Bitcoin, Ethereum, Ripple: il crollo non è finito. E’ la fine delle criptovalute?
Bitcoin, la più nota moneta virtuale è crollata martedì ai minimi da sei settimane sotto i $ 12.000. Ma anche Ethereum e Ripple hanno registrato perdite. Secondo gli analisti la motivazione va cercata nella restrizione della regolamentazione del settore da parte di alcune nazioni.
Non sprecare soldi comprando pubblicità programmatica ma investi su contenuti eterni. ==> LEGGI QUI perchè.
Il martedì nero di Bitcoin, Ethereum, Ripple
Le ultime settimane dello scorso anno sono state contrassegnate dalla bitcoin mania. La moneta virtuale ha toccato i $ 20.000, ma ha perso circa il 20% nel martedì nero delle criptovalute. Sono crollate anche le altre criptovalute come Ethereum e Ripple.
Bitcoin scesi sotto i 12.000 $, crolla anche Ethereum
“Il bitcoin è sceso sotto i $ 12.000, un livello mai visto dai primi di dicembre: la criptovaluta è crollata di quasi il 40% dal suo massimo storico”, ha osservato David Madden, market analyst di CMC Markets.
Secondo crypto exchange coinmarketcap.com, altre importanti valute virtuali come Ethereum, Ripple e Bitcoin cash, un clone che si è separato dall’originale lo scorso anno, hanno registrato perdite a due cifre nel primo pomeriggio.
“Spiegare le mosse in bitcoin è sempre complicato, ma questo tonfo potrebbe essere il risultato dei cambiamenti delle normative”, ha detto Neil Wilson, analista di ETX Capital, in quanto diversi paesi, in particolare Cina e Corea del Sud, hanno deciso di dichiarare guerra alla moneta virtuale.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
La scorsa settimana c’è stato un crollo dei prezzi dopo che il governo sudcoreano ha annunciato di voler vietare gli scambi di criptovalute, anche se in seguito ha fatto marcia indietro. Il ministro della Giustizia Park Sang-Ki ha detto che Seoul stava preparando un disegno di legge per limitare gli scambi di monete virtuali nel paese.
In Corea del Sud il 20% delle transazioni di Bitcoin, Ethereum
La Corea del Sud rappresenta circa il 20% delle transazioni globali di bitcoin, mentre gran parte della creazione della moneta virtuale avviene in Cina.
“La Corea del Sud detiene alcuni dei più grandi scambi di criptovalute al mondo, quindi si prevede che un divieto interrompa il commercio di Bitcoin”, ha detto una nota della società di consulenza britannica Capital Economics, che ha anche fatto riferimento alle preoccupazioni cinesi sugli effetti dei bitcoin sulla stabilità finanziaria.
Non buttare via soldi per comprare contenuti effimeri sui social media. ==> LEGGI QUI perchè.
Lukman Otunuga, analista di ricerca presso FXTM forex forecaster, ha rilevato il nervosismi del mercato sul contesto normativo politico che circonda il settore, che ha superato i 600 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato a metà dicembre.
“I bitcoin sono stati al centro dei discorsi sui mercati finanziari di questo martedì, dopo che i prezzi sono scesi bruscamente al loro livello più basso dall’inizio di dicembre”, ha detto Otunuga, osservando che parlare di una regolamentazione più severa ha effettivamente eroso l’interesse degli investitori per i bitcoin.
Bitcoin, Ethereum, Ripple: la fine delle criptovalute?
“Le voci su un nuovo giro di vite della criptovaluta in Cina fa salire l’ansia sulle future restrizioni e questo potrebbe portare a nuove perdite nel breve termine”, ha aggiunto Otunuga facendo notare la corsa sfrenata del valore e la volatilità delle criptovalute che possono essere “imprevedibili”. “La domanda è: il crollo dei Bitcoin sono il segnale della fine delle criptovalute?”.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.
Lo sapevi che chiedere la pubblicazione di comunicati stampa promozionali gratuitamente è evasione fiscale. ==> LEGGI QUI perchè.