La guida Gambero Rosso: novità e premi
Il 25 settembre 2024, Gambero Rosso ha svelato l’edizione numero dodici della guida Pizzerie d’Italia, presentata con un evento alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Questa edizione celebra un totale di 750 locali, con 116 nuove pizzerie entrate in lista. Tra le novità, si annoverano 27 Stelle assegnate, simbolo di eccellenza nel panorama della pizza italiana.
Il sistema dei Tre Spicchi e Tre Rotelle, che distingue i ristoranti al piatto e quelli al taglio, premia l’eccellenza sulla base di punteggi da 1 a 3. Per l’edizione 2025, ben 96 pizzerie hanno ottenuto i Tre Spicchi, mentre 16 hanno ricevuto le Tre Rotelle. La cerimonia ha suscitato grande attesa, poiché i gastronomi e appassionati stavano a caccia del nome che si sarebbe imposto al vertice della classifica.
Un momento clou è stato l’annuncio del locale che ha conquistato il punteggio più alto. Con 97 punti, Pepe in Grani di Caiazzo si è affermato come il migliore della lista, grazie alla rivoluzionaria visione di Franco Pepe. La pizzeria ha saputo guadagnarsi un posto di rilievo, diventando un vero e proprio ambasciatore della pizza italiana all’estero, e un’icona per gli appassionati della cucina nazionale.
L’assegnazione delle Stelle e i nuovi Tre Spicchi e Tre Rotelle non sono solo un riconoscimento, ma anche una garanzia di qualità e di continua innovazione nel settore, promettendo un futuro luminoso per il panorama gastronomico italiano.
Chi c’è in vetta alla classifica delle pizzerie
Sulla vetta della classifica dei Tre Spicchi, con 97 punti, spicca Pepe in Grani a Caiazzo. Franco Pepe, grazie alla sua dedizione e al suo lavoro instancabile, ha saputo ritagliarsi un posto d’onore nel mondo della pizza, affermandosi come un innovatore e un ambasciatore delle tradizioni culinarie italiane all’estero. La sua maestria ha portato il locale a diventare un’icona tra le pizzerie italiane.
Accanto a Pepe in Grani, tre altri nomi noti si posizionano con 96 punti: Renato Bosco con la sua Renato Bosco Pizzeria, Francesco Martucci di I Masanielli e Simone Padoan con I Tigli, che ha anche vinto due premi speciali. Questi locali sono sinonimo di qualità e creatività, continuando a spingere i confini della tradizione pizzaiola italiana.
La terza posizione in classifica è occupata da Diego Vitagliano con 95 punti e Sasà Martucci di I Masanielli, seguito da Pizzeria Clementina e Seu Pizza Illuminati, entrambi con lo stesso punteggio. Queste pizzerie rappresentano un diverso approccio alla pizza, dimostrando che l’arte della preparazione di questo piatto può variare notevolmente pur mantenendo standard elevati.
Nel segmento delle Tre Rotelle, il podio è coronato dal Pizzarium di Roma, anche lui con 95 punti. Segue a parimerito con 94 punti il Panificio Bonci della Capitale e la Renato Bosco Bakery in provincia di Verona. Questi locali si distinguono per la loro offerta innovativa e per la qualità delle materie prime utilizzate, confermando la diversificazione e la ricchezza del panorama pizzaiolo italiano.
Le nuove entrate nella guida Pizzerie d’Italia
L’edizione 2025 della guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso ha visto ben 116 nuove entrate nella lista, un segnale positivo per il settore e per gli appassionati della pizza. Queste nuove pizzerie si sono distinte per la loro qualità, innovazione e capacità di offrire esperienze gastronomiche uniche. Tra le nuove stelle ci sono nomi promettenti che stanno emergendo in diverse città italiane.
Tra le pizzerie che si sono aggiudicate per la prima volta i Tre Spicchi, troviamo Senese a Sanremo, ME a Ferrara, e TAC Thin & Crunchy a Roma. Altri nomi degni di nota includono Vico Pizza & Wine sempre a Roma, Bro a Napoli, e Gianfranco Iervolino Pizza e Fritti ad Ottaviano. Queste pizzerie non solo offrono pizze eccellenti, ma rappresentano anche un nuovo approccio alla tradizione pizzaiola, mescolando creatività e ingredienti di alta qualità.
Inoltre, è interessante notare che Ammodo – La Pizza di Daniele Vaccarella da Palermo e Raf Bonetta Pizzeria a Pozzuoli sono entrate nella guida con grande entusiasmo. Le loro proposte si caratterizzano per una combinazione di tecniche tradizionali e innovazioni moderne, catturando l’attenzione di un pubblico sempre più vasto.
