Come combattere e vincere la dipendenza da smartphone ed il Tecnostress: oggi basta con un’app gratuita
Usate talmente tanto il cellulare da consumare molto prima del previsto le soglie delle offerte Tre, Tim, Vodafone e compagnia bella? Vi capita di uscire da casa e tornare immediatamente indietro perché avete dimenticato lo smartphone e non potete farne a meno? Di sicuro vi sarà successo almeno una volta.
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Il telefonino è ormai indispensabile per leggere i messaggi di posta elettronica, per essere sempre reperibili nelle ore di lavoro e nel tempo libero, oltre che ovviamente per aggiornarsi sui social network. Non è un caso che si senta parlare sempre più spesso di persone “smartphone-dipendenti”.
Se durante una cena tra amici o colleghi di lavoro pensate di più a controllare la posta sullo smartphone, e meno ad inserirvi nelle conversazioni, allora forse può essere utile “Brb”, l’app grazie alla quale si può far fronte alla propria smartphone-dipendenza.
Sembra paradossale che sia un’app per smartphone a farci “disintossicare” dallo smartphone, eppure promette di essere efficace. Ideata dalla società Basta Inc., l’app Brb permette di avvisare tutti i propri contatti del fatto che, per un periodo di tempo prefissato, non saremo raggiungibili con lo smartphone.
L’applicazione fa infatti scattare un timer con tanto di conto alla rovescia per cui si può rinunciare allo smartphone per qualche ora senza che qualcuno, contattandoci, non abbia alcun riscontro. Chi ci sta cercando potrà così sapere che allo scadere del timer sarà possibile richiamarci.
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Ottimizzata per l’iPhone 5 di Apple, l’app è attualmente scaricabile gratuitamente dallo store iTunes nella versione 1 con il sistema operativo iOS 5.1 o versioni superiori. L’app è inoltre compatibile anche per l’iPhone 3GS, l’iPhone 4 e l’iPhone 4S.
Se l’app avrà successo, probabilmente molto presto sarà disponibile anche per Android e Windows Phone. Cè da augurarsi che questo successo arrivi, prima che la dipendenza da smartphone dilaghi e sia necessario ricorrere a soluzioni più “drastiche”.
Ovviamente, una domanda lecita sarebbe quella di chiedersi quale smartphone-addicted sia così consapevole della propria dipendenza da scaricare un’applicazione per combatterla.
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