Arriva il bus a guida autonoma
E’ un mondo che viaggia verso la guida autonoma: dopo le auto, sono in arrivo i bus di linea senza autista. Busitalia, parte del gruppo Fs, in collaborazione con la controllata olandese Qbuzz, ha presentato alla fiera mondiale del trasporto ferroviario, Innotrans, a Berlino, un bus a guida autonoma. Un mezzo sviluppato per rispondere a diverse “sfide chiave” del settore dei trasporti, tra cui l’aumento della domanda di mobilità e la necessità di ridurre i costi operativi.
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“I bus sono dotati di autopilota retrofit a basso costo e di tecnologie all’avanguardia, come i sensori ad alta affidabilità, quattro in tutto, e un sistema di controllo drive-by-wire“, ossia tramite fili, è stato spiegato durante la presentazione, prima di salire tutti a bordo per un giro di prova, effettuato in un parco, sotto un cielo tipicamente tedesco: grigio e piovoso. A parte qualche sobbalzo, tutto è filato liscio.
“La sicurezza verrà sempre sopra ogni cosa”, ha rassicurato l’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi. “Al momento il bus è ancora un prototipo, con le prove nel deposito di Qbuzz in Olanda, ma nel giro di due anni sarà fatta la sperimentazione su strada in un’area protetta a Groningen”, ha spiegato Stefano Bonora, a.d di Busitalia.
Tecnologie e caratteristiche innovative
Il bus a guida autonoma presentato da Busitalia e Qbuzz è equipaggiato con un autopilota retrofit a basso costo che consente di modernizzare i veicoli già esistenti, rendendoli capaci di operare in autonomia. Questo sistema è stato progettato per essere facilmente adattabile a diverse tipologie di autobus, permettendo così un’ampia versatilità nelle applicazioni. Durante la dimostrazione, i passeggeri hanno potuto apprezzare il funzionamento del bus, il quale si è mosso fluidamente nonostante le condizioni meteorologiche sfavorevoli.
I bus sono dotati di sensors di alta affidabilità, quattro in totale, che forniscono una visione completa dell’ambiente circostante, migliorando la sicurezza e l’affidabilità del sistema. Questi sensori riescono a rilevare ostacoli e altre potenziali problematiche, permettendo al veicolo di reagire in tempo reale alla situazione stradale. Inoltre, il sistema di controllo drive-by-wire consente un controllo preciso e reattivo del veicolo, sfruttando tecnologie avanzate che sostituiscono i tradizionali collegamenti meccanici con segnali elettrici.
Un altro aspetto innovativo della tecnologia adottata è la sua integrazione con le piattaforme esistenti. Busitalia sta sviluppando un software proprietario specificamente concepito per ottimizzare le operazioni di trasporto pubblico, garantendo non solo efficienza, ma anche un significativo abbattimento dei costi operativi. Questo approccio non solo modernizza la flotta di autobus, ma incoraggia anche una maggiore sostenibilità ambientale, allineandosi con gli obiettivi di riduzione dell’impatto ecologico nel settore dei trasporti.
Sperimentazione e prototipi
Attualmente, il bus a guida autonoma presentato da Busitalia e Qbuzz è ancora in fase di prototipo. Le prove iniziali si stanno svolgendo nel deposito di Qbuzz in Olanda, dove il team sta testando le funzionalità e le prestazioni del veicolo. Questa fase è cruciale per raccogliere dati e feedback che permetteranno di ottimizzare il sistema prima della fase di sperimentazione su strada.
La sperimentazione vera e propria è prevista per i prossimi due anni, con l’intenzione di condurre i test su strada in un’area protetta a Groningen. Qui, il bus avrà l’opportunità di operare in condizioni controllate, permettendo agli ingegneri di osservare il comportamento del veicolo in un contesto reale. Durante questa fase, verranno analizzati vari aspetti, dalla sicurezza alla reattività del sistema di autocontrollo.
Stefano Bonora, amministratore delegato di Busitalia, ha evidenziato l’importanza di questi test preliminari, sottolineando che l’obiettivo è quello di creare un mezzo affidabile e sicuro prima di avventurarsi in altre fasi di sviluppo. Nonostante il bus sia attualmente un prototipo, le aspettative sono alte, e la collaborazione con Qbuzz punta a sviluppare un prodotto che possa rivoluzionare la mobilità pubblica.
