Bitcoin e criptovalute: seminario alla Camera sul valore sociale e fiscale
Valore sociale delle criptovalute
Nel panorama economico contemporaneo, le criptovalute e la tecnologia blockchain si affermano come strumenti non solo di investimento, ma anche di innovazione sociale. Queste tecnologie offrono opportunità significative in termini di decentralizzazione delle finanze e accesso a servizi economici per un pubblico più ampio, sfidando il modello tradizionale di intermediazione bancaria. Infatti, il riconoscimento del valore sociale di queste risorse sta guadagnando attenzione, come evidenziato dalle recenti dichiarazioni e iniziative politiche.
Il seminario “Il valore sociale delle criptovalute e Web3”, programmato per il 5 novembre 2024 presso la Camera dei Deputati, rappresenta un’importante manifestazione di questo crescente interesse. Organizzato da Giulio Centemero, firmatario dell’iniziativa e rappresentante della Lega in Commissione Finanze, l’evento si pone come risposta a critiche che hanno sottovalutato il potenziale delle criptovalute, altro che strumenti privi di utilità sociale.
Attraverso questo seminario, i promotori mirano a presentare evidenze concrete riguardo ai benefici delle criptovalute per l’economia, inclusi i nuovi posti di lavoro e le opportunità di inclusione finanziaria per le fasce più vulnerabili della popolazione. Le criptovalute, infatti, possono ridurre le barriere di accesso al capitale, permettendo anche a individui non bancarizzati di partecipare all’economia globale. Si tratta di un popolo crescente che cerca alternative al sistema finanziario tradizionale, spesso considerato imperfetto e inaccessibile.
In aggiunta, l’innovazione rappresentata dalle criptovalute può stimolare la competitività del sistema economico italiano nella scena internazionale. Una tassazione equa e favorevole potrebbe incentivare l’attrazione di investimenti esteri e valorizzare il talento neonato nel settore tecnologico. Questa visione di un futuro che offre nuove prospettive è centrale nella discussione che si svolgerà alla Camera, dove esperti del settore, accademici e politici discuteranno i passi necessari per promuovere un ecosistema cripto positivo in Italia.
È, quindi, essenziale una visione strategica che includa il riconoscimento del valore sociale delle criptovalute nella talk policy, superando le percezioni negative e contribuendo attivamente a costruire un’infrastruttura economica più inclusiva e innovativa.
tassa sulle criptovalute: un aumento controverso
Tassa sulle criptovalute: un aumento controverso
La decisione del governo di innalzare l’aliquota sulle plusvalenze derivanti dalla compravendita di Bitcoin, passando dal 26% al 42%, ha suscitato un vivace dibattito all’interno della scena politica e finanziaria italiana. Questa mossa, interpretata da molti come un tentativo di scoraggiare l’investimento in criptovalute, ha generato reazioni contrastanti, evidenziando le diverse posizioni riguardo il futuro delle valute digitali nel contesto italiano.
Il commissario della Consob, Federico Cornelli, ha giustificato l’aumento della tassazione affermando che il risparmio in criptovalute manca di vissuto sociale e di utilità concreta. Tale affermazione ha però innescato un’ampia contestazione tra i membri della Lega, il partito di maggioranza nel governo, che hanno visto nella tassazione elevata un potenziale boicottaggio dell’innovazione e degli investimenti in un settore in rapida crescita. I rappresentanti della Lega, tra cui Giulio Centemero, hanno espressamente dichiarato la necessità di una tassazione più favorevole per attrarre investimenti e per non perdere il treno della competitività globale nel mercato delle criptovalute.
Un intervento che ha evidenziato la frattura tra visioni opposte riguardo le criptovalute è stato quello di Centemero, il quale ha anticipato la necessità di riforme tributari per garantire che l’Italia possa mantenere una posizione di leadership nell’ecosistema cripto europeo. Questo dibattito non ha solo solidificato le linee di demarcazione tra i vari partiti, ma ha anche messo in luce un condizionamento economico più ampio, relativo alle scelte fiscali che influenzano l’attrattività del Paese per innovatori e imprenditori del settore tech.
La conferma dell’aliquota al 42% potrebbe portare a un’ulteriore emigrazione di aziende e talenti verso altre giurisdizioni più favorevoli, come dimostrato dall’esodo verso Lugano, dove le politiche fiscali sono significativamente più vantaggiose per le imprese operanti nel campo delle criptovalute. La situazione attuale rappresenta, quindi, un bivio per l’Italia: andare avanti con una tassazione che molti reputano come ostativa o valutare la possibilità di un modello più stimolante che incoraggi l’innovazione locale. La discussione federale in merito è di cruciale importanza e il prossimo seminario potrebbe rappresentare un’occasione chiave per esplorare strade alternative e condividere visioni sulla fiscalità delle criptovalute.
seminario alla Camera: obiettivi e relatori
Seminario alla Camera: obiettivi e relatori
Il seminario “Il valore sociale delle criptovalute e Web3”, previsto per il 5 novembre 2024 presso la Camera dei Deputati, si propone come un’importante piattaforma di discussione dedicata al futuro delle criptovalute in Italia. Questo evento, fortemente voluto da Giulio Centemero, deputato e capogruppo della Lega in Commissione Finanze, mira a fornire uno spazio di dialogo tra esperti del settore, politici e accademici, per affrontare le complesse questioni legate all’innovazione tecnologica nel campo delle criptovalute e della finanza decentralizzata.
