#asinochiscrive la provocazione contro i contenuti spazzatura per nuovi copywriter sempre più digitali
www.copywriter.org – Un gradito ritorno per un dominio storico: in Rete dal 1998, il che è un po’ come resuscitare i dinosauri.
Senza dimenticare però che quest’esperienza sorge dalla necessità di rinnovarsi con temi nuovi e modalità ancora tutte da scoprire.
#asinochiscrive (non è una provocazione autodenigratoria o una asinocentrica follia, la campagna cerca semplicemente di ricordare che per scrivere bene serve soprattuuto leggere.
L’osservazione di fondo parte dalla realtà dell’Italia: tra i primi paesi al mondo nella produzione scritta, in continuo aumento; ma strano a dirsi l’ultimo paese d’Europa in quanto a numero di lettori secondo l’OCSE. Una situazione che l’ISTAT dipinge così: una famiglia su dieci (10,2%) non possiede alcun libro in casa.
Tra i lettori, il 46% ha letto al massimo tre libri in un anno, mentre i “lettori forti”, con 12 o più libri letti nello stesso lasso di tempo, sono soltanto il 14,5% del totale.
A questo declino culturale corrisponde una domanda crescente di contenuti on-line: l’utente della Rete è sempre più a caccia di informazioni attendibili, approfondite ed autorevoli. Ciò significa che le aziende investiranno sempre di più nella creazione e condivisione di contenuti ritenuti di qualità.
Tanto più questo fenomeno cresce e tanto maggiore diventa l’importanza della qualità e della professionalità di chi i contenuti li produce e li diffonde.
In tutta risposta il web si è popolato di movimenti (corsi, workshop, gruppi social, concorsi, infografiche) improvvisatisi WebGuru in grado di lanciare per l’etere novelli copywriters e webwriters; professioni che qualcuno crede nate ieri e che richiedono “solo” di essere “creativi”; un computer con connessione internet, un po’ di astuzia ad uso e consumo di interlocutori disattenti o lievemente inconsapevoli. Ed ecco a voi le nuove professioni del web content management.
Ma la qualità?
Il punto sta nel capire cosa si intende per qualità, altrimenti si rischia di non farsi capire e ottenere l’effetto contrario.
Il contenuto di qualità deve partire da una scrittura chiara e diretta, il più possibile sintetica; avere una buona indicizzazione sui motori di ricerca ed assicurarsi l’attendibilità delle fonti.
Per ottenere ciò non serve un grande creativo improvvisato, ma un content manager completo che conosca profondamente l’universo della Rete e i suoi frequentatori: insomma un professionista che si muova serenamente tra stringhe e algoritmi, così come tra i linguaggi; dai pop slang fino al lessico tecnico.
In conclusione: prima di mettersi a scrivere è meglio imparare a leggere, per conoscere nel profondo il modo in cui lavorare al meglio. Per non essere l’ennesimo asino.
La campagna #asinochiscrive è volutamente casalinga e realizzata con strumenti basici da:
Content Manager Area di ON STAGE & Partners – www.copywriter.org – www.blog-up.it
Direzione creativa e copy concept: Mario Morales Molfino
Junior Copywriter: Marco Berrino
Riprese video: Giorgio Traverso
Social media promotion: Sara Scerbo
Grazie alla collaborazione straordinaria per i progetti video degli asini dell’Agriturismo Il Colletto – Albenga (SV)