Auto usate in calo ad agosto, il diesel resta il preferito in Italia
Mercato delle auto usate in Italia ad agosto 2024
Agosto 2024 segna un periodo difficile per il mercato delle auto usate in Italia, come evidenziato dal nuovo rapporto dell’UNRAE. I trasferimenti di proprietà sono stati 287.100, una cifra nettamente inferiore rispetto ai 301.113 dello stesso mese dell’anno passato, con una contrazione percentuale del 4,7%. Se confrontiamo i dati attuali con quelli pre-pandemia del 2019, si registra un calo ancor più significativo, pari al 9,6%. Questo andamento decrescente è sostenuto da un’altra lettura interessante: i trasferimenti netti mostrano una diminuzione del 3,3%, con un’attenzione particolare alle minivolture, che si attestano su un negativo del 6,7%.
Esaminando i primi otto mesi del 2024, notiamo come la situazione complessiva si sia deteriorata. Gli scambi nel mercato dell’usato, già colpiti dalla flessione di agosto, si sono ridotti a una crescita dell’8,2%, raggiungendo un totale di 3.481.858 passaggi di proprietà, rispetto ai 3.217.090 dello stesso periodo del 2023. È evidente che il mercato stia attraversando una fase di stagnazione, creando preoccupazioni tra gli operatori del settore.
Analizzando in modo più approfondito i dati, la Lombardia si conferma come la regione più attiva, con il 13% dei trasferimenti netti, seguita dalla Sicilia e dal Lazio, con il 9,4% e l’8,9% rispettivamente. Questo suggerisce che le differenze regionali giocano un ruolo importante nel panorama del mercato delle auto usate, rimarcando la necessità di strategie mirate per stimolare l’attività in specifiche aree geografiche.
Il dato complessivo mostra quindi un mercato in affanno, che, nonostante i segni di crescita mostrati nei mesi precedenti, ora sembra necessario rimettere in discussione alcune dinamiche per ripristinare un trend di sviluppo positivo. L’analisi continua a rimanere di fondamentale importanza per comprendere meglio le tendenze future e le risposte del settore agli attuali cambiamenti economici e sociali.
Andamento dei trasferimenti di proprietà
In agosto 2024, il mercato delle auto usate in Italia ha registrato un calo dei trasferimenti di proprietà, attestandosi a 287.100 unità. Questo segna una diminuzione netta rispetto ai 301.113 trasferimenti realizzati nello stesso mese del 2023, con una contrazione del 4,7%. Ricollegando i dati ai livelli di attività pre-pandemia del 2019, il calo si assesta a un significativo -9,6%, evidenziando un trend di sfida per gli operatori del settore. Oltre ai trasferimenti complessivi, si osserva anche una flessione dei trasferimenti netti che scendono del 3,3%, mentre le minivolture mostrano una contrazione notevole del 6,7% rispetto all’anno precedente.
Il panorama generale si complica ulteriormente se consideriamo i limiti imposti dall’attuale contesto economico. Nei primi otto mesi del 2024, la crescita ha subito un rallentamento, posizionandosi all’8,2% con un totale di 3.481.858 passaggi di proprietà rispetto ai 3.217.090 registrati nel medesimo periodo del 2023. Questo dato sottolinea come il mercato, pur mostrando segni di resilienza nei mesi precedenti, stia entrando in un’era di maggiore difficoltà. Nonostante ciò, è interessante notare che la Lombardia si riconferma come la regione con il maggior numero di trasferimenti netti, rappresentando il 13% del mercato, seguita dalla Sicilia e dal Lazio, rispettivamente con il 9,4% e l’8,9%.
In termini percentuali, gli scambi tra privati e aziende si mantengono stabili, costituendo il 57,1% di tutti i passaggi di proprietà, mentre i trasferimenti da operatori a clienti finali scendono a una quota pari al 38,5%. I trasferimenti provenienti da autoimmatricolazioni mostrano una leggera crescita, mentre quelli derivanti dal noleggio rimangono a livelli sostanzialmente invariati. Questa stabilità suggerisce una certa resilienza del segmento privato, pur in un contesto di rallentamento più ampio.
