Ex dipendente: Google favorisce spionaggio e omertà
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Accuse gravi per la tech company. Un ex product manager di Google ha vuotato il sacco. Stando alla sua testimonianza, l’azienda violerebbe continuamente le leggi sul lavoro dello Stato della California.
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I dipendenti non sono tenuti a divulgare alcun tipo di informazioni sensibili al di fuori dell’azienda. L’ossessione per la privacy arriverebbe anche a porre limiti alla libertà personale degli impiegati.
Vietatissimo parlare con la stampa, investitori e altre figure cardine. Si rischia il licenziamento in tronco. Si viene incentivati a parlare con i superiori anche se si hanno sospetti sui propri colleghi. Da evitare invece le soffiate all’esterno anche qualora si è testimoni di un reato.
A tenere questi discorsi secondo l’ex dipendente era proprio uno dei fondatori dell’azienda. Non si parla esplicitamente però ne di Larry Page o Sergey Brin.
Google e la vita dei dipendenti
Suonano strane queste accuse nei confronti di una multinazionale dove si sente spesso di quanto sia bello e gratificante andare a lavorare. Stando a quanto dicono pareri contrari non è esattamente così.
Big G proibisce persino di creare opere di fantasia, come scrivere libri di narrativa, con argomenti affini alla vita nella Silicon Valley. Ai suoi dipendenti è necessaria l’esplicita approvazione dell’azienda per poterlo fare.
Ai dipendenti e agli avvocati viene fatta richiesta di non esporre per iscritto nemmeno le preoccupazioni di possibili reati avvenuti tra le mura di Mountain View. Un delegato interviene a tal proposito in difesa di Google.
In risposta ha detto che la confidenzialità è atta a proteggere le informazioni proprietarie. Si precisa poi che la trasparenza fa parte della cultura dell’azienda.
Lavorare per i giganti dell’hi-tech
L’azienda più rinomata tra i giganti dell’hi-tech per avere una pessima reputazione in quanto a posti di lavoro è Amazon. La società di Jeff Bezos è stata negli anni al centro di diversi scandali giornalistici.
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Il clima che si respira nei magazzini di smistamento non è affatto piacevole. A parlare sono stati anche degli impiegati presso la sede nostrana di Piacenza. Si lavora spesso con il fiatone.
A causa dell’elevata pressione non si riesce ad andare in bagno o a bere un bicchiere d’acqua. Il lavoratore viene fatto sentire in colpa nei confronti di superiori e colleghi.
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