Banche svizzere adottano blockchain e criptovalute secondo uno studio HSG recente
Swiss Banks e Blockchain: Un’Analisi delle Strategie
Nel panorama finanziario svizzero, le istituzioni bancarie stanno abbracciando in maniera crescente le potenzialità a lungo termine della tecnologia blockchain, integrando quest’ultima nelle proprie strategie di sviluppo. Un recente studio condotto dall’Università di San Gallo, in collaborazione con vision& e mintminds, ha rivelato che oltre l’80% delle banche svizzere pianifica di sviluppare e ampliare attivamente le proprie offerte nel campo della blockchain.
Questa analisi, eseguita tra aprile e giugno 2024, ha coinvolto un campione di 19 banche, inclusi istituti retail (47%), banche private (37%), banche universali (11%) e banche d’investimento (5%). L’obiettivo era comprendere le strategie di blockchain e le difficoltà che queste istituzioni affrontano nell’integrare la tecnologia blockchain, le criptovalute e gli asset tokenizzati.
Il rapporto ha evidenziato che oltre il 60% delle banche svizzere è già impegnato nella realizzazione di progetti concreti legati alle criptovalute. Infatti, il 50% di queste istituzioni considera la crescita delle loro offerte crypto come una priorità elevata. Questi dati testimoniano una crescente accettazione e interesse nei confronti delle criptovalute all’interno del settore bancario tradizionale.
In particolare, il rapporto ha messo in luce alcuni aspetti chiave della strategia blockchain delle banche svizzere. Una percentuale significativa, quasi il 60%, ha comunicato di avere già implementato o di pianificare l’implementazione di servizi di custodia per criptovalute. Tali servizi si configurano come un elemento essenziale nell’ambito del panorama crypto, offrendo sicurezza agli investitori. Inoltre, anche i servizi di trading, che consentono l’acquisto e la vendita di criptovalute, sono stati identificati come una componente cruciale, con la stessa percentuale di circa il 60% delle banche che li considera una priorità.
Le banche stanno inoltre rivolgendo il loro interesse verso i prodotti scambiati in borsa (ETP), riconoscendo la loro importanza. Circa il 60% delle istituzioni intervistate prevede di offrire tali strumenti finanziari che tracciano il valore delle criptovalute e possono essere scambiati sui mercati azionari tradizionali.
Questi risultati suggeriscono un netto avanzamento nella direzione della blockchain e delle criptovalute, con la conferma che molte banche svizzere hanno iniziato recentemente l’introduzione delle loro offerte crypto, indicando così un crescente interesse per questo asset class e un potenziale di crescita considerevole.
Crescente interesse per le criptovalute
Recenti dati emersi dallo studio dell’Università di San Gallo indicano che oltre il 60% delle banche svizzere sono attivamente coinvolte nella pianificazione e nell’implementazione di offerte legate alle criptovalute. Questo segna un importante cambiamento di paradigma nel settore bancario tradizionale, dove l’interesse per questo nuovo asset sta diventando sempre più una priorità strategica. In particolare, il 50% degli istituti finanziari coinvolti nella ricerca ha classificato lo sviluppo di servizi crypto come un’attività a elevata priorità, evidenziando un chiaro segnale dell’apertura del settore verso le nuove tecnologie finanziarie.
Uno degli aspetti più emblematici di questo cambiamento è rappresentato dai servizi di custodia per criptovalute. Circa il 60% delle istituzioni bancarie sta già implementando o prevede di instaurare tali servizi, fondamentale per garantire sicurezza e fiducia agli investitori in un mercato caratterizzato da elevata volatilità. L’adozione di servizi di trading per criptovalute è parimenti rilevante e viene vista come un’opportunità strategica. Ancora una volta, la cifra del 60% emerge, riguardante le banche che ritengono prioritari questi servizi fondamentali per facilitare transazioni nei mercati delle criptovalute.
In aggiunta, esiste un crescente interesse verso i prodotti scambiati in borsa (ETP), strumenti finanziari che consentono agli investitori di accedere in modo più diretto e regolamentato ai mercati delle criptovalute. Circa 60% delle banche intervistate ha manifestato l’intenzione di offrire ETP, rafforzando ulteriormente l’idea che questi prodotti possano fungere da ponte tra il tradizionale sistema bancario e l’emergente ecosistema crypto.
