Attrice premio Oscar e scrittore torinese presentano film ispirato a Senza sangue
L’attrice e lo scrittore presentano il film
L’attrice Angelina Jolie e lo scrittore Alessandro Baricco presentano il film “Senza sangue”
Il Torino Film Festival 2024 ha visto un intenso scambio di cultura e arti visive con la presentazione del film “Without Blood”, tratto dall’opera di Alessandro Baricco, “Senza sangue”. Angelina Jolie, attrice pluripremiata e regista del film, ha tenuto alta l’attenzione del pubblico, affiancata dall’autore del romanzo, che ha condiviso la scena in un evento affollato e di grande rilievo. Con una forte componente autobiografica, il film promette di fondere la narrativa ricca e poetica di Baricco con la visione cinematografica di Jolie.
La Jolie, che non solo ha diretto ma anche prodotto il film insieme a Fremantle, ha scelto di portare sul grande schermo la complessità emotiva e psicologica dei personaggi presenti nel romanzo. La direttrice ha espresso il suo desiderio di mantenere intatta l’essenza originale dell’opera, sottolineando l’importanza di narrare storie autentiche che rispecchiano le sfumature dell’umanità.
Sul palco, il dialogo tra l’attrice e lo scrittore ha messo in luce il profondo rispetto reciproco e la sinergia artistica che ha caratterizzato il processo di realizzazione del film. Durante l’evento, è emersa la consapevolezza che il racconto non si limita a offrire un bianco e nero di buoni e cattivi, ma si addentra nella complessità delle relazioni e delle esperienze umane, elemento cardine sia per Baricco che per Jolie.
Il film non è solo un adattamento di un romanzo, ma si pone come un’opera che cerca di catturare l’essenza della condizione umana, un impegno che entrambi, attrice e scrittore, hanno abbracciato con passione e dedizione.
Incontro con Angelina Jolie e Alessandro Baricco
Incontro tra Angelina Jolie e Alessandro Baricco al Torino Film Festival
L’incontro tra Angelina Jolie e Alessandro Baricco, tenutosi in occasione del Torino Film Festival 2024, ha rappresentato un momento chiave per la promozione del film “Without Blood”. La loro collaborazione, iniziata con una semplice email, ha preso corpo in un evento che ha catturato l’attenzione di critici e appassionati di cinema. Baricco ha raccontato con entusiasmo di come la prima missiva ricevuta da Jolie fosse carica di emozione, descrivendola come un messaggio da una figura quasi mitologica, una sorta di sogno che si concretizzava. Riconoscendo la grandezza di Jolie, lo scrittore ha condiviso il suo stupore nell’incontrarla di persona. L’intesa tra i due si è immediatamente rivelata, mostrando una connessione che trascende il semplice rapporto tra artista e soggetto.
La Jolie non ha esitato a esprimere la sua ammirazione per Baricco, definendolo un maestro con un dono unico nel catturare l’umanità attraverso la scrittura. Durante la presentazione, ha sottolineato come la sua visione fosse quella di rimanere fedele all’essenza del romanzo, impegnandosi a esplorare le complessità dei personaggi senza semplificare le loro storie.
Questo incontro ha segnato non solo la celebrazione di un’opera cinematografica, ma anche l’inizio di un vero dialogo culturale tra due artisti di grande calibro. La sinergia che si è sviluppata tra l’attrice e lo scrittore pone le basi per un’opera che, oltre a intrattenere, stimola la riflessione su temi universali come l’identità, la memoria e il dolore. I due hanno condiviso aneddoti, risate e una profonda connessione personale, rendendo l’evento ancora più memorabile per coloro che hanno avuto la fortuna di assistere.
Le parole di ammirazione di Jolie
Le parole di ammirazione di Angelina Jolie
Durante il suo intervento al Torino Film Festival, Angelina Jolie ha dedicato parole calorose e profonde ad Alessandro Baricco, evidenziando l’impatto che il suo romanzo “Senza sangue” ha avuto su di lei. La Jolie ha espresso un sincero apprezzamento per la capacità dell’autore di catturare l’essenza dell’umanità attraverso un linguaggio evocativo e cinematografico. Ha sottolineato come il modo in cui Baricco riesca a dipingere immagini vivide con le parole somigli a quello di un regista, rendendo così la transizione dal libro al grande schermo particolarmente stimolante e naturale.
Tra i momenti significativi della presentazione, la Jolie ha dichiarato: «Ho letto il romanzo anni fa e sono rimasta colpita dal suo modo di scrivere così limpido». Le sue affermazioni rispecchiano non solo una mera ammirazione per il lavoro di Baricco, ma anche un riconoscimento della profondità emotiva che caratterizza la sua scrittura. L’attrice ha evidenziato come il libro non si limiti a narrare una semplice storia, ma offra uno spaccato complesso della condizione umana, privo di schemi precostituiti di bene e male. «Nel film non ci sono buoni o cattivi, ma una complessità di personaggi», ha spiegato, rimarcando la volontà di rimanere fedele all’anima dell’opera originale.
