WhatsApp non chiude: l’incredibile bufala mediatica che l’ha dato per morto
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Sono assolutamente smentite le voci che ieri avevano trovato credito presso la stampa italiana di una chiusura di WhatsApp. Come dire: la notizia della sua morte è un tantino esagerata: il sistema di messaggistica istantanea da poco acquisito da Facebook continuerà a vivere.
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Ma la bufala, ieri, come ha fatto a conquistare siti e giornali? In realtà, il primo organo di informazione a rilanciare la (presunta) notizia è stato il Daily Mail specificando che era prossima alla chiusura la funzione chat di Facebook, sostituita dall’app Messenger. Sta di fatto che a tradire la stampa italiana l’attacco del titolo, che partiva con “What’sApp with that?”.
Tutti si sono fermati al titolo. E da lì l’incredibile corto circuito mediatico.
Senza che nessuno si sia preso la briga di leggere l’articolo del Daily Mail il circolo vizioso non ha avuto sosta. L’uno copiava l’altro riprendendo una notizia del tutto infondata.
Il villaggio globale dell’informazione, in un istante, ha svalato tutta la sua debolezza.
Eppure, per un buon giornalista, la prima regola non dovrebbe essere quella di verificare le fonti?
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