WhatsApp diventa a pagamento anche sull’Iphone, canone annuale obbligatorio e le proteste degli utenti invadono la rete
Whatsapp sarà a pagamento anche per gli utenti che usano dispositivi mobili come iOs, e stavolta non si tratta di una bufala come tante volte è accaduto in passato: l’annuncio arriva direttamente da Jan Koum, uno dei fondatori della società che ha sviluppato Whatsapp, e se lo dice lui allora ci si può fidare.
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Gli utenti che hanno installato Whatsapp sul loro iPhone dovranno quindi adeguarsi a chi usa invece i sistemi Android, Blackberry e WindowsPhone: è previsto il pagamento di una tariffa annuale per poter continuare a usufruire di uno dei servizi di messaggistica mobile più diffusi al mondo.
In ogni caso, si dovrebbe trattare di un costo veramente irrisorio, anche se ufficialmente non è stato ancora svelato: ricordiamo che per gli utenti del Melafonino, il download di Whatsapp costa 89 centesimi, mentre chi lo scarica dal Play Store di Google o da Windows Store della Microsoft non paga assolutamente paga, ma dopo 12 mesi di utilizzo gratuito dovrà sborsare 79 centesimi all’anno per mantenere attivo il servizio.
Jan Koum, nel corso di un colloquio avuto con il fondatore del portale web olandese Universiteit, Alexander Klopping, ha svelato di non aver ancora deciso la data a partire dalla quale far applicare la nuova tariffa agli utenti di iOs, ma che al momento l’unica cosa certa è che l’introduzione avverrà entro fine anno. Il creatore di WhatsApp ha inoltre voluto rassicurare sul fatto che non è previsto l’inserimento di ulteriori pubblicità per aumentare le entrate.
Vale la pena spendere, comunque, due parole in più riguardo al sistema di pagamento attuato da Whatsapp: si tratta del cosiddetto in-app purchase, ossia di un metodo per pagare l’app dopo averla scaricata, così da poter continuare a godere dei servizi e della funzionalità che essa offre (come nel caso di Whatsapp), oppure averne di nuovi.
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C’è però da sottolineare che nel gennaio 2012, quando questa formula venne applicata per la prima volta sui dispositivi Android, ci furono un sacco di polemiche e veleni in merito alle condizioni di contratto che richiedevano l’uso di una carta di credito per onorare il pagamento della tariffa. Nel caso dell’iPhone, questo problema non dovrebbe sussistere, se non altro perché gli utenti del Melafonino sono ben più disposti a spendere di tasca propria per scaricare un’app e il servizio di messaggistica istantanea non dovrebbe fare eccezione.
Quando gli si chiede se è previsto lo sviluppo di una versione desktop di Whatsapp anche per i computer, Jan Koum taglia corto e fa capire che non c’è alcuna possibilità che ciò accada, preferendo concentrarsi sul settore mobile e sull’implementazione dello streaming video, un nuovo servizio che però non dovrebbe vedere la luce prima dell’inizio del prossimo anno.
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