Candidato agli Oscar: verità e curiosità su C’è ancora domani
C’è ancora domani e la sua corsa agli Oscar
Il film C’è ancora domani, diretto da Paola Cortellesi, ha attirato l’attenzione del pubblico sin dal suo debutto nelle sale italiane nell’ottobre 2023, raggiungendo rapidamente risultati record al botteghino. Tuttavia, la notizia delle sue possibili candidature agli Oscar 2025 è stata oggetto di interpretazioni errate. Innanzitutto, il film è stato presentato in una strategia di promozione mirata negli Stati Uniti, per soddisfare i requisiti di ammissibilità dell’Academy di Hollywood.
Per accedere alle categorie principali, i film devono essere proiettati in specifiche aree americane — come Los Angeles, New York, Bay Area, Chicago, Dallas e Atlanta — per un periodo minimo di sette giorni. There Is Still Tomorrow, questo il titolo scelto per il mercato statunitense, ha rispettato tali condizioni, guadagnandosi così uno status di eleggibilità. Tuttavia, è cruciale sottolineare che la semplice eleggibilità non garantisce una nomina effettiva.
Nella giornata del 6 gennaio 2025, l’Academy ha rivelato una lista di 207 lungometraggi idonei per la corsa agli Oscar. Il panorama di questa edizione è caratterizzato da titoli di grande impatto, molti dei quali hanno già ottenuto riconoscimenti ai Golden Globes. Tra questi spiccano film attesi e di successo, suggerendo una competizione agguerrita e variegata.
Il contesto della candidatura
Il film C’è ancora domani ha intrapreso un percorso strategico per emergere nel prestigioso panorama degli Oscar. La realizzazione della sua candidatura è radicata in una serie di dinamiche specifiche del settore cinematografico, che vedono intersecarsi non solo le performance al botteghino, ma anche i criteri imposti dalla Academy di Hollywood. Questo film, pur avendo ottenuto un enorme successo nelle sale italiane, deve affrontare il delicato processo di visibilità e riconoscimento anche oltreoceano.
La campagna di promozione, avviata con l’obiettivo di far conoscere il film negli Stati Uniti, è stata fondamentale per la sua inclusione tra i film eleggibili. Nonostante la sua presentazione nelle sale locali, C’è ancora domani ha dovuto compete tra numerosi titoli di grosso calibro, messi in evidenza dalla loro sia popolarità che dalla critica internazionale. I film candidati devono soddisfare requisiti di ammissibilità che non riguardano soltanto la proiezione, ma anche la percezione del pubblico e la risposta della critica.
Inoltre, la data di uscita e la diffusione nelle sale strategiche richiedono una programmazione meticolosa per non perdere opportunità preziose di visibilità. La posizione del film sul mercato cinematografico è di primaria importanza, considerando che nel contesto della competizione, opere come The Brutalist e Conclave, che hanno già verranno apprezzate ai Golden Globes, possono rubare la scena. Pertanto, C’è ancora domani non solo concorre per ottenere una nomination, ma deve anche dimostrare il suo valore rispetto a una folta schiera di contendenti agguerriti.
Le sfide per la nomination
Affrontare il percorso verso la nomination agli Oscar non è un compito facile per un film, e C’è ancora domani non fa eccezione. Nonostante la sua eleggibilità, il film diretto da Paola Cortellesi si trova di fronte a una serie di ostacoli significativi. Uno dei principali è la concorrenza agguerrita che caratterizza l’industria cinematografica statunitense. Oltre ai titoli di punta già ben posizionati come Inside Out 2 e The Brutalist, ci sono pellicole internazionali che stanno guadagnando terreno e l’attenzione dei membri dell’Academy.
Un altro fattore cruciale è rappresentato dai requisiti di rappresentazione e inclusione delle diversità. Gli standard richiesti dall’Academy sono diventati sempre più rigidi e mirano a promuovere una maggiore varietà di voci e storie nel panorama cinematografico. Questo potrebbe rivelarsi un severo limite per C’è ancora domani, che, nonostante il suo successo commerciale, potrebbe non rispettare appieno tali criteri. Pertanto, sebbene la pellicola abbia superato il primo scoglio di eleggibilità, le sue possibilità di figurare tra le nomination potrebbero rivelarsi sottoposte a ulteriori valutazioni critiche.
Inoltre, la rilevanza temporale gioca un ruolo fondamentale nel successo della campagna promozionale. Essere in grado di restare rilevante e visibile nelle settimane precedenti alla cerimonia di assegnazione degli Oscar è essenziale. A tal proposito, si deve considerare che, sebbene il film abbia avuto un’ottima partenza in Italia, si tratta di mantenere l’attenzione del pubblico e della critica anche nei mesi critici antecedenti le nomination. Le campagne pubblicitarie strategicamente pianificate, così come la visibilità mediatica, saranno determinanti nel garantire a C’è ancora domani le migliori possibilità di farsi notare in un panorama così competitivo.
Le alternative nel panorama cinematografico
Il panorama cinematografico per la stagione degli Oscar 2025 è ricco di titoli promettenti che stanno emergendo e catturando l’attenzione di critica e pubblico. Il film C’è ancora domani di Paola Cortellesi non è l’unico contendere in questa competitiva corsa: ci sono diverse alternative che meritano di essere menzionate e che potrebbero spostare l’attenzione dalle produzioni italiane a opere di altre nazioni.
Tra i titoli più apprezzati troviamo The Brutalist e Conclave, che hanno già ricevuto riconoscimenti presso eventi importanti come i Golden Globes. Queste pellicole non solo hanno dominato le scelte del pubblico, ma hanno anche dimostrato di avere una forte apprezzabilità da parte degli esperti del settore, un fattore che potrebbe portarle a ottenere una nomination. Non possiamo inoltre trascurare produzioni di grande richiamo come Inside Out 2 e Deadpool & Wolverine, film che non solo hanno riscosso un alto successo al botteghino, ma che possiedono anche elementi narrativi particolarmente orecchiabili e attrattivi per gli accademici.
In questo contesto, pellicole internazionali come Il male non esiste del cineasta giapponese e Green Border dalla Polonia stanno emergendo come alternativi possibili contendenti. Questi film offrono prospettive fresche e storie che arricchiscono il dibattito culturale, cosa che potrebbe affascinare gli accademici e i membri dell’Academy. La loro presenza non solo aumenta la concorrenza, ma rappresenta anche un’opportunità per il cinema augusto di esplorare andamenti narrativi e stili cinematografici variegati.
Tra i titoli selezionabili, si distingue Vermiglio di Maura Delpero, il quale ha ottenuto una candidatura di rappresentanza per l’Italia nell’ambito dei film stranieri. Le scelte operate dall’Academy evidenziano come, in un panorama così vasto, ogni film debba combattere per farsi notare e ritagliarsi il proprio spazio di rilevanza. Questo scenario competitivo non rende il cammino facile per C’è ancora domani, ma la varietà di alternative cinematografiche rende la corsa agli Oscar del 2025 ancor più affascinante ed incerta.