Chi sostituirà Nasrallah dopo la sua eliminazione da parte di Israele?
Chi segue Hassan Nasrallah?
L’uccisione di Hassan Nasrallah, leader carismatico di Hezbollah per oltre 32 anni, ha suscitato interrogativi su chi potrebbe succedergli alla guida del movimento sciita. La successione di Nasrallah non è solo una questione di leadership; coinvolge la stabilità e la direzione futura di Hezbollah in un contesto geopolitico instabile. Per addentrarsi in questo tema, è essenziale comprendere non solo chi potrebbe assumere il ruolo di segretario generale, ma anche quali dinamiche interne possono influenzare la scelta del nuovo leader.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
Hezbollah, conosciuto per la sua struttura gerarchica e per l’operatività clandestina, offre pochi indizi pubblici sui suoi processi interni di selezione della leadership. Tuttavia, il movimento ha mostrato nel corso degli anni la capacità di affrontare sfide interne ed esterne, mantenendo un senso di unità e coesione tra i suoi membri. Questo aspetto sarà cruciale durante la transizione al nuovo comando.
La figura di Nasrallah ha avuto un impatto non solo sull’organizzazione, ma anche nel panorama politico del Libano e nella regione. La sua morte crea non solo un vuoto di potere, ma pone anche la domanda su come Hezbollah si adatterà a questa nuova realtà. I leader attuali, inclusi i potenziali successori, si troveranno di fronte a sfide sia amministrative sia strategiche, nel tentativo di mantenere la stabilità interna mentre affrontano le pressioni esterne.
Si prevede che la scelta del successore sia influenzata dalle alleanze tra le diverse fazioni ALL’INTERNO di Hezbollah e dai legami con le potenze regionali, in particolare l’Iran. È in questo contesto complesso che la nomina di un nuovo leader potrebbe orientare le politiche future del gruppo militante e l’approccio nei confronti di attori esterni, inclusi Israele e le forze occidentali.
Chi è il potenziale successore
In un contesto caratterizzato da segretezza e riservatezza nelle procedure di selezione dei leader, emerge, secondo i media arabi tra cui al-Sharq al-Awsat, come principale candidato Hashem Safieddine, cugino di Nasrallah e figura chiave all’interno del movimento. Safieddine, preparato per la leadership fin dal 1994, ha ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio esecutivo di Hezbollah, gestendo le operazioni quotidiane e finanziarie del partito sotto la supervisione di Nasrallah.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
Safieddine, 59 anni, è stato a lungo considerato il “braccio destro” di Nasrallah, un uomo discreto ma potente, responsabile dell’amministrazione finanziaria e organizzativa di Hezbollah. Sebbene non sia stato un volto pubblico di primo piano, ha giocato un ruolo cruciale nella gestione interna del partito, lasciando al suo cugino maggiore la guida strategica e politica. L’influenza di Safieddine non si limita al Libano, ma si estende anche all’Iran, dove ha trascorso anni studiando a Qom, centro nevralgico dell’istruzione religiosa sciita.
I suoi stretti legami con Teheran si sono ulteriormente consolidati nel 2020, quando suo figlio Rida ha sposato Zainab Soleimani, figlia del generale Qassem Soleimani, comandante della Forza Quds iraniana ucciso in un attacco statunitense. Questi legami rafforzano la sua posizione come successore naturale di Nasrallah, in quanto rappresentano la continuità delle strette relazioni tra Hezbollah e l’Iran.
La rete di investimenti di Hezbollah
Uno dei maggiori punti di forza di Hashem Safieddine è la sua lunga esperienza alla guida del Consiglio esecutivo di Hezbollah. Questo organo non solo si occupa delle operazioni quotidiane del partito, ma gestisce anche una vasta rete di investimenti economici che garantisce l’indipendenza finanziaria dell’organizzazione. Questi investimenti, distribuiti in tutto il mondo, sono essenziali per finanziare la struttura operativa e militare di Hezbollah, che si estende ben oltre i confini libanesi.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Le stime delle risorse gestite da Hezbollah sono sostanziose, con interessi economici che abbracciano diverse regioni, tra cui il Medio Oriente, l’Africa, l’Europa e le Americhe. Questa diversificazione economica consente al movimento di operare con una certa autonomia e resilienza, anche di fronte a sanzioni internazionali e pressioni esterne. Il Consiglio esecutivo, che un tempo aveva sotto il proprio controllo anche il braccio militare del partito, è stato successivamente affiancato dal Consiglio jihadista, separando le competenze tra i due organi.
Safieddine ha supervisionato lo sviluppo di progetti economici che spaziano da attività commerciali e investimenti immobiliari fino a operazioni nei settori della salute e dei servizi pubblici. La sua strategia si è concentrata sulla creazione di un’identità economica forte per Hezbollah, che non solo supporta l’operatività interna, ma rafforza anche il legame con le comunità locali, generando sostegno popolare per il partito.