Due nuove pizzerie si sono distinte anche nel segmento delle Tre Rotelle: Forno Del Mastro di Monza e Pizza Chef a Roma. Questi locali sono indicativi della crescente qualità della pizza al taglio e della sua evoluzione in tutto il paese, dimostrando che l’eccellenza nella preparazione di pizze al taglio sta guadagnando terreno sia nelle metropoli che nelle realtà locali.
Le pizzerie che hanno conquistato la Stella
Quest’anno, 27 pizzerie sono state premiate con la Stella, un riconoscimento speciale che Gambero Rosso conferisce ai locali che si sono aggiudicati Tre Spicchi o Tre Rotelle per almeno dieci anni consecutivi. Questo premio non solo celebra la continuità nella qualità, ma evidenzia anche l’impegno e la passione dei pizzaioli nel mantenere standard elevati nel corso degli anni.
Tra le pizzerie che si sono distinte, troviamo nomi storici e amati. 50 Kalò a Napoli è uno degli imprescindibili, conosciuto per la sua attenzione agli ingredienti freschi e alla tradizione. Allo stesso modo, Apogeo Giovannini di Pietrasanta ha saputo abbinare tecniche moderne e classiche in un perfetto equilibrio di sapori.
Non mancano i riconoscimenti anche per La Divina Pizza a Firenze e Pizzeria Salvo a San Giorgio a Cremano, entrambe con una lunga storia alle spalle e un forte legame con il territorio. Altre pizzerie, come La Gatta Mangiona a Roma, Menchetti ad Arezzo e Tonda sempre a Roma, hanno saputo farsi apprezzare per le loro proposte creative e per l’uso di ingredienti di alta qualità.
A testimoniare la varietà e la diversità del panorama pizzaiolo italiano, pizzerie come Pepe in Grani e Pizzarium non solo si sono distinte per la loro eccellenza, ma rappresentano anche modelli di riferimento che influenzano giovani pizzaioli in tutto il paese. La Notizia e La Notizia 94 a Napoli continuano a essere dei faro per chi cerca una vera esperienza gourmet legata alla pizza.
Questi riconoscimenti, quindi, non sono soltanto simboli di un’eccellenza consolidata, ma anche un invito per i nuovi talenti a continuare a esplorare le possibilità creative che la pizza offre. Con queste opportunità, il futuro della pizza in Italia si prospetta sempre più ricco e variegato.
La reazione dei pizzaioli e il futuro della pizza in Italia
La presentazione dell’edizione 2025 della guida Pizzerie d’Italia ha suscitato entusiasmo tra i pizzaioli selezionati, molti dei quali hanno espresso soddisfazione per il riconoscimento ricevuto. Per Franco Pepe, titolare della venerata Pepe in Grani, il punteggio di 97 punti è un segno tangibile che la passione e l’impegno per la qualità portano a risultati concreti. “Ogni giorno in pizzeria è una sfida, e questo riconoscimento ci sprona a non adagiarci sugli allori,” ha dichiarato Pepe, sottolineando l’importanza di innovare pur restando fedeli alla tradizione.
Altri pizzaioli hanno condiviso sentimenti simili. Simplicemente, per loro, il riconoscimento significa anche una maggiore responsabilità nell’offrire un servizio sempre migliore. Simone Padoan, di I Tigli, ha osservato che questo premio non è solo una vetta da raggiungere, ma rappresenta un’occasione per sensibilizzare ulteriormente il pubblico sulla cultura della pizza, incoraggiando la ricerca di ingredienti di qualità e pratiche sostenibili.
Molti dei vincitori hanno parlato dell’importanza di un dialogo continuo con i clienti, sempre più esperti e appassionati, che cercano esperienze autentiche e uniche. “Il futuro della pizza in Italia abbraccia non solo la tradizione, ma anche l’innovazione. Dobbiamo rimanere aperti a nuove influenze e idee, pur rispettando le radici della nostra arte,” ha affermato Renato Bosco, evidenziando come il suo approccio unisca l’amore per la tradizione con la necessità di adattarsi ai gusti contemporanei.
In un panorama gastronomico in continua evoluzione, i pizzaioli italiani si sentono motivati a sfidare i limiti e a proporre nuove interpretazioni del piatto simbolo del Bel Paese. Con un numero crescente di pizzerie che ricevono riconoscimenti, la competizione è sempre più agguerrita, ma ciò è visto come un’opportunità per elevare ulteriormente lo standard qualitativo. Gambero Rosso è tornato dunque a brillare come un faro per chi ha a cuore la cultura della pizza, stimolando la creatività e la passione di tutti coloro che operano in questo settore.