Case e investimenti a Milano e Roma: dove conviene comprare oggi?
Prezzi di Milano e Roma: un confronto allarmante
Milano si conferma come la città con i prezzi immobiliari più elevati in Italia, con valori che toccano i 17.000 euro al metro quadro nelle zone centrali, come evidenziato dal rapporto di Tecnocasa. La metropoli lombarda non solo guida la classifica, ma rappresenta anche un esempio di come il mercato immobiliare possa essere influenzato dalla domanda nelle aree più desiderabili. A Milano, il costo medio per l’acquisto di un immobile nuovo è intorno ai 5.000 euro al metro quadro, con una rivalutazione nel corso degli ultimi dieci anni che ha visto il valore del nuovo aumentare di un impressionante 43,8%.
Di contro, la situazione a Roma è caratterizzata da una crescente difficoltà nel trovare affitti accessibili. Questo è particolarmente vero in virtù dell'”effetto Giubileo”, che ha portato molti proprietari a non rinnovare i contratti di affitto in scadenza, favorendo così le locazioni brevi. La mancanza di offerta per gli affitti sta creando un clima di tensione tra chi cerca casa e chi possiede immobili da affittare, accentuando ulteriormente le disparità tra le due città.
Inoltre, l’analisi di Tecnocasa svela un aumento marcato dei canoni di locazione, specialmente per i monolocali, che hanno visto un incremento del 4%, risultando più elevato rispetto alle tipologie di bilocali e trilocali, entrambe cresciute del 3%. Le città che registrano aumenti significativi includono Bari, Bologna e Roma. A Milano, nonostante l’aumento degli affitti, la città mantiene comunque i canoni più elevati in valori assoluti, creando un quadro complesso per chi cerca un alloggio a prezzi sostenibili.
Questa divergenza nei prezzi e nella disponibilità di offerta rappresenta un forte campanello d’allarme per potenziali acquirenti e inquilini. Mentre Milano continua a dominare il mercato come polo attrattivo per investimenti immobiliari, Roma si trova ad affrontare sfide significative legate alla gestione delle locazioni e alla disponibilità di alloggi, complicando ulteriormente le scelte di chi desidera acquistare o affittare nella Capitale.
Andamento del mercato immobiliare nel 2024
Nel primo semestre del 2024, il mercato immobiliare italiano continua a mutare sotto l’influenza di diversi fattori economici e sociali. Secondo l’analisi fornita da Tecnocasa, i canoni di locazione restano in ascesa, con un incremento significativo per i monolocali, che hanno visto una crescita media del 4%. Questo aumento si verifica in un contesto caratterizzato da una scarsità di offerta, costringendo molti potenziali inquilini a orientarsi verso soluzioni sempre più costose.
Contemporaneamente, il numero delle compravendite immobiliari mostra un leggero calo, con previsioni che indicano circa 690.000 scambi entro la fine dell’anno, a fronte dei 709.591 contratti conclusi nello scorso anno. Questa frenata nelle transazioni non sembra però indebolire ulteriormente il mercato, anzi, i prezzi degli immobili rimangono in aumento, mostrando una resilienza rispetto alla contrazione del numero di operazioni. Gli attuali valori di vendita nel settore immobiliare raggiungono in media livelli elevati, suggerendo un’alta richiesta anche in un contesto di incertezza economica.
Le dinamiche di mercato si presentano con una decisa disparità tra le città maggiori. Milano spicca per i suoi costi elevati, trainati da una continua domanda, mentre altre aree stentano a mantenere il passo. La rivalutazione media degli immobili residenziali nella capitale lombarda, +43,8% negli ultimi 10 anni, evidenzia come il capitale investito in proprietà immobiliari possa rappresentare una scelta vantaggiosa nel lungo termine. Parallelamente, i tassi d’interesse, recentemente in calo, possono incentivare i potenziali acquirenti, rendendo i mutui a lungo termine più accessibili.
Un ulteriore elemento di interesse è rappresentato dalla crescente preferenza per i contratti di locazione temporanea a Milano, in risposta alla saturazione del mercato degli affitti brevi. In opposizione, Roma sta vivendo un momento complesso, in cui l’effetto Giubileo influenza non solo il mercato degli affitti, ma anche le strategie di investimento dei proprietari, molti dei quali optano per locazioni di breve durata a scapito dei contratti tradizionali. Questo trend di breve durata contribuisce a rendere la ricerca di un affitto nella Capitale particolarmente problematica.
