagli Usa. Ma noi – ha detto Silva – vogliamo una gestione multisettoriale e multilaterale, cioe’ che i Paesi e le societa’ devono essere rappresentati, anche se Washington frena ogni tentativo di dibattito sulla questione”.
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