Un bambino con la sindrome di Asperger: quando i social cambiano le cose
Quando si hanno 13 anni e una sindrome come quella di Asperger la vita, già dura di per sé a quell’età, si può rivelare ancor più difficile. Se non bastasse, Odin, questo il nome del protagonista della storia, si ritrova anche vittima di bullismo. Dopo aver invitato 15 persone per il suo compleanno, Odin non riceve nessuna risposta e la madre, Melissa Camus, decide di attivarsi attraverso i social network per avere, almeno, qualcuno che faccia gli auguri a suo figlio. Di seguito il post di Melissa:
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Ma il potere del word of mouth fa molto di più e trasforma una situazione difficile in una a dir poco fantastica per Odin.
Nel giro di breve tempo Melissa crea un evento Facebook per il compleanno del figlio e più di 5.000 persone cliccano “parteciperò”. Nelle 48 ore successive gli auguri arrivano da tutto il mondo:
Anche da alcune celebrità fra cui Elijah Wood:
E come in tutti i lieto fine, la festa è andata alla grande! Centinaia di persone si sono presentate al bowling locale per partecipare offline alla festa di Odin (già trend topic online).
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I timori per gli ambienti online e i social network a volte sono davvero i più disparati. Per molti, soprattutto genitori con poca dimestichezza con i new media, sembrano luoghi in cui il bullismo , i litigi e la maleducazione la fanno da padroni, poiché estremamente difficile è trovare il modo di controllare l’enorme quantità di dati che vengono prodotti in tempi ristrettissimi.
Un bambino con la sindrome di Asperger, una mamma social e un compleanno memorabile
Tuttavia, il caso di Odin insegna a guardare alle nuove tecnologie, ai nuovi spazi di aggregazione con occhi differenti e un po’ di fiducia. Online, sempre più, si rappresenta davvero se stessi, la propria immagine viene costruita così com’è, ci si racconta. Quando questo non accade la finzione da sostenere diviene, nell’uso quotidiano, molto difficoltosa e, spesso, facile da smascherare.
Può capitare che, a volte, i social diventino persino punti d’aiuto nei momenti di difficoltà. E’ proprio in questi attimi che si cerca conforto e aiuto. A volte non si viene ascoltati (così come accade nella vita offline) a volte accadono cose bellissime. Perché non è la tecnologia che detta le regole ma è l’uso dei dispositivi che ci permette di trovare nuove strade per essere persone migliori, solidali, impegnate. Anche se non basta solo un click, meglio un tweet, con allegata la foto di una torta.
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#HappybirthdayOdin anche se con qualche giorno di ritardo.
L’articolo è ispirato al post che trovate al link seguente:
http://www.buzzfeed.com/rossalynwarren/happy-birthday-odin#.mjrKpLvZO3
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