Pensionati e assegni familiari: chi ha diritto?
I pensionati possono beneficiare degli assegni familiari (ANF) qualora abbiano un coniuge a carico o figli minori nel loro nucleo familiare. Non è corretto supporre che solo i lavoratori attivi abbiano accesso a tali diritti. Infatti, i pensionati, anche quelli che percepiscono una pensione di vecchiaia, hanno la possibilità di richiedere questi trattamenti se soddisfano i requisiti specifici. È fondamentale sottolineare che, mentre l’introduzione dell’Assegno Unico ha modificato alcune dinamiche relative agli ANF, i pensionati che non rientrano nelle misure del nuovo sistema possono comunque avanzare la richiesta per gli assegni familiari.
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Questo significa che, ad esempio, un pensionato che ha un coniuge casalingo senza reddito può ottenere gli ANF. La richiesta può essere gestita direttamente attraverso l’INPS, con l’assistenza di patronati o in autonomia, se muniti di strumenti di identificazione digitale come la CIE o SPID. È fondamentale avere ben chiari i documenti richiesti e il proprio stato reddituale, essendo questi elementi determinanti per il buon esito della domanda.
Come richiedere gli assegni familiari?
Per avviare la richiesta degli assegni familiari (ANF) come pensionato, è necessario seguire un processo ben definito. In primo luogo, la presentazione della domanda può avvenire sia tramite un patronato che direttamente sul portale dell’INPS. Se si opta per il fai da te, è fondamentale disporre di un’identità digitale valida, come la Carta di Identità Elettronica (CIE) o il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), per accedere alla piattaforma.
Una volta effettuato il login, il richiedente deve navigare nell’area ‘Servizi My INPS’ e selezionare ‘Nuova domanda’, quindi scegliere ‘Ricostituzioni/Supplementi’. Qui si trova l’opzione per richiedere una ricostituzione per motivi di trattamento di famiglia. Durante la compilazione, è necessario fornire i dati anagrafici del coniuge o dei figli a carico, inclusi il nome, il codice fiscale e, in caso di matrimonio, la data di celebrazione.
È importante prestare attenzione ai dettagli richiesti, in quanto eventuali omissioni possono ritardare il processo. Per chi preferisce assistenza personalizzata, la scelta del patronato rappresenta un valido supporto, poiché esperti del settore possono garantire che tutte le informazioni siano complete e corrette, facilitando l’approvazione della richiesta.
Domanda di ricostituzione della pensione e ANF
Per coloro che non hanno incluso la richiesta degli assegni familiari (ANF) al momento della domanda di pensione, è possibile rimediare presentando una domanda di ricostituzione per trattamento di famiglia. Questa procedura consente agli interessati di richiedere il ricalcolo della pensione, includendo le prestazioni familiari di cui avrebbero dovuto beneficiare fin dall’inizio. È un’opzione utile per chi ha maturato diritti non percepiti in precedenza o che ha subito variazioni nel proprio nucleo familiare.
Per intraprendere questa via, il pensionato può accedere all’area riservata del sito INPS attraverso le credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), utilizzando anche la Carta di Identità Elettronica (CIE) o la Tessera Sanitaria come CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Dopo l’accesso, si deve navigare verso il servizio ‘Nuova domanda’, selezionando ‘Ricostituzioni/Supplementi’ e successivamente ‘Ricostituzione per motivi di trattamento di famiglia’.
Durante la procedura, sarà importante fornire informazioni aggiornate relative allo stato reddituale del richiedente e del coniuge, oltre ai dati anagrafici necessari. Questa attenzione ai dettagli è fondamentale per garantire la corretta elaborazione della richiesta e l’inclusione degli ANF nella pensione.
Arretrati degli assegni familiari: come ottenerli?
Per i pensionati che non hanno ottenuto gli assegni familiari (ANF) negli anni precedenti, è possibile richiedere arretrati che possono risalire fino a cinque anni. Questo è particolarmente rilevante per chi ha diritto agli ANF dalla data in cui è passato da un regime di pensione come l’Ape sociale a una pensione di vecchiaia. Ad esempio, se un pensionato è diventato titolare della pensione di vecchiaia nel maggio 2024, potrà richiedere l’erogazione degli ANF arretrati a partire da tale data.
La richiesta deve essere contenuta all’interno della domanda di ricostituzione della pensione, che deve specificare la situazione reddituale del richiedente e del coniuge negli anni per i quali si richiede l’arretrato. È essenziale fornire informazioni dettagliate e documentate sul reddito di entrambe le parti per facilitare la valutazione da parte dell’INPS e garantire una corretta erogazione delle somme dovute.
In aggiunta, il pensionato dovrà seguire lo stesso procedimento di autenticazione come indicato in precedenza, utilizzando SPID, CIE o CNS per accedere ai servizi online dell’INPS. Sarà necessario navigare nel menù dedicato e selezionare l’opzione per la ricostituzione, assicurandosi sempre di fornire tutte le informazioni richieste senza omissioni, in modo da non incorrere in ritardi nell’elaborazione della domanda.