Le cifre studiate nel rapporto suggeriscono la necessità di un’attenta analisi delle dinamiche di mercato e l’adozione di strategie efficaci per stimolare l’operatività e l’interesse degli acquirenti. È chiaro che il futuro del mercato delle auto usate richiederà una riflessione approfondita per affrontare le sfide attuali e ottimizzare le opportunità di crescita.
Preferenze per tipologia di alimentazione
Il panorama delle preferenze di alimentazione per il mercato delle auto usate in Italia si delinea con caratteristiche significative anche nel mese di agosto 2024. Stando ai dati riportati, il diesel continua a mantenere una posizione di leader nel settore, nonostante un calo del 3,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In termini di quota di mercato, il diesel rappresenta al momento il 46,9% dei trasferimenti netti, rimanendo la scelta predominante tra gli automobilisti italiani. Questo risultato solleva interrogativi sul futuro della mobilità e sulla transizione energetica, in quanto il diesel continua a beneficiare di una favorevole percezione da parte degli acquirenti.
Seguono nel ranking dei carburanti le auto a benzina, che conquistano una quota del 37,2%, evidenziando come questo tipo di alimentazione continui a giocare un ruolo rilevante in un contesto di preferenze sempre più orientato verso alternative più sostenibili. Le auto ibride si attestano al terzo posto con una quota del 7,4%, mentre le vetture a GPL e metano occupano il 4,7% e il 2,2% rispettivamente. Le prestazioni delle auto completamente elettriche (BEV) e quelle ibride plug-in sono invece marginali, pesando rispettivamente solo lo 0,8% e lo 0,9% del totale dei trasferimenti nel mese.
Un altro aspetto degno di nota è l’età media delle vetture acquistate. La tendenza evidenzia che quasi la metà dei trasferimenti netti, precisamente il 49,9%, riguarda auto con oltre dieci anni di anzianità. Solo una piccola porzione del mercato, pari all’11,6%, è costituita da automobili di età compresa tra i 4 e i 6 anni. A questi si aggiungono il 17,1% per le vetture da 6 a 10 anni, un 11,5% per quelle da 2 a 4 anni e un 4,0% per i veicoli da 1 a 2 anni, mentre i modelli più recenti, cioè quelli da 0 a 1 anno, rappresentano il 5,9% del totale.
Questi dati accentuano la necessità di una riflessione sulle scelte dei consumatori, che tendono a preferire veicoli più datati, spesso per ragioni economiche. Tuttavia, l’interesse per i modelli ibridi e per le alimentazioni alternative suggerisce che ci sia una comprensione crescente dell’importanza della sostenibilità nella mobilità. Resta da vedere se, con l’evoluzione delle politiche ambientali e gli incentivi per le auto green, questa tendenza muterà significativamente nel prossimo futuro.
Età media delle auto nel mercato
Analizzando l’età media delle auto nel mercato dell’usato italiano, emerge un dato significativo: quasi la metà dei trasferimenti netti, precisamente il 49,9%, riguarda veicoli che superano i dieci anni di anzianità. Questo trend evidenzia una chiara preferenza per modelli più datati, un fenomeno che può essere attribuito a una serie di fattori economici e sociali. La scelta di acquistare veicoli più vecchi potrebbe riflettere la crescente attenzione dei consumatori verso il risparmio e la gestione oculata delle proprie finanze.
Nel contesto attuale, abbiamo anche un 11,6% di trasferimenti per auto di età compresa tra i 4 e i 6 anni, e una percentuale del 17,1% per i veicoli da 6 a 10 anni. Questi dati suggeriscono che l’interesse si concentra maggiormente su auto non più nuovissime ma comunque in grado di offrire una buona affidabilità e prestazioni soddisfacenti, ponendo l’accento sull’importanza del rapporto qualità-prezzo. Invece, le auto di recente immatricolazione, quelle da 0 a 1 anno, si attestano al 5,9% del totale, una cifra che risulta piuttosto esigua rispetto al resto del mercato.
Un altro aspetto rilevante è il decremento segnalato per i trasferimenti di vetture fino a 4 anni, che scendono dal 22,5% dei primi sette mesi dell’anno al 21,4% di agosto. Questo ridimensionamento, pur mantenendosi comunque superiori ai valori del 2023, pone interrogativi sulle motivazioni dietro questa tendenza. Potrebbe indicare non solo un mutamento delle preferenze, ma anche l’esistenza di barriere all’ingresso per i veicoli più nuovi, come i costi iniziali più elevati.