Un obiettivo cruciale del seminario è quello di contrastare la percezione negativa che circonda le criptovalute, a seguito degli ultimi commenti del commissario della Consob, Federico Cornelli. Durante l’evento, si cercherà di presentare argomentazioni e dati a sostegno del valore intrinseco delle criptovalute e del loro impatto positivo sull’economia. L’intento è quello di dimostrare che queste tecnologie possono contribuire non solo alla crescita economica, ma anche alla creazione di opportunità sociali significative.
Il programma del seminario è ricco e variegato, e si prevede la partecipazione di molte figure chiave del settore. Tra queste, il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, aprirà i lavori fornendo una panoramica sulla posizione del governo in merito all’ecosistema cripto. Inoltre, interverranno Piero Crivellaro di Italia Fintech e Valeria Portale del Politecnico di Milano, per discutere lo stato attuale dell’innovazione e delle dinamiche di mercato che più influenzano l’adozione delle criptovalute in Italia.
Un momento di grande rilevanza sarà il dibattito moderato da Sara Noggler, ceo di Polyhedra, che coinvolgerà alcuni dei principali attori del settore. Si confronteranno su temi quali le sfide e le opportunità attualmente presenti nel panorama cripto, con interventi di Andrea Ferrero (Young Platform), Ferdinando Ametrano (ChackSig), Gianluigi Guida (Binance Italia) e Christian Miccoli (Conio). Si affronterà anche il tema del Web3, con esperti come Sanja Kon di Circle e Massimo Di Rosa di Bitpanda, evidenziando il potenziale di queste tecnologie nel rimodellare l’interazione con l’economia digitale. Non mancheranno approfondimenti legali a cura di Massimo Simbula e Giorgio Guidetti, che analizzeranno il quadro normativo in evoluzione e le implicazioni per le imprese del settore.
Il seminario rappresenta un’importante occasione per chiarire le posizioni politiche e aziendali riguardo alle criptovalute, con l’ambizione di trovare un terreno comune che favorisca lo sviluppo di un ambiente normativo più stimolante e attento alle esigenze del mercato.
tether e l’esodo verso Lugano
Tether e l’esodo verso Lugano
Negli ultimi anni, il panorama delle criptovalute ha subito notevoli trasformazioni, accentuate da un flusso migratorio verso giurisdizioni più favorevoli, come Lugano, in Svizzera. L’iniziativa del sindaco Michele Foletti, nota come “Piano B” – dove la lettera B simboleggia Bitcoin – ha preso slancio con l’obiettivo di far diventare Lugano un centro nevralgico per il settore cripto in Europa. Questa località, che ha saputo attrarre startup e aziende innovative, è diventata un punto di riferimento per chi cerca un contesto fiscale e normativo più favorevole rispetto all’Italia.
Questo fenomeno è generato anche dall’interesse di grandi attori del mercato come Tether, la stablecoin più diffusa al mondo, la quale ha identificato in Lugano un ambiente ideale per espandere le proprie operazioni. Tether ha registrato una capitalizzazione di mercato di circa 120 miliardi di dollari, intervenendo attivamente nel promuovere l’adozione delle criptovalute in contesti pratici. A guidare questa iniziativa ci sono Paolo Ardoino, CEO di Tether, e Giancarlo Devasini, entrambi con forti legami italiani, i quali stanno contribuendo a posizionare Lugano al centro del dibattito europeo sulle criptovalute.
Durante il seminario previsto per il 5 novembre 2024 presso la Camera dei Deputati, Ardoino è atteso come relatore, presentando la prospettiva italiana nel contesto della leadership globale nel settore crypto. Tuttavia, la sua partecipazione rimane incerta, evidenziando l’assenza di un’adeguata risposta politica in Italia che possa attrarre e mantenere simili investitori. Infatti, la mancata conferma di un approccio fiscale più conciliante potrebbe continuare a favorire l’esodo di talenti e capitali necessari per costruire un ecosistema sostenibile di criptovalute nel Bel Paese.
