Come curare i traumi sportivi grazie all’Ossigenoterapia iperbarica
La bella stagione è finalmente arrivata e, approfittando del bel tempo e delle giornate più calde, sono moltissime le persone che hanno deciso di cimentarsi nelle più disparate attività fisiche e sportive. Fate parte di questa categoria?
Nonostante l’entusiasmo iniziale, può succedere che, dopo mesi passati ad oziare sul divano durante la stagione invernale, a causa dello scarso allenamento abbiate subito un trauma sportivo. Niente paura. Se siete alla ricerca di una terapia che vi permetta di guarire velocemente e in maniera efficace la soluzione esiste: si chiama Ossigenoterapia iperbarica, detta anche OTI, ed è stata utilizzata da sportivi del calibro di Michael Doohan, Valentino Rossi e Davide Rigon.
Questo tipo di trattamento, infatti, è lo stesso utilizzato da questi grandi campioni dello sport che, seguendo un approccio multidisciplinare che integra camera iperbarica, tecarterapia, fisioterapia, riabilitazione in acqua, pedana vibrante e massaggio connettivale per lo sbrigliamento delle ferite, hanno potuto accelerare il percorso di guarigione in seguito a traumi sportivi.
Questo tipo di percorso terapeutico, a seconda delle condizioni del paziente, può durare da una a due settimane.
Di cosa si tratta? L’Ossigenoterapia iperbarica è una terapia etica, riconosciuta dalla medicina convenzionale, non invasiva e basata sulla respirazione di ossigeno puro al 100% o miscele gassose iperossigenate all’interno di una Camera Iperbarica, portata ad una pressione superiore a quella atmosferica mediante pressurizzazione con aria compressa.
Questa pressione permette la diffusione dell’ossigeno nel sangue con una concentrazione superiore anche dieci volte rispetto al normale. In questo modo si favorisce la formazione di nuovi vasi sanguigni, si riattivano processi metabolici bloccati e si portano alcune malattie a guarigione o miglioramento.
Respirando ossigeno puro (o la miscela prescritta dal medico iperbarico) viene stimolata un’iperossigenazione del sangue e delle cellule. Tutto ciò ha un benefico effetto sull’organismo: stimola ad esempio l’accelerazione della cicatrizzazione delle ferite cutanee, delle ustioni o delle ferite da trauma. L’iperossigenazione, in sostanza, rinforza la capacità che ha il nostro corpo di reagire e di guarire da traumi e da alcuni tipi di malattie.
È efficace, ad esempio, per le embolie gassose arteriose, la gangrena gassosa da clostridi, l’ischemia traumatica acuta, l’osteomielite cronica refrattaria, gli innesti cutanei e i lembi a rischio, la necrosi ossea asettica, la sordità improvvisa, le ulcere cutanee.
Una credenza molto diffusa, ma assolutamente non vera, è che l’Ossigenoterapia iperbarica sia utile solo nei casi estremi di intossicazione da monossido di carbonio o in caso di incidenti dei subacquei: in questi casi, in particolare, non è solo consigliata, ma è anzi considerata la terapia necessaria a salvare la vita dei pazienti.
Per avere maggiori informazioni non vi resta che cercare il centro iperbarico più vicino.
In ogni caso, è sempre bene consultare il proprio medico di base, che potrà valutare l’importanza dell’ossigenoterapia per ciascun paziente: a seconda della Regione di residenza, si può richiedere la prestazione in regime di convenzione ai Centri privati dotati di Camere Iperbariche. Come ogni altra prestazione al paziente sarà solo richiesto di pagare il ticket.