Allerta meteo Emilia Romagna Natale: come proteggere case e famiglie dall’esondazione dei fiumi
condizioni meteo e livelli dei fiumi
LA NOTIZIA IN UN SECONDO (Riassunto AI)
- Allerta rossa per criticità idraulica nelle province di Bologna, Ferrara e Ravenna per il 25 dicembre.
- Affluenti di destra del fiume Reno con superamenti della soglia 3; Idice già oltre soglia 3.
- Precipitazioni diffuse e persistenti con nevicate sugli Appennini da 300/400 m e venti di burrasca sulla costa.
- Centro operativo regionale attivo h24; monitoraggio continuo con prefetture, sindaci e Protezione civile nazionale.
Le precipitazioni previste per la giornata interessano l’intera regione con maggiore intensità nel settore centrale. I modelli ARPAE segnalano piogge diffuse e persistenti che favoriranno innalzamenti idrometrici significativi nei corsi d’acqua, con possibilità di superamento della soglia 2 su molti tratti e della soglia 3 sugli affluenti di destra del Reno — in particolare Sillaro, Senio e Santerno. Il fiume Idice è attualmente oltre la soglia 3 e rappresenta un punto di osservazione critico per le prossime ore.
Indice dei Contenuti:
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Nei settori appenninici e collinari emiliani la neve è attesa a quote attorno ai 300–400 metri, con accumuli stimati di 5–15 cm sulle colline e 20–30 cm su quote più elevate. Sui versanti occidentali è prevista una rapida diminuzione della quota neve dal mattino, mentre sull’Appennino romagnolo resta più alta. Le piogge potranno determinare ruscellamento e fenomeni franosi sui versanti, aggravando il trasferimento di acqua verso la rete idraulica minore.
Lungo la fascia costiera sono attesi venti di burrasca moderata dai quadranti nord‑orientali (62–74 km/h) con raffiche superiori e mare agitato. Queste condizioni aumentano il rischio di erosione delle spiagge, ingressioni marine e difficoltà di deflusso delle piene a mare, fattore che può favorire esondazioni dei fiumi e dei canali in prossimità delle foci.
FAQ
- Quali fiumi sono sotto osservazione? I principali affluenti di destra del Reno (Sillaro, Senio, Santerno) e il Idice.
- Che cosa significa superamento soglia 3? Indica criticità idraulica grave con rischio elevato di esondazione e danni diffusi.
- Dove cadrà la neve e quanto si accumulerà? Neve attesa da 300–400 m; 5–15 cm sulle colline, 20–30 cm su quote più alte dell’Appennino.
- Qual è il rischio lungo la costa? Venti forti e mareggiate con erosione costiera, ingressioni marine e possibili problemi di deflusso alle foci.
- Come evolverà la situazione nelle prossime ore? Precipitazioni diffuse con picchi locali sulle aree collinari e pedecollinari; possibili attenuazioni temporanee sulla Romagna nel primo pomeriggio.
- Dove trovare bollettini ufficiali? Sul portale Allerta Meteo Emilia‑Romagna e nei comunicati ARPAE e della Regione.
allerta e misure di protezione civile
La Regione Emilia‑Romagna ha elevato l’allerta a livello rosso per criticità idraulica nelle province di Bologna, Ferrara e Ravenna per la giornata del 25 dicembre. Il Centro operativo regionale (COR) è operativo h24 a Bologna e mantiene collegamento continuo con prefetture, sindaci e con i rappresentanti nazionali della Protezione civile; il presidente Michele de Pascale e la sottosegretaria con delega, Manuela Rontini, seguiranno gli sviluppi in contatto diretto con le strutture territoriali.
L’allertamento è motivato dai dati ARPAE e dall’Agenzia per la sicurezza territoriale che segnalano precipitazioni diffuse in grado di provocare superamenti della soglia 3 sugli affluenti di destra del Reno. In particolare il fiume Idice è già oltre soglia 3, condizione che impone misure immediate di sorveglianza e protezione delle aree a rischio.