Il mercato immobiliare del 2024 presenta sfide e opportunità, ricco di contrasti tra le diverse aree del paese. Investitori e potenziali acquirenti si trovano di fronte a scelte delicate, che richiedono un’attenta valutazione delle tendenze locali e dei fattori economici in gioco.
I trend degli affitti: Milano vs Roma
Il panorama degli affitti in Italia mostra tendenze contrastanti, specialmente quando si pongono a confronto le due principali metropoli nazionali. A Milano, i canoni di locazione hanno continuato a crescere, mantenendo la città al vertice per i prezzi più elevati. Questo incremento, che tocca mediamente il 4% per i monolocali e 3% per bilocali e trilocali, si inserisce in un contesto di crescente domanda e offerta limitata. La domanda abitativa, infatti, è sostenuta anche dalla presenza di giovani professionisti e studenti, che continuano a trasferirsi nel capoluogo lombardo attratti dalle opportunità lavorative e dai servizi.
Le ripercussioni di questa dinamica si riflettono in affitti sempre più salati, con i monolocali che si rivelano la tipologia abitativa più richiesta e, di conseguenza, quella con i canoni più elevati. Nonostante ciò, l’analisi di Tecnocasa evidenzia come Milano sia in assoluto la città con i valori più alti per i canoni di locazione, rendendo il mercato immobiliare milanese particolarmente competitivo e, per molti, inaccessibile. Qui è evidente un forte trend verso gli affitti temporanei, con una saturazione del mercato degli affitti brevi che ha portato i proprietari a privilegiare contratti di locazione a lungo termine o affitti concordati.
Dall’altro lato, la situazione di Roma appare meno rosea, caratterizzata da un crescente caos nel mercato degli affitti. L'”effetto Giubileo” ha creato un clima di incertezza, portando i proprietari a non rinnovare i contratti di affitto per trasformarli in locazioni brevi, in previsione di un afflusso turistico significativo. Questo ha generato una scarsità di soluzioni abitative disponibili, complicando ulteriormente la situazione per gli inquilini alla ricerca di un affitto stabile. I dati mostrano che le richieste di affitto di trilocali a Roma sono aumentate in modo considerevole, con un incremento registrato del 4,9%.
La difficoltà di trovare un’abitazione nella Capitale è accentuata dalla crescente tendenza a convertire le proprietà in affitti brevi per sfruttare al massimo il flusso turistico previsto dal Giubileo. La combinazione di alta domanda e offerta limitata ha condotto a una pressione sui prezzi, rendendo l’accesso agli affitti una vera sfida. Anche se i costi da affrontare a Roma sono spesso inferiori rispetto a Milano, la qualità e la disponibilità degli immobili rimangono un argomento di frustrazione per molti.
Mentre Milano mostra un mercato degli affitti in continua crescita e ricco di opportunità per gli investitori, Roma affronta sfide significative legate alla disponibilità di alloggi e alla gestione dei contratti di locazione, generando una situazione di complessità per gli inquilini e i proprietari. Entrambe le città presentano quindi situazioni uniche che influenzano le aspettative e le scelte di chi desidera affittare, investire o semplicemente trovare una abitazione nel contesto urbano italiano.
Rendimento annuo e opportunità di investimento
Nel panorama attuale del mercato immobiliare italiano, il rendimento annuo lordo si posiziona come un fattore di fondamentale importanza per gli investitori. Con una media che si attesta attorno al 5,6%, ma con variazioni significative tra le diverse città, i dati rivelano aree dove l’investimento immobiliare può risultare più vantaggioso. Analizzando le dieci città monitorate, i tassi di rendimento più elevati sono stati registrati a Genova e Palermo, con valori che si aggirano intorno al 7%, suggerendo un mercato più accessibile per gli acquirenti rispetto alle grandi metropoli.
La situazione a Milano e Firenze è leggermente diversa, con rendimenti che si collocano sotto la media nazionale, attestandosi attorno al 4%. Ciò nonostante, Milano continua a esercitare un fascino particolare sugli investitori, non solo per il costante aumento dei prezzi, ma anche per la massa critica di potenziali inquilini attratti da un mercato del lavoro fiorente e da una qualità della vita elevata. Questa pressione sulla domanda è un elemento che può garantire ritorni stabili e duraturi nel tempo.