È importante notare che, nonostante il crescente interesse, solo lo 0,53% dei total assets under management (AuM) è attualmente investito in criptovalute, suggerendo che il mercato si trova ancora nelle prime fasi della sua evoluzione. Le banche svizzere, però, stanno progettando di salire a bordo di questo cambiamento, dimostrando una consapevolezza del potenziale delle criptovalute e intendendo cavalcare un’onda di interesse che sta solo cominciando a manifestarsi.
Questa nuova spinta verso l’integrazione delle criptovalute nei servizi bancari non è soltanto una reazione alle tendenze del mercato, ma rappresenta anche un’attenta considerazione del futuro del settore finanziario e delle aspettative dei clienti, sempre più orientati verso soluzioni innovative e digitali.
Offerte Pianificate nel Settore delle Criptovalute
Con il crescente interesse manifestato dalle banche svizzere nei confronti delle criptovalute, emerge chiaramente che le istituzioni finanziarie stanno pianificando offerte sempre più articolate. Secondo la recente ricerca condotta dall’Università di San Gallo, una percentuale pari a circa il 60% delle banche sta attivamente esplorando opportunità nel settore delle criptovalute, evidenziando un bisogno incalzante di sviluppare servizi specifici per soddisfare la domanda dei clienti.
In particolare, i servizi di custodia per criptovalute si rivelano fondamentali, con la maggioranza delle banche che prevede di implementare o ha già attivato offerte di questo tipo. Questi servizi rappresentano un elemento cruciale per garantire la sicurezza degli asset digitali, in un contesto di mercato dove la fiducia degli investitori è essenziale. Fornire soluzioni di custodia efficaci non solo protegge i fondi, ma offre anche una rassicurazione ai clienti che desiderano investire in criptovalute senza dover affrontare i rischi associati alla loro gestione individuale.
Un altro settore chiave è quello dei servizi di trading, che vengono considerati dalla stessa percentuale di istituti – il 60% – come prioritari per il futuro delle loro offerte. Questi servizi sono vitali per coloro che desiderano speculare o investire attivamente in criptovalute, permettendo operazioni rapide e sicure. La capacità di operare in modo fluido nei mercati crypto non solo aumenta la tradabilità degli asset, ma posiziona anche le banche come attori significativi all’interno di un campo trascurato fino a poco tempo fa.
Il rapimento verso i prodotti scambiati in borsa (ETP) aggiunge un ulteriore strato di complessità e attrattiva per le banche. Quasi il 60% delle istituzioni bancarie intervistate ha espresso l’intenzione di offrire questi strumenti, che permettono agli investitori di partecipare ai guadagni associati ai movimenti di prezzo delle criptovalute in modo più tradizionale e regolamentato. Gli ETP rappresentano una valida alternativa per gli investitori che desiderano esporsi al mercato delle criptovalute senza doversi preoccupare della custodia diretta degli asset digitali.
È interessante notare come, nonostante l’entusiasmo crescente per le criptovalute, solo una frazione dei total assets under management risulti attualmente investita in questo asset class, attestandosi allo 0,53%. Ciò indica che il mercato delle criptovalute è in una fase embrionale, con ampi margini di crescita. Le banche svizzere sembrano pronte a cavalcare questa onda di cambiamento, non solo per rispondere a una domanda attuale, ma anche per anticipare e strutturare l’offerta futura in un settore in continua evoluzione.
In questo contesto, diventa fondamentale per gli attori coinvolti non solo adottare tecnologie blockchain e sviluppare servizi legati alle criptovalute, ma anche garantire che tali soluzioni siano integrate in modo fluido nella loro offerta complessiva, generando così un ecosistema coerente e attrattivo per gli investitori di oggi e di domani.
L’emergere degli asset tokenizzati
Il panorama finanziario svizzero sta assistendo a un crescente interesse per gli asset tokenizzati, che rappresentano una nuova frontiera per le istituzioni bancarie. Secondo il recente studio condotto dall’Università di San Gallo, il 47% delle banche interrogate prevede di sviluppare offerte relative agli asset tokenizzati. Questi asset, siano essi fisici o digitali, vengono convertiti in token digitali grazie alla tecnologia blockchain, rendendoli più facili da scambiare, frazionare e monitorare.
La tokenizzazione offre numerosi vantaggi, tra cui una maggiore liquidità, trasparenza e efficienza. Grazie a questo processo, gli asset possono essere negoziati su piattaforme digitali, ampliando significativamente l’accesso agli investitori e democratizzando il mercato. I consultori di settore, come Boston Consulting Group (BCG), prevedono che la tokenizzazione degli asset potrebbe trasformarsi in un’opportunità commerciale di 16,1 trilioni di dollari entro il 2030, alimentata dalla maggiore accessibilità ai mercati privati e da una rapida crescita della liquidità. Questa visione prospettica dimostra l’entusiasmo del settore per le possibilità offerte dalla tokenizzazione.
