Class Editori annuncia aumento di capitale di 7,5 milioni dopo semestre in rosso
Class Editori chiude il semestre in rosso
Il consiglio di amministrazione di Class Editori ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024. Questo periodo si chiude con un risultato netto consolidato negativo di 4,7 milioni di euro, rispetto all’utile di 40.000 euro registrato lo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi consolidati per i primi sei mesi del 2024 sono stati di 40,04 milioni di euro, segnando un decremento del 6,6% rispetto ai 42,9 milioni dell’anno passato.
Il margine operativo lordo ha mostrato una contrazione, assestandosi a 3,1 milioni di euro con una riduzione del 48%. Il risultato netto consolidato è negativo per 4,67 milioni, contro un surplus di 0,04 milioni nel primo semestre 2023. Anche il risultato netto di gruppo, dopo interessi di terzi, è pari a -4,11 milioni (-0,38 nel 2023). La posizione finanziaria netta effettiva al 30 giugno 2024 evidenzia un saldo negativo di 37,4 milioni, in aumento rispetto ai 33,4 milioni del 31 dicembre 2023.
Le attività editoriali hanno mostrato un lieve miglioramento nei livelli di redditività rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, l’andamento complessivo ha risentito di una riduzione del fatturato e della redditività della controllata Gambero Rosso, causata principalmente dalla cessazione del contratto con Sky e dalla diminuzione dei ricavi da attività di promozione internazionale. Si evidenzia, quindi, un quadro complesso e sfidante per l’editore, che si sta attrezzando per affrontare le difficoltà di mercato.
Risultati finanziari del primo semestre 2024
Andamento delle attività editoriali
Durante il primo semestre del 2024, le performance editoriali di Class Editori hanno mostrato un lieve miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante la crisi generale, ci sono stati segni di recupero nelle operazioni editoriali, che hanno registrato livelli di redditività leggermente superiori. Tuttavia, questo risultato positivo è stato compensato dalla riduzione del fatturato e dalla redditività della controllata Gambero Rosso. Questa flessione è riconducibile in modo specifico alla conclusione del contratto con Sky per la licenza dei canali, a cui si aggiungono le difficoltà nel generare ricavi dalle attività di promozione internazionale.
Class Editori ha così affrontato una fase di ristrutturazione, necessaria per migliorare la propria solidità finanziaria e per sviluppare piani strategici che possano riattivare e diversificare le fonti di reddito. L’incremento della redditività in ambito editoriale offre un barlume di speranza in un contesto di mercato che continua a rimanere instabile e competitivo. In questo periodo, l’azienda ha dovuto adattare le proprie strategie operative, concentrandosi su un aumento dei servizi e contenuti che possano attrarre l’utenza e incrementare la fidelizzazione dei lettori.
Le sfide affrontate da Gambero Rosso, in particolare, mettono in evidenza la necessità di rivisitare le offerte commerciali e di esplorare nuove opportunità di partnership e collaborazioni. Attraverso un’analisi attenta delle dinamiche di mercato e delle esigenze del pubblico, Class Editori intende rafforzare la propria presenza, implementando modifiche mirate per ottimizzare la propria gamma di prodotti editoriali e migliorare la capacità di attrarre risorse tramite canali alternativi.
Andamento delle attività editoriali
Fatturato pubblicitario e performance dei media
Nel primo semestre del 2024, il fatturato pubblicitario di Class Editori ha mostrato un incremento del 2%, sostenuto da un aumento del 5% nella pubblicità commerciale. Tuttavia, i quotidiani nel loro complesso hanno registrato una flessione del 3%, riflettendo l’impatto della nuova normativa che ha abolito l’obbligo di pubblicazione degli avvisi pubblici. Questo cambiamento ha comportato una diminuzione della raccolta pubblicitaria legale, scesa drasticamente del 57%, anche se si è vista una parziale compensazione grazie all’incremento della pubblicità commerciale e finanziaria, rispettivamente cresciute del 4% e del 7%.
Contemporaneamente, i periodici hanno subito un calo del 13%, influenzato dallo slittamento di un’importante iniziativa editoriale di Capital, che l’anno precedente era stata lanciata a giugno. D’altro canto, il settore televisivo ha registrato una crescita complessiva del 4%, con Class Tv Moda che si è distinta aumentando la propria raccolta del 29%, mentre Class Cnbc ha visto una lieve diminuzione del 3%, mitigata però dalla crescita del 3,2% delle soluzioni creative multimediali. UpTv, un altro canale dell’editore, ha continuato a crescere con un incremento del 12%. Il segmento web ha performato, invece, in modo più favorevole, evidenziando un aumento dell’8%, superando le tendenze di mercato locali.