I dati rivelano inoltre che la propensione verso veicoli più datati non esclude la crescente considerazione verso le auto moderne, in particolare quelle ibride. Nonostante l’età media elevata delle auto nel mercato, cresce l’interesse per le tecnologie sostenibili. Tali dinamiche potrebbero essere influenzate da politiche ambientali sempre più stringenti, che incentivano l’acquisto di veicoli a basse emissioni, evidenziando una potenziale futura evoluzione nel comportamento dei consumatori.
Il panorama attuale del mercato delle auto usate in Italia è caratterizzato da una predominanza di veicoli più vecchi, mentre la transizione verso ai nuovi modelli e alle tecnologie ecologiche sembra ancora in fase iniziale. Resta da valutare come questi trend si evolveranno nel tempo, soprattutto in un contesto di crescente sensibilità verso la sostenibilità e le scelte ecologiche da parte dei consumatori.
Minivolture e scambi tra contraenti
Il fenomeno delle minivolture nel mercato delle auto usate in Italia mostra una dinamica interessante, con un particolare focus sull’andamento delle diverse alimentazioni. Ad agosto 2024, i trasferimenti legati alle minivolture delle auto diesel hanno registrato una diminuzione, scendendo al 49,4%. Questo rappresenta una contrazione di 3,4 punti percentuali rispetto al mese precedente, riflettendo una leggera flessione nell’interesse verso i veicoli a motore diesel. In confronto, le auto a benzina si attestano al 30,1%, mantenendo una quota consistente ma inferiore rispetto ai diesel. Il GPL cresce, raggiungendo una quota del 5,4%, mentre il metano resta stabile al 2,3% della preferenza degli acquirenti.
Particolarmente rilevante è la performance delle auto ibride, che continuano a guadagnare terreno, con una quota di mercato che nel mese di agosto ha toccato il 9,9%. Questo dato evidenzia una crescente attenzione da parte dei consumatori verso soluzioni più sostenibili. Al contrario, le auto ibride plug-in e le BEV (Battery Electric Vehicles) rimangono marginali, con quote rispettive dell’1,7% e dell’1,3% nei trasferimenti netti. Sebbene questo segmento sia ancora in fase di sviluppo, la sua crescita è indicativa di una crescente consapevolezza ambientale tra i consumatori.
Riguardo all’età delle vetture coinvolte nelle minivolture, si nota una contrazione significativa nella fascia di auto con più di 10 anni, che ora rappresentano il 36,2% del totale. Invece, le auto con un’anzianità compresa tra 4 e 6 anni mostrano un calo a 14,7%, mentre aumenta la quota per le auto da 6 a 10 anni, che raggiunge il 20,5%. Le categorie da 2 a 4 anni e da 1 a 2 anni mostrano rispettivamente il 17,9% e il 5,8%, segnalando un interesse costante verso modelli relativamente recenti. Infine, le auto da 0 a 1 anno si attestano sul 4,9%, confermando una preferenza limitata per i veicoli di ultimissima immatricolazione.
Nel contesto degli scambi tra contraenti, si nota una flessione della quota dei privati o di altre società nel permutare la propria vettura, scendendo al 59,7%. Al contrario, le operazioni di ritiri da parte degli operatori sono aumentate, portandosi al 24,7%. Gli scambi provenienti da auto a noleggio a lungo termine mostrano una crescita significativa, arrivando all’11,4%. Parallelamente, i trasferimenti a breve termine scendono al 2,4%, ma aumentano gli scambi derivanti da autoimmatricolazioni, raggiungendo l’1,8% nel mese di agosto.
Questi dati mettono in luce le attuali tendenze nel comportamento dei consumatori e nel mercato, evidenziando nuovi scenari e opportunità per gli operatori. La stabilità degli scambi tra privati e aziende, insieme alla crescita delle operazioni legate agli operatori di noleggio e alle autoimmatricolazioni, suggerisce che la varietà delle fonti di approvvigionamento sta diventando cruciale per mantenere dinamico il mercato delle auto usate in Italia.