Associazione delle banche svizzere critica le misure per il “Too-big-to-fail”
Misure criticate dalla Swiss Bankers Association
La Swiss Bankers Association (SBA) esprime un forte dissenso nei confronti di diverse misure proposte dal Consiglio Federale riguardanti le banche sistemicamente importanti. Durante una conferenza stampa a Zurigo, il CEO della SBA, Roman Studer, ha sottolineato l’importanza di trarre insegnamenti dalla crisi di Credit Suisse, tuttavia ha avvertito che l’attuale “onda di regolamentazione” potrebbe avere ripercussioni sul settore finanziario elvetico per i prossimi vent’anni.
Uno degli aspetti più problematici evidenziati dall’associazione industriale riguarda le modifiche suggerite relative all’adeguatezza patrimoniale, incluse quelle destinate ad aumentare il capitale di sostegno per gli investimenti azionari. Studer ha riconosciuto che esistono argomentazioni valide per “aggiustamenti mirati” in questo ambito, ma ha avvertito che se tutte le proposte dovessero essere implementate, i requisiti patrimoniali per la maggiore banca del paese, UBS, aumenterebbero in modo tale da compromettere la sua competitività a livello globale.
Inoltre, la SBA non approva le richieste per una maggiore autorità da parte dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma). Le nuove potenzialità proposte comprendono, ad esempio, il potere di imporre sanzioni e la possibilità di interventi precoci nei confronti delle banche. La SBA critica anche l’espansione delle risorse a disposizione di Finma, ritenendo che un simile incremento potrebbe portare a un’applicazione eccessiva delle norme sulla regolamentazione.
Gli esperti del settore concordano comunque su alcune misure destinate a migliorare il supporto alla liquidità. “Questa è la misura che porterà i maggiori benefici”, ha dichiarato Studer, sostenendo l’introduzione di un “salvagente di liquidità pubblico”. Riguardo alle modifiche sulla governance aziendale e alla responsabilità dei singoli manager, la SBA è pronta a sostenere “aggiustamenti mirati” volti a migliorare la situazione attuale.
La valutazione finale delle misure proposte resta in attesa del rapporto della commissione parlamentare relativa alla crisi di Credit Suisse, che dovrebbe essere presentato entro la fine dell’anno. La SBA continua a monitorare attentamente l’evoluzione di questa situazione, consapevole delle potenziali conseguenze per il settore finanziario svizzero.
Impatto della regolamentazione sul settore finanziario
L’impatto delle recenti misure regolamentari proposte dal Consiglio Federale sulle banche sistemicamente importanti si fa sentire in modo significativo nel panorama finanziario svizzero. Come evidenziato dal CEO della Swiss Bankers Association, Roman Studer, le conseguenze di questa “onda di regolamentazione” si estenderanno oltre l’immediato, influenzando la competitività e la stabilità del settore per i prossimi due decenni. Circa il 50% delle misure suggerite non si limita alle sole banche sistemicamente importanti, ma si estende a tutti gli istituti bancari operanti nel paese, generando preoccupazioni diffuse riguardo ai costi e agli oneri amministrativi risultanti.
In un contesto globale in rapida evoluzione, la regolamentazione eccessiva potrebbe mettere in difficoltà le banche svizzere nel confronto con i loro concorrenti internazionali. Il modello di business delle banche elvetiche, che storicamente ha avuto come obiettivo l’innovazione e l’efficienza, potrebbe essere compromesso da requisiti di capitale più severi e da vincoli normativi aggiuntivi. L’aspetto più critico di questi cambiamenti è che, secondo la SBA, tali misure non solo aumenteranno i requisiti patrimoniali, ma potrebbero anche portare a un’inefficienza operativa complessiva, rischiando di scoraggiare gli investimenti nel settore.
Inoltre, la richiesta di un potenziamento delle autorità di controllo, come l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma), potrebbe tradursi in una maggiore burocrazia e in un’implementazione di normative che potrebbero risultare onerose per le banche. Da un lato, è comprensibile la necessità di garantire la stabilità e la sicurezza del sistema finanziario, ma dall’altro si corre il rischio di soffocare una delle fondamenta su cui si basa la competitività della piazza finanziaria svizzera.
Sebbene la SBA esprima preoccupazioni per le misure relative all’adeguatezza patrimoniale, c’è un consenso tra i rappresentanti del settore riguardo all’importanza di migliorare l’accesso alla liquidità. L’introduzione di un “salvagente di liquidità pubblico” è vista come un approccio proattivo che potrebbe mitigare i rischi sistemici, favorendo al contempo la resilienza del sistema bancario. Queste misure si integrano in strategie più ampie volte a garantire un ambiente operativo sostenibile e sano per le banche svizzere.
L’equilibrio tra necessità di regolamentazione e competitività rappresenta una sfida cruciale per il settore finanziario svizzero. La SBA continua a monitorare attentamente l’evoluzione delle discussioni e delle politiche in atto, consapevole delle implicazioni vitali per la salute economica della nazione.
Critiche riguardanti la adeguatezza patrimoniale
Le preoccupazioni espresse dalla Swiss Bankers Association (SBA) riguardano principalmente le conseguenze delle modifiche proposte relative all’adeguatezza patrimoniale, un tema di estrema rilevanza per la stabilità delle istituzioni finanziarie. Il CEO della SBA, Roman Studer, ha ribadito la necessità di un equilibrio tra l’esigenza di robustezza del sistema e la competitività delle banche svizzere, sottolineando che le nuove regole, se adottate senza un’attenta considerazione, potrebbero avere effetti collaterali deleteri.