Questi risultati confermano l’importanza della diversificazione dei canali e della strategia pubblicitaria adottata dall’editore, che mira a garantire una presenza forte e rilevante nel panorama mediatico attuale. Class Editori sta quindi puntando sulla modernizzazione delle proprie piattaforme e sulla creazione di sinergie tra le diverse testate e canali, al fine di ottimizzare i ricavi pubblicitari e proiettarsi verso una ripresa sostenibile nel prossimo futuro.
Fatturato pubblicitario e performance dei media
Nel primo semestre del 2024, Class Editori ha riportato un aumentato reddito pubblicitario del 2%, spinto da un incremento del 5% nelle entrate generate dalla pubblicità commerciale. Tuttavia, i quotidiani nel loro insieme hanno subìto una flessione del 3%, che ha risentito negativamente dell’entrata in vigore di una nuova normativa, la quale ha eliminato l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di pubblicare avvisi ufficiali sui giornali. Questo cambiamento normativo ha avuto un impatto significativo, con una contrazione della raccolta pubblicitaria legale che è scesa dell’57%. Nonostante ciò, la crescita della pubblicità commerciale e finanziaria ha parzialmente compensato queste perdite, con tassi di aumento del 4% e del 7% rispettivamente.
Inoltre, i periodici hanno registrato un calo del 13%. Questo risultato è stato influenzato dallo spostamento di un’importante iniziativa editoriale relativa a Capital, che l’anno precedente era stata lanciata a giugno. Al contrario, il comparto televisivo ha mostrato segni di espansione, con una crescita complessiva del 4%. In particolare, Class Tv Moda ha messo a segno un aumento notevole del 29%, mentre Class Cnbc ha registrato una leggera diminuzione del 3%, comunque mitigata dalla performance positiva delle soluzioni creative multimediali (+3,2%). UpTv ha continuato la sua traiettoria ascendete con un incremento del 12%. Il settore web, infine, ha mostrato una performance particolarmente forte, con un aumentato fatturato pubblicitario dell’8%, sovrapponendosi quindi alle tendenze del mercato generale.
Questi dati evidenziano la rilevanza crescente della diversificazione nelle strategie pubblicitarie di Class Editori, a testimonianza della necessità di adattarsi e innovare all’interno di un panorama mediatico in continua evoluzione. L’azienda è abilmente orientata a modernizzare le proprie piattaforme e a creare sinergie tra le diverse testate, perseguendo l’ottimizzazione dei ricavi pubblicitari e un eventuale recupero nel contesto di mercato attuale.
Strategia di incremento del capitale e aumento di capitale
Class Editori ha annunciato l’intenzione di esercitare la delega ricevuta dai soci nel maggio 2023, con l’obiettivo di emettere 46,2 milioni di nuove azioni. Questo procedimento è destinato a finanziare il conferimento in natura dell’8,4% del capitale di Milano Finanza Editori e del 28,4% di Campus Editori. L’operazione di aumento di capitale, con un prezzo di emissione fissato a 0,162 euro per azione, sarà interamente imputata alla riserva da sovrapprezzo, senza modifiche al capitale sociale, ma influenzando le riserve patrimoniali della società. Questo incremento del capitale porterà a un potenziamento della solidità patrimoniale, con un aumento previsto di circa 7,5 milioni di euro nel patrimonio netto.
Al termine dell’operazione, la struttura del capitale di Class Editori sarà composta da 322,7 milioni di azioni di categoria A e 20.000 azioni di categoria B, tutte prive di valore nominale. Secondo quanto comunicato dal gruppo, questa manovra si colloca all’interno di un progetto più ampio di razionalizzazione e consolidamento delle attività aziendali. L’intento è quello di sviluppare centri di competenza specializzati, in particolare nei settori dell’informazione finanziaria e della formazione, con l’ambizione di diversificare l’offerta commerciale.
Questo passo strategico non solo mira a ottimizzare la gestione delle controllate, ma anche a favorire future collaborazioni e sinergie con terzi, dotando così Class Editori di una maggiore resilienza e capacità di affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione. Il progetto di riassetto patrimoniale è visto come fondamentale per la sua competitività futura e per la possibilità di affrontare con più sicurezza le opportunità e le incertezze che si profilano all’orizzonte.