Apple bacchetta i partner: via dallo store le Apple vecchie
Apple ha lanciato un ultimatum agli sviluppatori di App Store. A partire da prossimo 7 settembre, data in cui verranno presentati al pubblico i nuovi IPhone 7, coloro che non avranno aggiornato i software delle applicazioni riceveranno un sollecito da parte di Cupertino. Gli sviluppatori avranno a disposizione 30 giorni di tempo per correggere la presenza di eventuali errori di sistema o per aggiornare il software. Gli utenti potranno continuare a utilizzare le app in questione sul proprio iPhone anche se quest’ultima non sarà ultimata. Essi avranno il compito di fornire agli utenti una versione aggiornata delle medesime entro 30 giorni dalla ricezione dell’avviso. Tutte le app, che non verranno corrette, saranno automaticamente eliminate dall’App Store.
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App, mal funzionanti e crollo del mercato
Secondo The Statistic portal, soltanto nel mese di giugno 2016, l’App Store conteneva circa 2 milioni di applicazioni, pur se molte di queste presentassero problemi all’avvio o crash di altro tipo. Tali app non solo avrebbero influito sul rallentamento dei download, ma anche su quello del mercato.
Addio alle vecchie app
Sembra che casa Apple si stia dando ai cambiamenti e questo delo store digitale è molto importante per il mercato di riferimento. Saranno infatti introdottenuove strategie di marketing, tra cui nuove linee guida e la pulizia stessa degli archivi. Nello specifico, Apple andrá ad eliminare quelle vecchie applicazioni e quei software ormai obsoleti. E non solo, la Apple di Cupertino ha imposto un limite di 50 caratteri al titolo di ogni singola app: l’obiettivo principale è limitare la diffusione di applicazioni di spam e non ufficiali o che potrebbero portare danneggiamenti nei dispositivi.
A tal proposito, va detto che in passato diversi sviluppatori hanno sfruttato brand affini per ottenere una posizione vantaggiosa all’interno della classifica. Con questa strategia, gli informatici sono riusciti molto spesso ad ingannare gli utenti. Si tratta di un atteggiamento che ha persino ottenuto una definizione ufficiale, “conquesting“.
L’ultimatum agli sviluppatori
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Il colosso di Cupertino ha lanciato un ultimatum ben chiaro. A partire dal prossimo mercoledì 7 settembre, le applicazioni che continueranno a rilevare crash all’avvio saranno segnalate ai rispettivi sviluppatori.
Come spiegato dall’azienda “Un secondo cambiamento, forse meno drastico, viene imposto sui nomi da assegnare alle applicazioni: dovranno essere più brevi. Come spiegato dall’azienda della Mela, “nella speranza di influenzare i risultati di ricerca, alcuni sviluppatori hanno utilizzato nomi estremamente lunghi, che includono decreizioni e termini non direttamente legati alle app. Questi nomi non vengono visualizzati interamente sull’App Store e non sono di alcun valore per l’utente”.
Tuttavia, qualora gli sviluppatori decidessero di non aggiornare i software, gli utenti potranno continuare a usufruire delle app installate sui rispettivi iDevice. La pulizia intensiva partirà con la nuova versione iOS 10, che verrà distribuita a fine settembre per tutti coloro che hanno un iPad o un iPhone. L’azienda di Cupertino è convinta che questo aiuterà i clienti ad avere una percezione migliore dei servizi dell’Apple Store. Nonostante le polemiche fra Apple e UE, insomma, l’azienda della mela morsicata continua i suoi affari che vanno a gonfie vele, a quanto pare: la Apple ha avuto un incremento di fatturato del 37% dall’anno scorso.
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