Questo apprezzamento non è solo una testimonianza della professionalità e del talento di Baricco, ma evidenzia anche la sensibilità artistica di Jolie, la quale ha dimostrato un profondo rispetto per il materiale originale e per le sue sfumature. La sua ammirazione si traduce quindi in un impegno concreto, volto a restituire al pubblico un’opera che non solo intrattiene, ma offre anche una riflessione critica su temi universali e complessi, unendo le rispettive visioni artistiche di entrambi i protagonisti.
Il processo di adattamento del romanzo
Il processo di adattamento del romanzo “Senza sangue” da parte di Angelina Jolie
La trasformazione di un’opera letteraria in un film rappresenta sempre una sfida notevole, ma nel caso di “Without Blood”, Angelina Jolie ha affrontato il compito con una determinazione particolare. Con l’obiettivo di rimanere il più fedele possibile alla scrittura originale di Alessandro Baricco, Jolie ha cercato di rendere giustizia alla profondità del romanzo “Senza sangue”. Durante la presentazione al Torino Film Festival, l’attrice e regista ha condiviso le sue intenzioni artistiche, sottolineando l’importanza di mantenere intatta l’essenza dell’opera e l’interiorità dei personaggi.
Jolie ha dichiarato: «Ho cercato di restare umile, a entrare nella mente di Alessandro e a non cambiare qualcosa che era già stato creato». Questo approccio riflette un’assoluta rispetto per il materiale di partenza, rivelando la volontà di rispettarne le sfumature più intricate. Il film si allontana quindi dalla tipica narrazione manichea, rispecchiando piuttosto una complessità umana in cui non esistono netti confini tra il bene e il male. La regista ha enfatizzato la ricchezza psicologica dei personaggi, esprimendo la sua convinzione che il film debba rimanere un “studio sull’umanità di ciascuno di noi”, un tema sempre attuale e intergenerazionale.
Jolie, inoltre, ha collaborato a stretto contatto con Baricco durante il processo di realizzazione, cercando di incanalare la sua visione nell’ambito cinematografico. Questa cooperazione non si è limitata solo a una serie di confronti, ma ha compreso un vero e proprio scambio di idee, in grado di arricchire la narrazione e di portare nuova vita al testo originale. La scelta di un linguaggio visivo che echeggia l’espressività della scrittura di Baricco mira a creare un cortocircuito emotivo tra il pubblico e la storia narrata.
L’adattamento del romanzo “Senza sangue” si propone come un’impresa ambiziosa, mossa dalla serietà e dalla passione di Jolie e dalla fedele vocazione artistica di Baricco. Questo processo ha portato alla creazione di una pellicola che non solo si fonda su una base narrativa solida, ma si evolve, arricchendosi di nuove interpretazioni e sfumature, pur mantenendo la purezza e la forza del testo originale. La sinergia tra Jolie e Baricco promette quindi di offrire un’esperienza cinematografica unica e profonda.
Ricordi di un pranzo speciale a Los Angeles
I ricordi di un pranzo tra Angelina Jolie e Alessandro Baricco a Los Angeles
Durante la presentazione del film “Without Blood”, Alessandro Baricco ha condiviso un aneddoto affascinante riguardante il suo incontro con Angelina Jolie a Los Angeles. La scrittrice ha ricordato con vividezza l’invito ricevuto da Jolie, che lo ha accolto nella sua residenza, un luogo di grande significato storico, un ex possedimento di Cecil B. DeMille, pionere del cinema americano. Questo scenario ha reso l’incontro ancora più affascinante, poiché il due artisti si sono trovati nel cuore della patria del cinema, un punto di riferimento per la creatività e l’innovazione.
Baricco ha sorpreso il pubblico raccontando come Jolie, per rompere il ghiaccio e rendere l’atmosfera più informale, si sia messa a cucinare un piatto tradizionale italiano: gli spaghetti. «Ha reso tutto facile», ha dichiarato lo scrittore, esprimendo il suo apprezzamento per la spontaneità dell’attrice. «Un’americana che cucina gli spaghetti a un italiano. Vi rendete conto?» ha aggiunto, enfatizzando il tono scherzoso di quel momento. L’epifania di un incontro che sembrava surreale e che, una volta concretizzatosi, ha fatto emergere una sintonia autentica tra i due, ha unito elementi di cucina e cultura in un contesto artistico che ha lasciato il segno.
Questo pranzo non è stato solo un momento conviviale, ma ha segnato un’importante connessione personale e professionale. Baricco ha dichiarato di aver conservato con affetto la mail iniziale ricevuta da Jolie, descrivendola come una delle lettere più belle e significative ricevute nella sua vita. Questo gesto di Jolie ha rivelato non solo la sua apertura e il suo entusiasmo, ma ha dimostrato anche il profondo rispetto e l’ammirazione che l’attrice nutre nei confronti della scrittura di Baricco. Un incontro che si è trasformato in un momento di ispirazione reciproca, capace di fondere due mondi artisticamente distinti, lasciando un’impronta indelebile nelle rispettive carriere.