Asset tokenizzati crescita prevista a 2 trilioni entro il 2028 scopri i 3 trend chiave da monitorare

Proiezioni di crescita e composizione del mercato degli asset tokenizzati
Il mercato degli asset tokenizzati è destinato a una crescita esponenziale nei prossimi anni, con una stima che raggiunge i $2 trilioni entro il 2028, partendo dagli attuali $35 miliardi. Questa espansione, superiore al 5.600%, è guidata principalmente dalla crescente adozione di strumenti altamente liquidi come fondi del mercato monetario tokenizzati e azioni quotate in forma tokenizzata, che da soli rappresentano circa $1,5 trilioni del totale previsto. Il restante $500 miliardi si distribuiscono tra private equity, materie prime e immobili tokenizzati. Tale composizione indica una prevalenza di asset facilmente negoziabili, facilitati da regolamentazioni accelerate e finestre di trading continue.
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Per sostenere questa crescita, sarà necessario implementare servizi di custodia avanzati e market maker istituzionali di alto livello, oltre a definire chiari framework legali per abilitare il regolamento transfrontaliero degli strumenti tokenizzati. È cruciale considerare che queste proiezioni riflettono scenari basati su ipotesi riguardo all’adozione tecnologica, ai rischi di controparte e ai tempi di intervento normativo. Pertanto, l’analisi va interpretata come una previsione indicativa e non deterministica.


L’impatto del prestito DeFi sulla liquidità e sulle opportunità di rendimento
Il prestito DeFi si configura come un catalizzatore fondamentale per l’ampliamento della liquidità nei mercati degli asset tokenizzati, offrendo nuove opportunità di rendimento più efficienti e trasparenti. Le stablecoin hanno rappresentato il primo passo verso questa trasformazione, creando un terreno fertile per la tokenizzazione di ulteriori classi di attività, dai fondi del mercato monetario alle azioni tokenizzate. L’adozione crescente di protocolli di lending su blockchain facilita l’accesso al credito senza l’intermediazione tradizionale, favorendo una compressione degli spread e un miglioramento generale dell’efficienza di mercato.
Il sistema DeFi, attraverso prestiti on-chain, può inoltre supportare la liquidità necessaria per il funzionamento dei mercati secondari, contribuendo a un’operatività 24/7 e ad una maggiore velocità nei regolamenti. Tuttavia, l’integrazione istituzionale richiede il superamento di sfide sostanziali, quali la standardizzazione della custodia, la copertura assicurativa, l’audit rigoroso degli smart contract e processi di onboarding ottimizzati per mitigare rischi operativi, di controparte e tecnologici.
Inoltre, l’espansione del lending DeFi e dei Real World Assets (RWA) tokenizzati potrebbe generare una significativa disruptione rispetto alla finanza tradizionale, specialmente se tali asset diventeranno liquidi e negoziabili su exchange decentralizzati. Ciò presuppone l’emergere di un ecosistema di mercato maturo, capace di garantire trasparenza normativa e robustezza degli strumenti, elementi imprescindibili per attrarre capitali istituzionali su larga scala.
Aggiornamenti normativi e loro influenza sull’adozione istituzionale
Il panorama normativo intorno agli asset tokenizzati sta attraversando una fase di trasformazione cruciale che influenzerà profondamente la loro adozione istituzionale nei prossimi anni. L’approvazione del GENIUS Act nella seconda metà del 2025 e l’attesa entrata in vigore del Digital Asset Market Clarity Act nel primo trimestre del 2026 segnano un netto passo avanti verso la definizione di uno schema regolatorio più chiaro e affidabile. Questi interventi legislativi mirano a disciplinare in modo preciso lo status giuridico delle stablecoin e delle piattaforme di trading digitale, elementi fondamentali per garantire stabilità e fiducia agli investitori istituzionali.
La tempestività con cui questi regolamenti verranno implementati sarà determinante. Un ritardo nella chiarezza normativa, soprattutto negli Stati Uniti in vista delle elezioni di metà mandato 2026, potrebbe rallentare in modo significativo l’afflusso di capitali verso gli asset tokenizzati e ostacolare lo sviluppo di prodotti innovativi da parte di custodi e gestori patrimoniali. I grandi operatori istituzionali richiedono infatti un quadro regolamentare solido e prevedibile per impegnare risorse significative.
Per questo motivo, è imprescindibile che gli stakeholder monitorino con attenzione le evoluzioni legislative e valutino con cura gli aspetti legali e fiscali relativi agli strumenti tokenizzati nelle specifiche giurisdizioni di interesse. L’adozione su larga scala degli asset digitali dipenderà in larga misura dalla capacità dei legislatori di fornire standard chiari che permettano una integrazione sicura e conforme nei sistemi finanziari tradizionali, riducendo così i rischi operativi e di compliance.





