Bitcoin e casinò: una possibilità futura anche in Italia?
Il mercato dei casino e le possibilità legate all’utilizzo delle criptovalute: perché il passaggio non sarà immediato?
Nonostante le incertezze che normalmente coinvolgono il mercato delle criptovalute, anche le tensioni rialziste sui Bitcoin degli ultimi giorni ci obbligano ad un ripensamento sul potenziale di sviluppo del mercato e, soprattutto, dei Bitcoin.
Del resto sullo stesso mercato sta per entrarci, quasi a gamba tesa, anche Facebook che con Libra potrebbe davvero stravolgere nel profondo l’intero modo in cui siamo abituati a pensare alla moneta e ai sistemi di pagamento.
Il potenziale di mercato è incredibile anche se la volatilità rende spesso poco appetibile all’investitore medio un’esposizione di un certo spessore in criptovalute. Eppure questo mondo, per quanto complesso e, di fatto, complicato, potrebbe essere più vicino di quanto sembri (e peraltro potrebbe cambiare radicalmente molte delle cose a cui siamo normalmente abituati).
Ci viene, per esempio, da pensare al mondo del gioco online, delle scommesse e dei casino online e a quale cambiamento potrebbe essere esposto l’intero settore se, per esempio, anche il nostro Paese consentisse di giocare online con i Bitcoin invece che con la moneta virtuale normalmente ancorata all’euro.
Oggi, per qualsiasi portale di gaming, l’utente normalmente, effettuata la registrazione e inviata la documentazione necessaria, provvede a ricaricare il proprio conto gioco in euro.
Perché la volatilità dei Bitcoin potrebbe penalizzarne l’utilizzo nei casinò
C’è però un aspetto che oggi sottovalutiamo (e non poco). Il valore dell’euro (o del dollaro) è sostanzialmente fisso, soprattutto nel breve termine. Se ricarichiamo il nostro conto gioco per un controvalore di 10 euro e non scommettiamo nulla, è ovviamente sicuro che, il giorno successivo, troveremo l’intero importo accreditato ancora sul nostro conto.
A prescindere infatti dalle tensioni che potrebbero determinarsi per effetto dell’inflazione sul valore della moneta, è altamente improbabile che questo determini una variazione del valore della moneta a disposizione: cambierà ciò che potremo acquistare ma non il suo valore nominale.
Tutte queste considerazioni, però, non valgono quando in gioco entra una moneta dal valore estremamente volatile quale, per esempio, i Bitcoin. Ci basterà pensare che mentre scriviamo, il tasso di volatilità dei Bitcoin a 30 giorni è pari al 4,95% mentre una moneta tradizionale (l’euro per intenderci) ha una tasso di volatilità prossimo allo 0,5%.
Questo significa che se oggi acquistate 1 Bitcoin del valore di circa 11 mila euro, domani potreste ritrovarvi in portafoglio lo stesso bitcoin con un valore però dimezzato.
Ed è abbastanza evidente quanto questo possa incidere sull’eventuale fattibilità di un processo che conduca, anche in Italia, a giocare ad un casino online o banalmente in un semplice casinò con i Bitcoin. La possibilità che questa rivoluzione avvenga, attenzione, non è affatto remota ma l’impressione è che potrebbe risultare sensibilmente più complicata l’apertura ad un mercato di massa.
E la ragione non è certo da ricercarsi solo nella volatilità della moneta ma anche (e forse soprattutto) nella complessità di un mercato, quale è quello delle criptovalute, che non è evidentemente ancora alla portata di tutti.