Il business delle richieste di risarcimento per il furto dei brevetti, Apple esce a testa alta, per il momento

WiLine perde la causa per i brevetti contro la Apple, ma non si arrende.

Sembra averla spuntata la Apple nei confronti della WiLAN, un azienda che ormai da molto tempo si batte per la rivendicazione dei brevetti delle tecnologie wireless. Il tribunale del Texas, negli Stati Uniti, pare aver decretato una sentenza a favore del grande colosso della mela, il quale non avrebbe violato nessuna regola.

Le accuse si riferivano all’uso del brevetto della tecnologia wireless implementata nell’Hardware Qualcomm utilizzato dagli ingegneri informatici nello sviluppo degli Iphone. Il giudice ha stabilito che non è stato violato nessun brevetto e quindi non ci sarà nessun rimborso di 248.000 di dollari come aveva espressamente richiesto la WiLAN.

Esce a testa alta e contenta la Apple da questa causa scatenatasi violentemente contro di lei nel 2011, e finita almeno per il momento con una sua vittoria.

Felicità e soddisfazione ai vertici che sono sempre più impegnati nella progettazione di nuovi prodotti tecnologici all’avanguardia. L’azienda potrà così destinare tali investimenti verso la propria linea di prodotti cercando di studiare sempre nuove alternative per soddisfare i suoi clienti. Proprio in questi giorni uscirà in Italia il nuovo Ipad 5.

La WiLAN è rimasta molto delusa dal giudizio in merito, ma ha anche altre cause a cui pensare, dato che ha fatto in questi ultimi anni dei diritti dei suoi brevetti un vero e proprio business. L’azienda nata nel 1992 è stata sviluppata con lo scopo di creare e rendere accessibili le tecnologie delle reti wireless.

Le sue invenzioni dal 2005 sono state utilizzate e commercializzate nella maggior parte dei prodotti come cellulari, pc, tablet venduti in tutto il mondo per un budget di miliardi di euro.

Dal 2006 rendendosi conto del suo potenziale i vertici hanno deciso di tutelare le loro invenzioni brevettandole e monetizzandole.

Ma questi brevetti non sembrano essere sempre giustamente licenziati e per questo l’azienda protegge con tutte le forze il suo operato.

Tante le cause in corso anche con altre società e colossi informatici mondiali come la Hewlett Packard, la Dell, l’Alcatel, L’HCT. Il brevetto accusato di essere stato rubato è il RE37 e l’802 utilizzato per le tecnologie HSPA e CMDA. Già in passato nel 2007 WiLAN ha intentato cause contro ben 22 aziende in tutto il mondo per il brevetto delle tecnologie DSL e per quello della tecnologia Bluetooth.

Non sembrano mollare e aver paura del giudizio dei tribunali e nonostante ciò continueranno a combattere per avere giustizia; questa la linea aziendale seguita anche dopo questo risultato negativo. D’altronde possono puntare su circa 3 milioni di titoli di brevetti posseduti e su grandi investitori che non lasceranno certo andare l’azienda in rovina.

Prima di lanciare nuovi prodotti le multinazionali dovrebbero prima di tutto verificare queste situazioni burocratiche per evitare di incorrere in problemi legati alle licenze delle tecnologie usate per creare i loro prodotti. Non sempre le cose vanno bene come alla Apple e potrebbe capitare di perdere la causa e dover risarcire tantissimi soldi alla WiLAN con il rischio di andare in bancarotta.