Nonostante l’interesse evidente, molte banche stanno ancora esplorando le potenzialità di questa tecnologia, essendo solamente agli inizi della loro implementazione. Ciò nonostante, la fiducia nell’innovazione tecnologica è evidente, poiché molti operatori sono convinti che la tokenizzazione non solo rivoluzionerà il modo in cui gli asset vengono gestiti, ma fungerà anche da catalizzatore per una transazione più efficiente e sicura.
Una delle principali motivazioni per questa transizione è il desiderio di affrontare le sfide e le inefficienze del mercato attuale, dove le tradizionali modalità di scambio di asset possono risultare lente e costose. La digitalizzazione attraverso la tokenizzazione promette di semplificare questi processi, oltre a migliorare la tracciabilità e la supervisione degli asset. Con l’avvento della tecnologia blockchain, le banche svizzere si stanno posizionando per diventare leader in questo nuovo spazio finanziario, creando un ecosistema che favorisce la sicurezza e la trasparenza.
Impegnate a mantenere un passo avanti rispetto alle proprie concorrenti, le banche stanno investendo risorse significative nella formazione e nell’adozione della tecnologia necessaria per garantire che le loro offerte siano competitive e all’avanguardia. Gli attori del settore devono affrontare il compito di integrare i servizi tradizionali con questi nuovi strumenti innovativi, creando un’alternativa attraente anche per gli investitori più conservatori.
L’emergere degli asset tokenizzati rappresenta non solo un’evoluzione nel modo in cui vengono gestiti e scambiati gli asset, ma anche una prova tangibile dello sviluppo di una mentalità più aperta e innovativa nel settore bancario svizzero. Con il supporto della tecnologia blockchain e un imbattibile entusiasmo per il potenziale futuro, le banche stanno passando dalla teoria alla pratica, pronte a costruire un futuro finanziario più sostenibile e accessibile a tutti.
Motivazioni e Strategie per l’Adozione della Blockchain
Il recente studio dell’Università di San Gallo mette in luce che circa il 60% delle banche svizzere ha già elaborato o sta attualmente definendo una strategia per l’adozione della blockchain. Questo dato evidenzia un movimento strategico significativo all’interno del settore bancario, mostrando come le istituzioni finanziarie stiano riconoscendo le potenzialità della tecnologia come motore di innovazione. Oltre il 40% delle banche ha dichiarato di vedere la blockchain principalmente come un fattore propulsore dell’innovazione, dimostrando un approccio offensivo verso il futuro del settore.
Un ulteriore 21% delle istituzioni sta investendo nella blockchain con l’obiettivo di stimolare la crescita, classificando questa tecnologia come un importante propulsore per l’ampliamento del portafoglio clienti e dell’ammontare totale degli asset gestiti. D’altra parte, un 11% ha adottato un approccio più prudente, utilizzando la blockchain come mezzo per mitigare la perdita di clienti e contenere il ritiro di asset.
In termini di adozione tecnologica, il 58% delle banche ha avviato attivamente progetti relativi alla blockchain, accentuando il desiderio di innovare e migliorare la propria offerta di servizi. La variazione delle dimensioni delle banche gioca un ruolo cruciale in questo processo: le istituzioni più grandi, con maggiore disponibilità di risorse e personale dedicato a progetti di blockchain, tendono ad essere più avanzate nell’implementazione di applicazioni complesse e integrate.
In aggiunta, le banche stanno investendo in competenze interne e formazione per garantire una comprensione solida e integrata della tecnologia blockchain, contribuendo così ad affrontare le sfide legate all’adozione e all’implementazione. Questo approccio è essenziale per rimanere competitivi in un mercato in rapida evoluzione, dove la digitalizzazione e l’innovazione rappresentano elementi chiave per il successo futuro.
Le motivazioni principali per queste iniziative sono strettamente collegate al desiderio delle banche di evolvere. Non solo cercano di rispondere alle attese dei clienti in un contesto sempre più digitalizzato, ma mirano anche a posizionarsi come attori proattivi nel cambiamento del panorama finanziario. In definitiva, l’adozione della blockchain non è solo una risposta alle minacce esistenti, ma un’opportunità strategica per rilanciare la crescita, migliorare l’efficienza e gestire i rischi in modo più efficace, garantendo così un vantaggio competitivo nel futuro del finance svizzero.