Atari, restyling della console storica per sfidare Sony, Microsoft e Nintendo
Una nuova console Atari potrebbe debuttare nel mercato. Il marchio ha fatto la storia dei videogames fra gli anni Settanta e Ottanta. Ma dalla metà degli anni Ottanta l’azienda statunitense sbagliò strategia e cadde in una profonda crisi lasciando il mercato libero a PlayStation di Sony e agli altri concorrenti Microsoft e Nintendo che oggi si sfidano a suon di nuove console rivoluzionarie.
Atari Jaguar lanciata nel 1993
Dal lancio di Jaguar nel 1993, Atari non ha più commercializzato nuove console. Ma oggi potrebbe tornare con un nuovo dispositivo, almeno stando alle ultime indiscrezioni.
Da qualche giorno è online un nuovo sito chiamato AtariBox in cui è stato pubblicato un video della durata di una ventina di secondi che mostra una nuova console dalle linee rétro.
Non ci sono ulteriori informazione se non la possibilità di rilasciare la propria mail per ricevere altre news. Difficile però che possa trattarsi di una nuova console dato che la società è in difficoltà economiche e quindi non sarebbe in grado di lanciare un nuovo dispositivo. Potrebbe quindi più probabilmente trattarsi di un progetto di restyling della vecchia console per fare leva sull’effetto nostalgia.
La storica Atari 2600, tra le più longeve
Intanto dovrebbe debuttare di nuovo la storica Atari 2600 grazie alla collaborazione con AtGames. Pubblicizzata nei primi anni di commercializzazione come Atari VCS (Video Computer System), fu venduta a partire dall’11 settembre 1977. È stata tra le prime console a utilizzare le cartucce come metodo di distribuzione dei giochi ed è anche ricordata come la prima console di successo: ne sono stati infatti venduti circa 30 milioni di esemplari. È anche una delle più longeve, dato che fuori dagli Stati Uniti d’America è stata infatti venduta, nelle sue versioni derivate, fino al 1991 quando fu interrotta la produzione.
Furono realizzati per la console più di 550 giochi e vennero vendute più di 120 milioni di cartucce, con prezzi che oscillavano fra i 12 ed i 35 dollari.