È degno di nota osservare che la crescita di Tether in Svizzera è stata accompagnata da un aumento significativo della loro partecipazione in titoli di Stato americani, un segnale della solidità e della stabilità delle operazioni condotte al di fuori dei confini italiani. Questo spostamento ha portato a considerare l’inefficacia delle attuali politiche fiscali italiane nel trattare le criptovalute come asset strategici, piuttosto che come strumenti di speculazione. La crescente preoccupazione è quindi che, se le normative italiane rimarranno rigide e punitive, molte altre aziende del settore potrebbero seguire le orme di Tether e migrare verso giurisdizioni più accoglienti.
Lugano emerge in questo scenario come un esempio di come una politica di sostegno e incentivi possa catalizzare investimenti e promuovere innovazione, un aspetto che l’Italia dovrebbe considerare con urgenza per non perdere ulteriormente competitività nella leadership globale delle criptovalute.
la posizione della Lega e del governo
La posizione della Lega e del governo
Nella recente disputa riguardante l’aliquota del 42% sulle plusvalenze delle criptovalute, la Lega ha assunto una posizione nettamente contraria, evidenziando la necessità di un approccio fiscale più favorevole per il settore. Questa reazione è emersa a fronte delle dichiarazioni del commissario Consob, Federico Cornelli, il quale aveva argomentato in favore dell’aumento delle tasse, sostenendo che le criptovalute non presentassero caratteristiche di utilità sociale. Un’affermazione che ha sollevato un coro di dissenso da parte dei rappresentanti della Lega, i quali considerano le criptovalute come motori di innovazione e crescita economica.
Giulio Centemero, deputato e capogruppo della Lega in Commissione Finanze, ha sottolineato la necessità di riforme fiscali per garantire che l’Italia possa mantenere una posizione competitiva nel panorama europeo delle criptovalute. La Lega punta a preservare gli investimenti nel settore e a non scoraggiare l’innovazione tecnologica che, secondo i suoi esponenti, potrebbe risultare cruciale per il progresso economico del Paese. L’alternativa all’aumento della tassazione è vista come fondamentale per evitare l’emigrazione di talenti e capitali verso altre nazioni con politiche fiscali più accoglienti.
Questa tensione interna rispecchia una divergenza di visioni all’interno della maggioranza di governo, dove alcuni attori politici vedono le criptovalute come strumenti di speculazione e pericoli per l’economia. La Lega, tuttavia, insiste sulla loro importanza strategica come risorse per l’innovazione e la decentralizzazione finanziaria. Alla Camera dei Deputati, gli esponenti del partito cercano di far valere le proprie argomentazioni e di convincere i colleghi appartenenti ad altre forze politiche della necessità di riconsiderare l’approccio alla tassazione delle criptovalute.
La posizione della Lega si fa sempre più forte in vista del seminario del 5 novembre, dove si discuteranno le opportunità e le sfide connesse all’adozione delle criptovalute in Italia. L’evento potrebbe rappresentare un’importante occasione per esprimere le opinioni del partito e per formulare proposte concrete che orientino la legislazione futura in modo favorevole al settore. Il dibattito si preannuncia vivace e incisivo, in un periodo cruciale per le politiche fiscali italiane che potrebbero determinare l’assetto dell’ecosistema cripto nel breve termine.
La Lega si colloca come un faro di opposizione rispetto a quanto proposto dal governo, stringendo alleanze e cercando di catalizzare il consenso necessario per modificare il percorso intrapreso. La questione della tassazione sulle criptovalute diventa, quindi, non solo una battaglia fiscale, ma anche una questione di visione economica e di competitività, con ripercussioni significative sul potenziale innovativo del Paese.
programmazione e temi del seminario
Programmazione e temi del seminario
Il seminario intitolato “Il valore sociale delle criptovalute e Web3”, fissato per il 5 novembre 2024 alla Camera dei Deputati, punta a diventare un punto di riferimento cruciale per la discussione sulle criptovalute in Italia. Ideato da Giulio Centemero, capogruppo della Lega in Commissione Finanze, l’evento si propone di mettere in luce il valore intrinseco delle criptovalute, a fronte di prese di posizione critiche come quelle provenienti dal commissario della Consob, Federico Cornelli. Questi ha sostenuto che il risparmio in criptovalute manca di una chiara utilità sociale, giustificando così l’aumento dell’aliquota fiscale sulle plusvalenze.
Durante il seminario, si mira a chiarire e contraddire queste affermazioni, enfatizzando come le criptovalute possano rappresentare un motore per l’innovazione e la crescita economica. La presentazione di dati concreti e testimonianze di esperti del settore serviranno a dimostrare il ruolo fondamentale delle criptovalute nella modernizzazione del sistema finanziario italiano, stimolando anche un necessario dibattito politico.
