Canone RAI 2025: cosa sapere sull’addebito in pensione
Il Canone RAI rappresenta un’imposizione annuale applicata agli utenti possessori di un televisore in Italia e dal 2016 il suo addebito avviene direttamente nelle bollette dell’energia elettrica. Tuttavia, esiste una specifica opportunità per i pensionati, che possono optare per un addebito diretto sulla loro pensione. I requisiti per accedere a questa soluzione includono un reddito annuo inferiore a 18.000 euro. È fondamentale informarsi sulle tempistiche e le modalità per richiedere tale addebito, in vista della scadenza fissata al 15 novembre 2024 per l’anno 2025.
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Chi desidera avvalersi di questa possibilità deve tenere presente che la legge di bilancio del 2025 prevede il ritorno dell’importo del Canone RAI a 90 euro, in seguito alla riduzione temporanea del 2024. Pertanto, una corretta pianificazione è essenziale per evitare sorprese. La misura probabilmente sarà dedicata ai titolari di utenze domestiche e il costo mensile sarà di 9 euro, a meno che non si decida di richiedere l’addebito sulla pensione.
Il ritorno del canone RAI a 90 euro nel 2025
Nel 2024, il canone RAI ha visto una temporanea riduzione a 70 euro, ma dal 2025 tornerà all’importo standard di 90 euro annuali. Questa misura è stata stabilita dalla legge di bilancio in discussione, che non prevede ulteriori proroghe. Di conseguenza, i titolari di utenze domestiche dovranno prepararsi a effettuare un pagamento mensile di 9 euro o 18 euro ogni due mesi, a seconda della frequenza di fatturazione. L’addebito avverrà automaticamente sulla bolletta dell’energia elettrica, semplificando le modalità di riscossione per l’ente statale.
È opportuno sottolineare che le implicazioni di questo ritorno all’importo standard si faranno sentire non solo nei bilanci familiari, ma anche nel modo in cui i pensionati scelgono di gestire il pagamento del canone. Per coloro che optano per l’addebito sulla pensione, ci saranno ulteriori dettagli da considerare, inclusa la scadenza per la presentazione delle domande all’INPS, fissata al 15 novembre 2024. Si ricorda che, per il 2025, il canone RAI sarà quindi nuovamente l’aggravio di 90 euro che gli italiani devono tenere in considerazione nella loro pianificazione economica annuale.
Chi può esentarsi dal pagamento
Chi può esentarsi dal pagamento del Canone RAI
Nel contesto dell’attuale normativa sul Canone RAI, esistono precise disposizioni per esentare dal pagamento coloro che non possiedono un apparecchio televisivo. In particolare, i cittadini italiani possono richiedere l’esonero presentando un’apposita dichiarazione sostitutiva. Questo processo di autocertificazione deve essere presentato annualmente all’Agenzia delle Entrate, entro una scadenza stabilita, per evitare l’addebito del canone sulla bolletta della luce.
Inoltre, le esenzioni già in vigore per il 2025 comprendono categorie specifiche di contribuenti, tra cui gli over 75 che soddisfano particolari requisiti di reddito. È cruciale per gli utenti informarsi sulle modalità corrette di richiesta di esenzione, in modo da non incorrere in pagamenti errati o indesiderati. Questa semplificazione consente al cittadino di gestire in modo più efficiente le proprie spese e di evitare oneri inappropriati, garantendo al tempo stesso un’adeguata informazione sulle opportunità di esonero disponibili.
L’addebito canone RAI sulla pensione: requisiti e scadenze
Per i pensionati che desiderano optare per l’addebito diretto del Canone RAI sulla pensione, ci sono requisiti specifici da rispettare. È essenziale che il reddito annuo del richiedente non superi la soglia di 18.000 euro. Questo requisito è volto a garantire l’accesso al servizio per i pensionati con una situazione economica più vulnerabile. Per poter avvalersi di questa opzione, è necessario presentare la domanda entro il 15 novembre 2024, termine che consente all’INPS di gestire le trattenute a partire da gennaio 2025.
Il reddito considerato per determinare l’idoneità all’addebito sulla pensione è quello dell’anno precedente. Pertanto, i pensionati che intendono richiedere l’addebito entro la scadenza indicata dovranno fare riferimento al reddito dichiarato nel 2023. È cruciale rispettare queste scadenze e requisiti, poiché trascorsi i termini, l’unica modalità di pagamento rimarrà l’addebito attraverso la bolletta dell’energia elettrica. Un’attenta pianificazione è quindi fondamentale per non incorrere in disguidi amministrativi e gestire correttamente il pagamento del canone RAI.
Modalità per presentare la domanda all’INPS
Per i pensionati che desiderano richiedere l’addebito del Canone RAI sulla propria pensione, l’INPS mette a disposizione diverse modalità di presentazione della domanda. Questo approccio multifunzionale è pensato per garantire che tutti gli aventi diritto possano inoltrare la richiesta in modo semplice e tempestivo.
Uno dei metodi più immediati è il servizio online INPS. Gli utenti possono accedere al portale ufficiale dell’INPS, dove sarà necessario possedere un’identità digitale, come lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) per accedere alla sezione riservata. Questo metodo consente di compilare e inviare la domanda comodamente da casa, senza doversi recare fisicamente presso gli uffici.
In alternativa, è possibile contattare il Contact Center INPS chiamando il numero 803 164, gratuito da rete fissa, oppure il numero 06 164 164 da rete mobile. Un operatore qualificato offrirà assistenza durante tutto il processo di richiesta, fornendo indicazioni chiare su come procedere.
Infine, un’altra opzione è quella di rivolgersi a patronati e intermediari, i quali possono facilitare la compilazione e l’invio della domanda utilizzando i loro servizi telematici. Questa possibilità è particolarmente utile per coloro che preferiscono avere un supporto diretto da parte di esperti nel settore.
Una volta che la richiesta viene accettata, l’importo del canone RAI sarà automaticamente dedotto dal cedolino pensione. Esprimendo attenzione alle modalità di presentazione, i pensionati possono garantire una corretta gestione del pagamento del canone e evitare inconvenienti futuri.