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Asset digitali: analisi CoinShares sui deflussi globali e impatto sul mercato crypto oggi

  • Michele Ficara Manganelli ✿
  • 24 Dicembre 2025

Pressioni regolatorie e impatto sui mercati

Il cambiamento nei flussi verso gli asset digitali evidenzia come l’incertezza normativa stia incidendo direttamente sulla fiducia degli investitori istituzionali e retail. I deflussi netti recenti, segnalati da CoinShares, riflettono preoccupazioni specifiche sul ritardo nell’approvazione del Clarity Act negli Stati Uniti e sul rischio di vendite massicce da parte delle cosiddette “whales”. Questo contesto normativo più rigido ha generato una rotazione geografica dei capitali e una maggiore volatilità nei prodotti quotati legati alle criptovalute, con impatti differenziati tra singoli asset e mercati.

 

Indice dei Contenuti:
  • Pressioni regolatorie e impatto sui mercati
  • FAQ
  • Flussi globali: numeri e confronti annuali
  • FAQ
  • Performance per asset: vincitori e perdenti
  • FAQ
  • Prospettive per gli ETP e scenari futuri
  • FAQ

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L’incertezza regolatoria negli Stati Uniti ha innescato una reazione immediata sui mercati degli asset digitali: gli operatori stanno rivedendo posizioni e allocazioni in attesa di segnali legislativi chiari. Il ritardo nell’approvazione del Clarity Act agisce come catalizzatore negativo perché mantiene aperte ambiguità su requisiti di compliance, listing degli ETP e trattabilità su mercati regolamentati. In questo quadro, la percezione di rischio si accentua, favorendo prese di profitto e riduzione dell’esposizione da parte degli investitori più grandi.

La pressione normativa alimenta altresì la temuta attività di dismissione da parte delle whales, che possiedono quote tali da condizionare i prezzi in fasi di bassa liquidità. Il rischio di vendite concentrate amplifica la volatilità e costringe i gestori di prodotti finanziari a riconsiderare strategie di copertura e strutturazione degli ETP. Tale dinamica spiega in larga parte il passaggio da quattro settimane consecutive di afflussi a una settimana con deflussi netti, segnalando come fattori regolatori possano rapidamente modificare il sentiment di mercato.

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Il risultato pratico è una maggiore frammentazione dei flussi per area geografica: mentre gli Stati Uniti registrano deflussi significativi, mercati come Canada e Germania continuano a mostrare flussi positivi ma limitati, sottolineando una spinta selettiva degli investitori istituzionali esteri. Questa divergenza indica che la reazione normativa non è omogenea e che la disponibilità di clarity legale rimane fattore discriminante per il posizionamento del capitale.

Infine, l’effetto combinato di incertezza regolatoria e vendite concentrate riduce la probabilità che gli ETP su asset digitali e i loro volumi complessivi possano superare i record dell’anno precedente nel breve termine. Le valutazioni di rischio-rendimento vengono riviste, portando a un riposizionamento che penalizza soprattutto gli strumenti più esposti a normative statunitensi ancora da definire.

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FAQ

  • Perché il ritardo del Clarity Act influenza i flussi?
    Il Clarity Act deve definire regole su listing e compliance; il ritardo mantiene incertezza su come verranno trattati ETP e prodotti cripto, inducendo cautela negli investitori.
  • Chi sono le “whales” e perché preoccupano?
    Le “whales” sono investitori con posizioni molto ampie; una loro vendita massiccia può creare forti movimenti di prezzo e aumentare la volatilità in mercati con liquidità limitata.
  • Perché Canada e Germania mostrano flussi positivi?
    Questi mercati possono offrire regolamentazioni più stabili o prodotti alternativi che attraggono capitale straniero, generando flussi positivi nonostante il clima negativo altrove.
  • Come impatta l’incertezza normativa sugli ETP?
    Le ambiguità regolatorie rendono più difficile il lancio e la promozione degli ETP, aumentano i costi di compliance e riducono la propensione degli investitori a sottoscrivere nuovi prodotti.
  • Gli effetti sono temporanei o strutturali?
    Una parte degli effetti è reattiva e temporanea in attesa di chiarimenti normativi; tuttavia, ritardi prolungati possono generare cambiamenti strutturali nei flussi e nella struttura di mercato.
  • Qual è il ruolo dei gestori nell’attuale contesto?
    I gestori devono adattare strategie di rischio, migliorare disclosure e pianificare coperture per mitigare l’impatto di vendite concentrate e incertezze normative.
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Flussi globali: numeri e confronti annuali

Il mercato globale degli asset digitali ha registrato un’inversione netta nei flussi, con deflussi settimanali che interrompono la serie positiva degli ultimi quattro periodi. CoinShares segnala uscite nette pari a 952 milioni di dollari, un valore che marca un punto di svolta nella dinamica dei capitali e riflette una crescente avversione al rischio tra investitori istituzionali e retail. Questo cambio di direzione si manifesta in modo disomogeneo per aree geografiche e classi di prodotto, sottolineando come le condizioni regolatorie e le aspettative di mercato guidino scelte di allocazione sempre più selettive.