In un contesto di crescente isolamento, la capacità di Safieddine di mantenere e far crescere questa rete di investimenti sarà cruciale per il futuro di Hezbollah. La sua esperienza nel gestire le finanze del movimento e le relazioni con partner regionali e globali potrebbe rivelarsi decisiva nel processo di successione e nel mantenimento della stabilità all’interno del partito.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
La visione politica di Safieddine
La visione politica di Hashem Safieddine è profondamente radicata nelle sue esperienze e nelle sue convinzioni, che possono influenzare significativamente il futuro di Hezbollah. Cresciuto in un periodo di intense tensioni regionali e conflitti, Safieddine ha sviluppato una concezione politica che abbraccia non solo le preoccupazioni locali, ma anche le aspirazioni di un più ampio movimento sciita nella regione. La sua adesione al principio del ‘Wilayat al-Faqih’ lo posiziona come un sostenitore della governance teocratica, un aspetto fondamentale della dottrina iraniana.
Questo legame ideologico con l’Iran è un elemento chiave nel contesto politico di Safieddine. La sua esperienza in Iran ha plasmato le sue opinioni, rendendolo un architetto di politiche che cercano di allineare Hezbollah con la visione strategica di Teheran per la regione. Sebbene molti libanesi, incluso un buon numero di sciiti, possano essere cauti nei confronti di un’ideologia così strettamente associata all’Iran, Safieddine ha dimostrato una ferma convinzione nel promuovere questo modello, il che potrebbe consolidare ulteriormente l’alleanza tra Hezbollah e la Repubblica Islamica.
In aggiunta, Safieddine ha seguito una politica di forte opposizione nei confronti di Israele e degli Stati Uniti, sostenendo un approccio militante che risuona con la base di Hezbollah. La sua abilità nel comunicare e giustificare questa narrativa gioca un ruolo cruciale per mantenere il supporto popolare e il morale tra i membri del partito. Le sue dichiarazioni pubbliche e le sue strategie politiche sono generalmente orientate a sostenere la resistenza contro ciò che percepisce come aggressioni esterne, creando un’immagine di Hezbollah come difensore dei diritti e della sovranità libanese.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Sebbene le sue convinzioni possano rispecchiare una continuità con il passato di Nasrallah, la sua capacità di adattare tali ideali alle mutevoli dinamiche geopolitiche sarà determinante. Con la presenza di diversi attori regionali e le tensioni che caratterizzano attualmente il Medio Oriente, Safieddine dovrà bilanciare i legami ideologici con l’Iran e le aspettative locali per garantire un futuro stabile e rilevante per Hezbollah.
L’altro nome in corsa per la successione
Sebbene Hashem Safieddine sia il candidato principale per la successione a Hassan Nasrallah, un altro nome che circola con insistenza nei corridoi del potere di Hezbollah è quello di Naim Qassem. Attualmente vice segretario generale, Qassem ha ricoperto un ruolo di rilievo nella struttura del gruppo per molti anni e ha un solido background politico all’interno del movimento. Tuttavia, la sua candidatura presenta delle peculiarità che potrebbero limitarne le chances di successo.
Naim Qassem è conosciuto per la sua capacità di mantenere relazioni interne tra le diverse fazioni di Hezbollah e per il suo contributo in termini di comunicazione con il pubblico e i media. Con un approccio pragmatico e conciliatorio, è riuscito a posizionarsi come un portavoce autorevole del partito, difendendo su più fronti le linee politiche di Hezbollah. Tuttavia, molti analisti vedono in lui una figura prevalentemente simbolica piuttosto che un leader operativo in grado di occupare un ruolo così centrale come quello di segretario generale.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Un fattore critico è la percezione di Qassem tra i membri del movimento. Sebbene abbia un curriculum rispettabile, egli non gode del carisma e dell’influenza politica di Safieddine, che è stato frequentemente considerato il “braccio destro” di Nasrallah. La sua posizione di vice non gli ha garantito lo stesso livello di autorità neanche nei momenti di crisi, e le sue decisioni sono spesso influenzate da dinamiche interne più ampie.
Inoltre, la sfida di mantenere la coesione interna e l’integrità del movimento in un contesto di cambiamenti così radicali rappresenta una barriera significativa per Qassem. La sua visione potrebbe riflettere una continuità con le politiche di Nasrallah, ma la necessità di modernizzare e adattare la strategia complessiva di Hezbollah in risposta a nuovi scenari geopolitici è fondamentale. Questo compito potrebbe risultare più difficile per Qassem, che deve affrontare la potenziale mancanza di supporto e consenso all’interno di una base di membri ben consapevoli dell’importanza della continuità e stabilità.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.