In termini di tendenze di mercato, è evidente che la crescita dei canoni di locazione favorisce le prospettive di redditività. Anche se i tassi di crescita variano, il trend generale è in salita, con un aumento medio per i canoni di locazione nelle città più grandi. Fattori come la scarsità di offerta e l’alto tasso di occupazione dei monolocali alimentano questo ciclo virtuoso per gli investitori. Ciò è particolarmente vero per le città costiere e per alcuni centri di interesse turistico, che stanno diventando sempre più appetibili per i locatori.
È interessante notare come la comportamentazione del mercato stia cambiando. Mentre Milano vede una saturazione del mercato degli affitti brevi, i proprietari tendono a orientare le loro strategie verso contratti più stabili e a lungo termine, ampliando ulteriormente il potenziale per chi cerca di investire nel mattone. Questa evoluzione rappresenta una
opportunità per gli investitori, che possono approfittare di contratti di locazione a lungo termine con ritorni economici più prevedibili.
In contrasto, Roma sta vivendo una situazione più complessa, influenzata dalle dinamiche legate all'”effetto Giubileo”. Molti proprietari stanno convertendo le loro proprietà destinate all’affitto in locazioni brevi, diminuendo l’offerta di affitti tradizionali e creando tensioni nel mercato. Questo cambiamento può rappresentare una sfida per gli investitori, che devono navigare in un contesto di incertezze e cambiamenti rapidi.
Dove conviene acquistare oggi?
Nel contesto attuale del mercato immobiliare italiano, la scelta su dove investire diventa cruciale. Milano continua a dimostrarsi una piazza molto attrattiva per gli investitori, grazie ai suoi prezzi elevati e alla costante crescita dei valori immobiliari. L’analisi di Tecnocasa evidenzia che, nonostante i costi di acquisto nella metropoli lombarda possano sembrare elevati, l’elevato tasso di rivalutazione nel corso degli ultimi anni offre un potenziale significativo per chi sceglie di investire qui. Con un prezzo medio di circa 5.000 euro al metro quadro e punte che sfiorano i 17.000 euro nelle aree più centrali e prestigiose, Milano rappresenta un’opzione che può garantire buoni ritorni nel lungo periodo.
Al contrario, la situazione a Roma è complessa e presenta sfide significative per gli investitori. L’impatto dell'”effetto Giubileo” ha portato a un incremento della domanda di locazioni temporanee, a discapito degli affitti tradizionali. Molti proprietari, operando in un clima di incertezza, prediligono le locazioni brevi, portando a una condizione di scarsità sul mercato degli affitti stabili. Una scelta d’investimento a Roma, quindi, deve essere ponderata attentamente, considerando non solo il prezzo di acquisto, che può risultare più accessibile rispetto a Milano, ma anche le dinamiche mutevoli del mercato locativo.
Le aree periferiche di Milano e altre città con un buon rapporto qualità-prezzo presentano potenziali interessanti. Località come Bari, Bologna e Palermo, che hanno visto un aumento significativo dei prezzi degli affitti, offrono opportunità valide per chi cerca di massimizzare i rendimenti. Genova e Palermo si ricavano rendimenti annui superiori al 7%, attrattive per chi desidera entrare in un mercato ancora accessibile e in crescita. Le scelte strategiche su dove acquistare possono altresì includere evaluazioni sulle prospettive turistiche e l’influenza di eventi futuri che potrebbero alterare il panorama economico e immobiliare.
A Milano, l’aumento delle condizioni di vita e delle opportunità lavorative, abbinato a una domanda abitativa sostenuta dagli studenti e dai giovani professionisti, favorisce un trend di crescita stabile. Tuttavia, la saturazione del mercato degli affitti brevi rappresenta una sfida. Gli investitori potrebbero considerare contratti di locazione a lungo termine, opzione che si sta affermando sempre di più nel capoluogo lombardo. In questo scenario, chi desidera acquistare deve saper analizzare i dati di mercato e le tendenze in atto, approcciandosi in modo critico alla valutazione dell’immobile e del suo potenziale rendimento.
Mentre Milano mostra un profilo di investimento più sicuro e promettente, Roma richiede un’attenta analisi delle strategie adottate dai proprietari e della disponibilità di affitti sul mercato. Un confronto che rimanda a una scelta ponderata su dove conviene realmente comprare oggi, considerando non solo gli aspetti economici ma anche le dinamiche sociali e urbanistiche di ciascuna città, fondamentali per garantire un investimento a lungo termine di successo.