I numeri evidenziano una contrazione significativa negli afflussi complessivi rispetto ai livelli dell’anno precedente: la raccolta totale si attesta a 46,7 miliardi di dollari contro i 48,7 miliardi del 2024. Questa diminuzione non è soltanto quantitativa, ma segnala anche un cambiamento qualitativo nel comportamento degli investitori, che privilegiano mercati e strumenti meno esposti alle incertezze normative.

La pressione maggiore proviene dagli Stati Uniti, dove i deflussi hanno superato i 990 milioni di dollari, rendendo l’area il principale contribuente al saldo negativo globale. In contrasto, il Canada e la Germania hanno riportato afflussi modesti — rispettivamente circa 46,2 milioni e 15,6 milioni di dollari — che fungono da elementi stabilizzanti ma insufficienti a compensare l’uscita netta americana. Questa divergenza geografica indica una riallocazione del capitale verso giurisdizioni percepite come più chiare o con prodotti offerti in modo più attrattivo.

Analizzando i dati su base annuale, si osserva che alcune asset class mantengono ancora una raccolta cumulativa positiva nonostante la debolezza settimanale. Ethereum mostra una raccolta annua superiore rispetto al 2024 (12,7 miliardi vs 5,3 miliardi), nonostante i deflussi settimanali più elevati. Bitcoin, invece, registra deflussi settimanali consistenti e una raccolta annuale inferiore (27,2 miliardi rispetto ai 41,6 miliardi del 2024), evidenziando una riduzione della propensione all’investimento nella principale criptovaluta rispetto all’anno precedente.

La composizione dei flussi mette in luce comportamenti differenziati per singoli asset: mentre Solana e XRP attraggono capitali con afflussi rispettivamente di 48,5 milioni e 62,9 milioni, Ethereum e Bitcoin subiscono pressioni di vendita più intense. Questi pattern suggeriscono che, in un contesto incerto, gli investitori privilegiano opportunità percepite come con maggiore potenziale di performance relativa o con minore esposizione a specifiche tensioni regolatorie.

FAQ

  • Qual è il valore dei deflussi segnalati da CoinShares?
    CoinShares riporta deflussi netti settimanali pari a 952 milioni di dollari.
  • Come si confrontano gli afflussi totali con l’anno precedente?
    La raccolta complessiva è scesa a 46,7 miliardi di dollari rispetto ai 48,7 miliardi registrati nel 2024.
  • Quale area geografica ha contribuito maggiormente ai deflussi?
    Gli Stati Uniti sono stati la principale fonte dei deflussi, con uscite per circa 990 milioni di dollari.
  • Quali paesi hanno registrato afflussi positivi?
    Canada e Germania hanno mostrato flussi in entrata, rispettivamente intorno a 46,2 milioni e 15,6 milioni di dollari.
  • Quali asset hanno performato meglio nei flussi recenti?
    Solana e XRP hanno registrato afflussi settimanali positivi, a differenza di Ethereum e Bitcoin che hanno subito deflussi.
  • Che cosa indicano questi flussi per gli investitori?
    I flussi riflettono una maggiore selettività: gli investitori riorientano capitale verso giurisdizioni e asset considerati meno esposti alle incertezze regolatorie.

Performance per asset: vincitori e perdenti

Analizzando la distribuzione dei flussi per singoli asset emergono chiaramente i segmenti che hanno attirato capitale e quelli che ne hanno subito la fuga, offrendo indicazioni utili per la valutazione del rischio e della liquidità nei portafogli istituzionali. Nel periodo considerato, la pressione maggiore è ricaduta su Ethereum e Bitcoin, ma con dinamiche differenti: Ethereum registra i deflussi settimanali più consistenti, mentre Bitcoin mostra un calo della raccolta cumulativa rispetto all’anno precedente. Al contempo, alcuni progetti come Solana e XRP si rivelano resilien ti, beneficiando di afflussi che ne confermano l’attrattività in termini relativi.