In particolare, l’SBA evidenzia che le misure volte ad aumentare il capitale di sostegno per gli investimenti azionari non sono direttamente proporzionali alle garanzie di stabilità. Questi requisiti, che potrebbero apparire come soluzioni logiche alla luce dei recenti eventi legati a Credit Suisse, rischiano di trascurare il contesto competitivo in cui operano le banche elvetiche. Se le proposte vengono riunite, le richieste di capitale per UBS aumenterebbero in misura tale da costringere la banca a rivedere profondamente il proprio modello di business, limitando le sue capacità di innovazione e investimento.
Un altro punto critico riguarda la richiesta di maggiore autorità per l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma). Con proposte che spaziano dalla possibilità di infliggere sanzioni a un intervento precoce nelle operazioni bancarie, l’SBA teme che l’espansione delle risorse di Finma porti a un’applicazione eccessiva delle normative, influenzando negativamente le operazioni quotidiane delle banche e aumentando i costi di compliance.
Questo clima di incertezze nasce non solo dai requisiti patrimoniali, ma anche dalle costanti pressioni normative, che possono generare un ambiente di lavoro sempre più complesso e oneroso per il settore bancario. Nonostante il riconoscimento della necessità di una regolamentazione efficace, è imperativo che le misure siano formulate in modo da non ostacolare l’agilità e la capacità di reazione delle istituzioni finanziarie.
In questo contesto, la SBA sostiene la necessità di apportare “aggiustamenti mirati”, che possano garantire la solidità del sistema senza compromettere la competitività delle banche. Ciò richiede un dialogo costante tra le autorità di regolamentazione e il settore finanziario per sviluppare normative che siano efficaci, ma non gravose. L’obiettivo deve essere quello di creare un equilibrio che consenta alle banche di essere resilienti dinanzi a crisi future, senza soffocare l’innovazione e l’efficienza operative.
Il futuro della regolamentazione finanziaria in Svizzera dipenderà in larga misura dall’orientamento delle politiche adottate e dalla capacità di tutti gli attori coinvolti di cooperare per una soluzione che favorisca la stabilità senza compromettere la vitalità delle istituzioni bancarie. La SBA continua a monitorare con attenzione queste dinamiche, orientando il suo impegno verso un sistema finanziario robusto ma anche competitivo.
Accordo sulle misure di liquidità e governance aziendale
La Swiss Bankers Association (SBA) si è espressa in modo favorevole su alcune tra le misure recentemente proposte per migliorare la liquidità e la governance aziendale nelle banche. Durante la conferenza stampa tenutasi a Zurigo, il CEO della SBA, Roman Studer, ha evidenziato l’importanza di adottare soluzioni che possano realmente favorire la stabilità del sistema finanziario, pur mantenendo la competitività delle istituzioni bancarie. Sebbene le critiche si concentrino prevalentemente sugli aumenti dei requisiti patrimoniali, è fondamentale sottolineare il consenso riguardo alle iniziative destinate a garantire un adeguato supporto alla liquidità.
Studer ha dichiarato che l’introduzione di un “salvagente di liquidità pubblico” rappresenta una delle misure più significative ed efficaci. Questo approccio mira a creare un meccanismo di supporto che permetta alle banche di affrontare pressioni di liquidità in situazioni di crisi, senza compromettere la loro operatività e, conseguentemente, la stabilità del sistema finanziario nel suo complesso. La SBA ritiene che un’infrastruttura di liquidità robusta possa alleviare i timori legati alla solvibilità e alla liquidità, elementi critici per la fiducia degli investitori e dei clienti.
Inoltre, la SBA concorda sulla necessità di modifiche nell’ambito della governance aziendale, soprattutto per quanto riguarda la responsabilità dei manager e le politiche di remunerazione. Questi aggiustamenti sono visti come misure necessarie per migliorare la trasparenza e la responsabilità all’interno delle istituzioni finanziarie. La proposta di misure mirate in questo ambito è considerata fondamentale per rafforzare la fiducia pubblica e garantire che i dirigenti siano allineati agli interessi a lungo termine delle banche e dei loro clienti.
Nonostante la convergenza su alcuni punti, la SBA continua a monitorare attentamente gli sviluppi delle normative e l’implementazione delle misure da parte dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma). Infatti, qualsiasi espansione dei poteri di Finma deve essere gestita con cautela per evitare un’eccessiva burocrazia che possa influenzare negativamente l’agilità operativa delle banche. La SBA sottolinea l’importanza di un dialogo costante con le autorità di regolamentazione, affinché le normative siano efficaci nel non compromettere l’innovazione e la competitività del settore finanziario svizzero.
Mentre la SBA critica alcune misure che potrebbero elevare i requisiti di capitale eccessivamente, essa sostiene l’introduzione di misure che garantiscano liquidità e una governance solida. Il diavolo è nei dettagli, e la sfida per il settore bancario sarà trovare un bilanciamento che promuova la stabilità senza sacrificare l’efficienza e l’innovazione. Le posizioni della SBA riflettono un impegno continuo verso un sistema bancario resiliente, pronto a fronteggiare le sfide future nel contesto di un ambiente finanziario in evoluzione.