Whatsapp diventa a pagamento e scatta canone anche su iPhone: ma solo per i nuovi clienti
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Anche per gli utenti iPhone WhatsApp diventerà a pagamento, con un canone annuale di 89 centesimi.
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Per gli utenti Apple che, però, hanno già scaricato l’applicazione il canone non sarà applicato e continueranno ad usarla gratuitamente per tutta le vita sfruttando soltanto la propria connessione ad internet.
Il canone sarà applicato soltanto per chi effettuerà il download dell’applicazione a partire da oggi, canone che era già in vigore per gli utenti delle altre piattaforme, come ad esempio Android e BlackBerry.
Nonostante il canone applicato WhatsApp rimane comunque un modo molto economico di inviare i propri messaggi se si considera che si scarica e si utilizza per il primo anno gratuitamente.
A partire dal secondo anno l’abbonamento annuale è di 99 centesimi di dollaro, ovvero circa 80 centesimi di euro.
La possibilità offerta è quella di estendere l’abbonamento a 3 o 5 anni.
I clienti Apple fino ad ora avevano pagato l’applicazione una tantum (circa 1 euro) solo quando veniva scaricata, ma il canone annuale non è una novità per loro visto che già lo scorso marzo era stata annunciata la sua introduzione anche per gli utenti del melafonino.
Le novità di WhatsApp
L’annuncio del pagamento del canone rischia di creare un esodo di massa verso altre applicazioni totalmente gratuite, nonostante la cifra contenuta richiesta.
Infatti la scocciatura maggiore non è rappresentata dall’importo quando dal dover associare un metodo di pagamento, ma se si utilizza una carta prepagata basta fornire il numero di questa.
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Oltre alla novità del pagamento, però, la versione 2.10.1 di WhatsApp porterà delle interessanti innovazioni come ad esempio l’interfaccia che permette la selezione multipla delle fotografie, il backup e il supporto dello schem URL per applicazioni di terzi.
L’alternativa agli SMS
Gli utenti sicuramente non torneranno ad usare gli sms, che l’Autorità per la comunicazione italiana ha rilevato in fortissimo calo tra gennaio e marzo di quest’anno. I principali programmi che permettono lo scambio di messaggi sono al momento iMessage di Apple, WhatsApp e BlackBerry Messenger a cui si vanno ad aggiungere ChatOn, Hangoust (di Google) e WeChat, che ha appena iniziato una massiccia campagna pubblicitaria in tv.
Sicuramente al momento l’applicazione più utilizzata è WhatsApp, che con un tweet del 13 giugno scorso annunciava uno scambio, sulla sua piattaforma, di 27 miliardi di messaggi al giorno
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