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Ethereum ha sofferto uscite per 555 milioni di dollari nella settimana, fenomeno legato in parte alla sua esposizione diretta alle incertezze regolatorie statunitensi e alla sensibilità degli investitori alle notizie legislative. Nonostante questo episodio negativo, la raccolta annuale resta solida, indicando che la domanda di esposizione su Ethereum rimane significativa su orizzonti più lunghi. La contraddizione tra deflussi settimanali e afflussi annui suggerisce un profilo di investimento caratterizzato da presa di profitto tattica senza abbandono strutturale dell’asset.

Per Bitcoin, i deflussi settimanali pari a 460 milioni di dollari si inseriscono in un quadro di raccolta annuale ridotta rispetto al 2024 (27,2 miliardi vs 41,6 miliardi). Questo dato segnala una diminuzione della preferenza relativa per l’esposizione su BTC, probabilmente dovuta a rotazioni verso asset percepiti più speculativi o con catalizzatori fondamentali differenti. La riduzione della raccolta non implica necessariamente perdita di interesse a lungo termine, ma evidenzia una maggiore cautela nel breve periodo.

In netto contrasto, Solana e XRP hanno segnato afflussi rispettivamente di 48,5 milioni e 62,9 milioni di dollari, confermando che gli investitori restano pronti a indirizzare capitale verso asset con narrative o sviluppi tecnici ritenuti favorevoli. Questi flussi possono riflettere aspettative di recupero di prezzo, aggiornamenti di rete o percezioni di valutazione più attraente rispetto ai leader di mercato. L’eterogeneità nelle scelte di allocazione mette in evidenza come, in fasi di incertezza, prevalgano strategie di ricerca di opportunità relative piuttosto che semplici spostamenti verso asset di rifugio.

La lettura per token evidenzia anche la differente sensibilità alla regolamentazione: asset con maggiore esposizione a mercati regolamentati registrano movimenti più marcati, mentre quelli con base comunitaria o con sviluppo tecnologico percepito come virtuoso conservano flussi positivi. Questa segmentazione comporta implicazioni operative per i gestori, che devono adattare liquidità e gestione del rischio in funzione della volatilità attesa e della profondità di mercato di ciascun asset.

FAQ

  • Perché Ethereum ha i maggiori deflussi settimanali?
    La forte esposizione alle incertezze normative statunitensi e la sensibilità degli investitori alle notizie legislative hanno determinato prese di profitto tattiche su Ethereum.
  • Come si spiega il calo della raccolta annuale di Bitcoin?
    Il confronto con il 2024 mostra una ridotta raccolta per Bitcoin, probabilmente dovuta a rotazioni verso asset con prospettive di rendimento relative più favorevoli nel breve termine.
  • Perché Solana e XRP attraggono afflussi nonostante il contesto negativo?
    Gli investitori possono premiare narrative di sviluppo tecnologico, valutazioni percepite come attraenti o eventi specifici che migliorano le prospettive di tali asset.
  • I deflussi settimanali indicano un abbandono strutturale degli asset principali?
    No: movimenti settimanali riflettono spesso aggiustamenti tattici; la raccolta annua, se positiva, indica ancora interesse su orizzonti più lunghi.
  • Come devono reagire i gestori di ETP a queste dinamiche per-asset?
    I gestori devono adeguare la gestione della liquidità, le strategie di copertura e la comunicazione agli investitori, tenendo conto della volatilità e della profondità di mercato di ciascun token.
  • Quanta influenza hanno le whales sui movimenti per singolo asset?
    Le whales possono amplificare i movimenti di prezzo soprattutto su asset con minore liquidità; vendite concentrate possono tradursi in deflussi significativi e volatilità accentuata.

Prospettive per gli ETP e scenari futuri

Le prospettive per gli ETP sugli asset digitali si collocano oggi in un quadro di incertezza regolatoria e volatilità dei flussi, con impatti immediati sulla capacità dei prodotti quotati di attrarre capitale. Il ritardo delle decisioni legislative, la possibile attività di vendita da parte delle grandi posizioni e la differenziazione geografica dei flussi stanno ridefinendo il profilo di rischio e il futuro sviluppo del mercato degli ETP. Questo passaggio analizza le implicazioni pratiche per emittenti, gestori e investitori istituzionali, valutando scenari plausibili di evoluzione dell’offerta e delle strategie operative.