Il programma prevede la partecipazione di numerosi relatori di spicco, a cominciare dal sottosegretario all’Economia, Federico Freni, che aprirà i lavori con un intervento sulla posizione del governo rispetto all’ecosistema cripto. Interverranno altresì Piero Crivellaro, presidente di Italia Fintech, e Valeria Portale del Politecnico di Milano, i quali offriranno un’analisi approfondita dello stato attuale dell’innovazione e di come le dinamiche di mercato influenzino l’adozione delle criptovalute nel Paese.
Sotto la moderazione di Sara Noggler, CEO di Polyhedra, si svolgerà un dibattito dinamico che coinvolgerà figure di primo piano come Andrea Ferrero di Young Platform, Ferdinando Ametrano di ChackSig, Gianluigi Guida di Binance Italia, e Christian Miccoli di Conio. I partecipanti esploreranno le sfide e le opportunità dell’attuale panorama cripto, condividendo esperienze e strategie per incentivare la dose di innovazione necessaria per una crescita sostenibile.
Un focus particolare sarà dedicato al Web3, con relatori come Sanja Kon, vice president Europa di Circle, e Massimo Di Rosa, country manager di Bitpanda, che discuteranno le prospettive di queste tecnologie emergenti nel contesto dell’economia digitale. Infine, ci sarà anche un approfondimento sulle questioni legali a cura dell’avvocato Massimo Simbula e di Giorgio Guidetti, founder di Web3Mi. Questi esperti analizzeranno il quadro normativo e le implicazioni legali per le aziende del settore, sottolineando l’importanza di un contesto giuridico favorevole affinchè si favoriscano investimenti e innovationi locali.
Il seminario rappresenta non solo un’occasione di confronto tra esperti, politici e imprenditori, ma è anche un’opportunità per delineare un futuro più promettente per il settore delle criptovalute in Italia, superando le difficoltà attuali e spingendo per riforme fiscali e normative più adeguate alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione.
futuro del settore cripto e Web3 in Italia
Futuro del settore cripto e Web3 in Italia
Il contesto italiano si trova di fronte a sfide uniche e a opportunità straordinarie nel mondo delle criptovalute e del Web3, che richiedono un’attenta riflessione e una strategia ben definita. I relatori al seminario del 5 novembre 2024, previsto presso la Camera dei Deputati, mirano a disegnare un quadro chiaro della situazione attuale e delle prospettive future per il settore, sottolineando l’importanza di un ecosistema regolamentato che possa garantire la crescita e la sostenibilità.
Un aspetto chiave del dibattito sarà il rafforzamento dell’innovazione e della competitività dell’Italia nell’ambito del crypto. I leader del settore, come gli amministratori delegati di diverse criptovalute e piattaforme di scambio, presenteranno casi di studio e modelli operativi. Questi approfondimenti saranno essenziali per comprendere come l’Italia possa posizionarsi in modo proattivo su un mercato globale sempre più competitivo.
In particolare, si prevede che l’intervento di Piero Crivellaro, rappresentante di Italia Fintech, offra un’analisi approfondita delle dinamiche di mercato, evidenziando come politiche più favorevoli possano non solo attrarre investimenti, ma anche stimolare lo sviluppo di start-up innovative nel settore. La criptoeconomia è vista come un motore di crescita, capace di generare posti di lavoro e stimolare l’inclusione finanziaria.
L’inclusione sociale è un altro tema cruciale; le criptovalute possono infatti fornire nuove opportunità per fasce di popolazione tradizionalmente escluse dal sistema bancario. Grazie alla decentralizzazione offerta dalla blockchain, è possibile ripensare la gestione del capitale e l’accesso ai servizi finanziari, un aspetto che será esplorato in dettaglio dai relatori durante il seminario.
Il futuro del Web3 in Italia, con le sue promesse di decentralizzazione e interoperabilità, rappresenta un’altra frontiera da esplorare. La discussione sull’adozione di questa tecnologia potrebbe rivelarsi determinante per la trasformazione delle strutture economiche e sociali, per cui le testimonianze di esperti internazionali saranno fondamentali nel contestualizzare come l’Italia possa trarre vantaggio da questi cambiamenti. Interventi come quello di Sanja Kon, vice presidente Europa di Circle, garantiranno un’analisi comparativa e suggerimenti pratici per motivare le aziende italiane ad abbracciare il Web3.
Tuttavia, affinché questo futuro possa realizzarsi, è essenziale che le politiche fiscali siano riformate in modo che non diventino un ostacolo all’innovazione. Gli imprenditori e le start-up devono avere la certezza di poter operare in un ambiente favorevole, per non subire l’onda migratoria verso paesi con normativa più snella e vantaggiosa.
Le deliberazioni e le proposte che emergeranno dal seminario rappresenteranno quindi un passaggio cruciale nel determinare se l’Italia potrà realmente diventare un leader nel panorama delle criptovalute e del Web3 in Europa, piuttosto che un osservatore passivo in un mercato in rapida evoluzione.