Sono stati attivati i piani comunali di protezione civile: i Coc (Centri operativi comunali) monitoreranno in tempo reale l’evoluzione dei livelli idrometrici, mentre il sistema di allertamento telefonico (Alert System) invierà comunicazioni ai cittadini delle zone interessate. In aree costiere e nelle golene gli enti locali hanno predisposto presidi per controllare argini, punti di deflusso e strutture esposte a ingressione marina.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha convocato un’Unità di crisi nazionale per coordinare le attività con le Regioni interessate; il monitoraggio include vigilanza su frane, ruscellamenti e possibili criticità idrogeologiche. Le autorità raccomandano di seguire le indicazioni ufficiali e mantenere i contatti con i canali istituzionali per aggiornamenti tempestivi.
FAQ
- Perché è stata dichiarata l’allerta rossa? Per il rischio di superamento della soglia 3 sugli affluenti di destra del Reno, con possibile esondazione e danni diffusi.
- Chi coordina le operazioni di emergenza? Il Centro operativo regionale (COR) di Bologna in coordinamento con prefetture, sindaci e il Dipartimento della Protezione Civile.
- Come verranno informati i cittadini? Tramite Alert System, comunicazioni telefoniche, bollettini ufficiali e canali istituzionali regionali.
- Quali misure sono state attivate a livello locale? Attivazione dei Coc, presidi su argini e foci, monitoraggio idrometrico e limitazioni agli accessi alle zone a rischio.
- Che ruolo ha l’Unità di crisi nazionale? Coordinare risorse e interventi tra Dipartimento della Protezione Civile, Regioni e strutture operative territoriali.
- Dove consultare gli aggiornamenti ufficiali? Sul portale Allerta Meteo Emilia‑Romagna, sui comunicati ARPAE e sui canali della Regione Emilia‑Romagna.
LA NOTIZIA IN UN SECONDO (Riassunto AI)
- Allerta rossa per criticità idraulica in tre province (Bologna, Ferrara, Ravenna) il 25 dicembre.
- Superamenti della soglia 3 sugli affluenti di destra del Reno; Idice già oltre soglia 3.
- Centri operativi e Unità di crisi attivati per coordinare monitoraggio e interventi.
- Cittadini informati tramite Alert System; raccomandate misure di sicurezza e attenzione alle comunicazioni ufficiali.
criticità locali e consigli per i cittadini
LA NOTIZIA IN UN SECONDO (Riassunto AI)
- L’allerta rossa interessa aree urbane e golene con rischio di esondazione e allagamenti.
- Il fiume Idice è oltre la soglia 3; altri affluenti del Reno sono in rapido innalzamento.
- I Comuni attivano i Coc e l’Alert System per avvisi telefonici ai cittadini della Bassa Romagna.
- Si raccomanda evitare spostamenti non necessari e non accedere a zone allagabili o locali interrati.
Le criticità si manifestano soprattutto nelle aree di pianura e nelle golene prossime agli alvei: garage, cantine e scantinati in aree basse sono a rischio di allagamento e richiedono interventi preventivi da parte dei residenti. Nei comuni della Bassa Romagna i Centri operativi comunali (Coc) restano attivi per il monitoraggio continuo e per l’attivazione di evacuazioni mirate qualora si renda necessario.
Si ricorda ai cittadini di non transitare su strade allagate e di non sostare sugli argini dei corsi d’acqua. Chi vive in zone soggette a esondazioni deve predisporre lo spostamento di beni di valore in locali elevati, isolare impianti elettrici dove possibile e seguire le comunicazioni del numero telefonico 0545 299300, impiegato per le chiamate di emergenza dalla Bassa Romagna. Evitare i sottopassi e non utilizzare locali interrati finché non viene dichiarata la loro sicurezza.
Per le aree costiere è alto il rischio legato a mareggiate e ingressioni marine: stabilimenti balneari e infrastrutture lungomare dovranno essere presidiati per contenere danni da erosione e possibile allagamento delle strutture. Le autorità locali hanno predisposto chiusure temporanee di accessi pubblici alle spiagge dove necessario e raccomandano di mantenere distanza dalle zone più esposte.
I proprietari di terreni agricoli e le attività produttive situate nelle golene sono invitati a verificare canalizzazioni e dispositivi di scolo; in caso di innalzamento rapido dei livelli idrometrici, sarà necessario sospendere le attività all’aperto e mettere in sicurezza macchinari e scorte. In presenza di acqua nelle abitazioni non utilizzare corrente elettrica senza previa verifica tecnica.
FAQ
- Chi devo contattare in caso di emergenza locale? Il numero di emergenza locale e il centro operativo comunale (Coc) del proprio comune; per la Bassa Romagna il numero è 0545 299300.