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La prima conseguenza tangibile dell’attuale fase è un rialzo dei costi di gestione e compliance per gli emittenti di ETP: in assenza di certezza normativa, le strutture legali e operative devono essere rafforzate per rispondere a requisiti potenzialmente più stringenti. I gestori saranno costretti a valutare la redditività di nuovi lanci, privilegiando mercati con regole più chiare. Questa selettività può portare a una concentrazione dell’offerta nelle giurisdizioni considerate più stabili, riducendo la competizione e modificando il pricing degli strumenti.

Dal punto di vista della liquidità, il rischio di deflussi massicci impone una revisione delle politiche di gestione degli asset sottostanti. I provider devono predisporre buffer di liquidità e meccanismi di creazione/redemption più flessibili per affrontare richieste di riscatto improvvise senza amplificare la volatilità di mercato. Contestualmente, i costi di hedging possono aumentare, comprimendo margini e rendimenti offerti agli investitori, e richiedendo una maggiore trasparenza sui rischi associati agli ETP.

In termini di posizionamento strategico, gli operatori tenderanno a sviluppare prodotti a esposizione più selettiva e a preferire strutture che riducano l’esposizione diretta alle giurisdizioni più incerte. Ciò può tradursi in ETP che replicano basket diversificati o che impiegano strategie sintetiche per mitigare il rischio regolatorio. Allo stesso tempo, la domanda per soluzioni tematiche o per asset alternativi potrebbe aumentare, poiché gli investitori cercano esposizioni con potenziale di rendimento relativo non correlato alle dinamiche dei leader di mercato.

Un ulteriore elemento da considerare è la pressione sul marketing e sulla distribuzione dei prodotti: in un contesto di deflussi, la capacità di comunicare in modo chiaro i benefici e i rischi degli ETP diventa cruciale per mantenere la fiducia degli investitori istituzionali e retail. I gestori dovranno migliorare disclosure, reportistica e strumenti di valutazione del rischio per facilitare decisioni informate e ridurre il rischio di panico collettivo in fasi di stress.

Infine, gli scenari più probabili nei prossimi mesi vanno dalla stabilizzazione progressiva dei flussi, qualora si chiariscano i profili regolatori, a un prolungato periodo di volatilità se i ritardi legislativi dovessero persistere. In ogni caso, la combinazione di maggiore costi di compliance, necessità di gestione attiva della liquidità e pressioni sulla trasparenza suggerisce che il mercato degli ETP entrerà in una fase di selezione strutturale, premiando emittenti e prodotti capaci di garantire robuste pratiche operative e comunicative.

FAQ

  • Qual è l’impatto immediato del contesto regolatorio sugli ETP?
    Incremento dei costi di compliance, verifica della redditività di nuovi lanci e possibile concentrazione dell’offerta in giurisdizioni più stabili.
  • Come devono adeguarsi i gestori per gestire i deflussi?
    Implementare buffer di liquidità, meccanismi più flessibili di creazione/redemption e strategie di hedging rafforzate per contenere l’impatto delle riscossioni.
  • I prodotti sintetici sono una soluzione valida?
    Possono ridurre l’esposizione diretta a mercati regolamentati ma introducono rischi di controparte e complessità che richiedono misure di mitigazione adeguate.
  • Che ruolo ha la comunicazione nella stabilizzazione dei flussi?
    Una disclosure chiara e reportistica trasparente aiutano a mantenere la fiducia degli investitori e a prevenire reazioni emotive che amplifichino i deflussi.
  • Gli ETP perderanno rilevanza se l’incertezza persiste?
    Potrebbe verificarsi una selezione del mercato: alcuni prodotti perderanno attrattiva mentre altri, meglio strutturati, potrebbero rafforzare la propria posizione.
  • Qual è lo scenario migliore per il mercato degli ETP?
    La definizione rapida di regole chiare che riduca l’incertezza normativa, permettendo ripresa degli afflussi e normalizzazione dei costi operativi.
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Michele Ficara Manganelli ✿

Bitcoiner Evangelist, portatore sano di Ethereum e Miner di crypto da tempi non sospetti. Sono a dir poco un entusiasta della vita, e già questo non è poco. Intimamente illuminato dalla Cultura Life-Hacking, nonchè per sempre ed indissolubilmente Geek, giocosamente Runner e olisticamente golfista. #senzatimore è da decenni il mio hashtag e significa il coraggio di affrontare l'ignoto. Senza Timore. Appunto

 


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