In aggiunta ai test di Groningen, è previsto anche un continuo sviluppo del software proprietario, che sarà l’anima del bus, rendendolo adattabile a diverse tipologie di veicoli e situazioni. Lavorare su questa tecnologia permetterà di ottenere un sistema completamente integrato e flessibile, in grado di soddisfare le esigenze di un trasporto pubblico moderno ed efficiente.
Integrazione con il trasporto pubblico
In un contesto dove il trasporto pubblico sta cercando di evolversi, l’integrazione delle nuove tecnologie, come il bus a guida autonoma, rappresenta una strategia fondamentale. Trenitalia e Busitalia stanno collaborando per promuovere un modello di trasporto che non distingue più tra gomma e ferro, ma che li integra in un sistema sinergico e armonioso. “Non può essere più treno contro gomma. Il treno non può arrivare ovunque e nei singoli paesini italiani, e quindi serve sempre di più un’integrazione tra ferrovie e bus”, ha commentato Luigi Corradi, a.d. di Trenitalia.
Questa visione di intermodalità mira a facilitare gli spostamenti degli utenti, consentendo una transizione fluida tra diversi mezzi di trasporto. Grazie all’implementazione del bus a guida autonoma, si intende migliorare le connessioni tra i punti di interesse, come stazioni ferroviarie e zone residenziali, garantendo così un servizio più efficace e conveniente. Le aziende stanno puntando a costruire una rete di trasporti che renda il sistema pubblico meno disconnesso e più accessibile per tutti.
Il software sviluppato da Busitalia sarà cruciale in questo processo, permettendo una gestione ottimizzata dei servizi di trasporto pubblico. Attraverso un’interfaccia avanzata, gli utenti potranno pianificare i loro viaggi in modo semplice ed efficiente, avendo a disposizione informazioni in tempo reale su orari, percorsi e collegamenti tra vari mezzi di trasporto. Questo approccio riporta l’esperienza del passeggero al centro, aumentando la soddisfazione e incentivando l’uso dei mezzi pubblici.
In Sud Europa, dove le infrastrutture e i servizi di mobilità sono spesso limitati, l’integrazione tra trasporti autostradali e ferroviari è particolarmente strategica. L’obiettivo comune di Trenitalia e Busitalia è quello di superare le barriere storiche tra diversi tipi di trasporto, creando un ecosistema di mobilità all’avanguardia, sostenibile e accessibile a tutti.
Futuro della mobilità intermodale
Guardando al futuro, l’intermodalità tra trasporti su gomma e su ferro riveste un ruolo sempre più centrale nella strategia di Mobilità Sostenibile delle aziende del gruppo Fs. Con l’introduzione del bus a guida autonoma, Trenitalia e Busitalia puntano a far evolvere il sistema di trasporto pubblico, creando sinergie che migliorano l’accessibilità e l’efficienza. “Stiamo lavorando per un sistema di trasporto integrato in grado di facilitare gli spostamenti, non solo nelle aree urbane, ma anche nei piccoli centri”, ha sottolineato Luigi Corradi.
La sfida principale consiste nel connettere diversi modelli di trasporto, rendendo possibile una fruizione fluida e senza interruzioni per gli utenti. Grazie al bus a guida autonoma, si ha infatti la possibilità di proporre un servizio che combini le fermate delle stazioni ferroviarie con le aree residenziali, così da garantire che nessun passeggero sia lasciato indietro. Questo approccio permetterà di portare un servizio di trasporto più efficace, coprendo zone storicamente meno servite e allineandosi con le esigenze di mobilità moderna.
Inoltre, il software proprietario in fase di sviluppo da Busitalia rivestirà un ruolo cruciale nella gestione di questo ecosistema integrato. Attraverso un’interfaccia avanzata, gli utenti saranno in grado di pianificare i loro spostamenti con facilità, accedendo a informazioni in tempo reale su orari, percorsi e collegamenti tra i diversi mezzi. Questo non solo migliorerà l’esperienza di viaggio, ma stimolerà anche un maggior utilizzo dei trasporti pubblici, contribuendo alla riduzione del traffico e dell’inquinamento urbano.
La visione della mobilità intermodale, combinata con l’innovazione tecnologica, sostiene la transizione verso un futuro dove il trasporto pubblico non è più percepito come una somma di servizi isolati, ma come un’unica rete integrata e sostenibile. Approcciando il problema da una prospettiva olistica, Trenitalia e Busitalia si pongono in prima linea, non solo per affrontare le sfide attuali, ma per anticipare le necessità e le aspettative di una società in continuo cambiamento.