- Cosa fare se il mio seminterrato si allaga? Spostare persone e beni di valore ai piani superiori, interrompere l’elettricità se possibile e segnalare l’allagamento alle autorità locali.
- Posso spostarmi in auto durante l’allerta? Evitare spostamenti non necessari; non transitare su strade parzialmente o totalmente allagate.
- Cosa comporta l’ingressione marina per le attività costiere? Rischio di erosione, allagamento di stabilimenti e difficoltà di deflusso delle piene verso il mare; i gestori devono predisporre misure di protezione.
- Devo evacuare immediatamente? Seguire le istruzioni dei Coc e delle autorità locali; l’evacuazione viene disposta solo se necessaria e comunicata ufficialmente.
- Dove consultare aggiornamenti in tempo reale? Sul portale Allerta Meteo Emilia‑Romagna, sui bollettini ARPAE e sui canali istituzionali del proprio comune.
coordinamento operativo e prossimi aggiornamenti
LA NOTIZIA IN UN SECONDO (Riassunto AI)
- Il Centro operativo regionale è attivo h24 a Bologna per coordinare risposte e monitoraggi.
- Il Dipartimento della Protezione Civile ha convocato un’Unità di crisi nazionale per valutare risorse e interventi.
- Prefetture, sindaci e forze operative locali mantengono collegamento costante per gestire evacuazioni e presidi su argini e foci.
- Prossimi aggiornamenti saranno forniti tramite bollettini ARPAE, portale Allerta Meteo Emilia‑Romagna e Alert System.
Il Centro operativo regionale (COR) di Bologna opera senza interruzione, garantendo il raccordo tra Prefetture, sindaci e strutture tecniche: protezione civile regionale, Vigili del Fuoco, forze dell’ordine e le squadre di volontariato. La Presidenza della Regione, con Michele de Pascale e la sottosegretaria Manuela Rontini, segue in tempo reale l’evolversi della situazione e mantiene linee dirette con le strutture operative nazionali.
Il Dipartimento della Protezione Civile ha indetto un’Unità di crisi nazionale presieduta da Fabio Ciciliano, finalizzata a mettere a sistema risorse e assetti logistici. La riunione definisce priorità: monitoraggio idrometrico, presidio degli argini critici, eventuali ordinanze di evacuazione e previsione di assetti di soccorso su scala provinciale. Le attività includono anche la verifica delle condizioni delle vie di comunicazione strategiche.
Le Prefetture e i Centri operativi comunali restano in collegamento per valutare misure puntuali, compresa l’attivazione di presidi su punti vulnerabili come foci e casse di espansione. È prevista l’attivazione dell’Alert System per comunicazioni immediate ai cittadini nelle aree a rischio; i numeri aziendali e istituzionali rimangono dedicati alle segnalazioni e agli aggiornamenti operativi.
Nei prossimi aggiornamenti, le fonti ufficiali — ARPAE, Agenzia per la sicurezza territoriale e Protezione Civile regionale — comunicheranno l’evoluzione dei livelli idrometrici e le possibili decisioni operative. Le istituzioni raccomandano di seguire esclusivamente i canali istituzionali per informazioni su evacuazioni, limiti alla circolazione e percorsi sicuri, lasciando libere le linee di intervento per le emergenze.
FAQ
- Chi coordina il dispositivo operativo? Il Centro operativo regionale (COR) di Bologna, in raccordo con Prefetture, sindaci e il Dipartimento della Protezione Civile.
- Chi ha convocato l’Unità di crisi nazionale? Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano.
- Come verranno comunicate le misure ai cittadini? Tramite l’Alert System, bollettini ufficiali ARPAE e canali istituzionali della Regione e dei Comuni.
- Cosa fa il COR nelle prossime ore? Coordina monitoraggio idrometrico, presidi su argini, supporto ai Coc e pianificazione di interventi di soccorso.
- Quando saranno pubblicati i prossimi aggiornamenti? Gli aggiornamenti ufficiali saranno rilasciati non appena disponibili dai bollettini ARPAE e dalla Protezione Civile regionale.
- Dove trovare informazioni affidabili? Sul portale Allerta Meteo Emilia‑Romagna, sui comunicati ARPAE e sui canali istituzionali dei Comuni interessati.




