Wayla: come funziona il modello di trasporto condiviso
Wayla si presenta come un innovativo servizio di trasporto condiviso on-demand, che si propone di rispondere alle esigenze di mobilità delle grandi città italiane. Questo approccio è fondato su una flotta di van capace di ospitare fino a 14 passeggeri ciascuno, che opera in modo flessibile, adattandosi alle richieste in tempo reale. A differenza dei tradizionali servizi di trasporto pubblico, Wayla non è vincolata a percorsi fissi o orari predeterminati. Invece, sfrutta un sistema di ottimizzazione dei percorsi, consentendo di creare itinerari efficienti in base alla domanda degli utenti.
Alessandro Villa, uno dei fondatori e COO di Wayla, ha ribadito come l’obiettivo di questa startup sia di fornire “un’alternativa pratica, efficace, sicura ed economica alla mobilità urbana non di linea.” La flessibilità del servizio si rivela particolarmente utile nelle fasce orarie più calde della giornata, come durante la sera e la notte, quando l’offerta di mezzi pubblici può risultare insufficiente o assente. In queste situazioni, Wayla si propone come una soluzione sicura, rispondendo così a una esigenza sentita, soprattutto da parte di certe categorie di cittadini, come le donne, che lamentano frequentemente la mancanza di opzioni di trasporto affidabili nelle ore notturne.
La piattaforma tecnologica alla base di Wayla, sviluppata in collaborazione con Ioki, gioca un ruolo chiave nel funzionamento del servizio. Tramite un’app dedicata, gli utenti possono facilmente prenotare il loro viaggio. L’algoritmo di Ioki è capace di raggruppare i passeggeri con destinazioni simili, massimizzando l’utilizzo dei mezzi e riducendo l’impatto ambientale. Questo modello non solo facilita l’accesso al servizio, ma contribuisce anche a contenere i costi per gli utenti.
In aggiunta a queste caratteristiche, Wayla prevede di integrare sostenibilità nella propria operatività. La startup ha già manifestato l’intenzione di evolvere verso una flotta completamente elettrica nel medio termine, allineandosi così agli obiettivi delle città per la riduzione delle emissioni. L’attenzione alla sostenibilità si estende anche all’accessibilità, con veicoli progettati per accogliere persone con disabilità. Grazie a questa visione, Wayla non si limita a essere un semplice servizio di trasporto, ma si pone come un attore significativo nel panorama della mobilità urbana, con un’impostazione contemporanea e socialmente responsabile.
Milano come laboratorio: il debutto di Wayla nel capoluogo lombardo
Wayla ha scelto Milano come sede per il suo lancio, puntando sulla natura dinamica e innovativa della città. Questa scelta non è stata fatta a caso; Milano offre un contesto favorevole per testare nuovi modelli di mobilità urbana, dotato di una popolazione giovane e di un milieu imprenditoriale proattivo. L’idea è di avviare il servizio entro ottobre 2024, partendo da un’area strategica che include il centro città e il quartiere Città Studi, noto per la sua concentrazione di studenti e professionisti.
Il servizio inizierà a operare all’interno del perimetro della circonvallazione filoviaria, massimizzando l’accesso a luoghi chiave e aree ad alta densità di popolazione. In questa fase iniziale, Wayla utilizzerà una flotta composta da cinque Fiat Ducato, ciascuno capace di trasportare 14 passeggeri. Gli orari di operatività sono stati selezionati con attenzione: i mezzi saranno in servizio dal giovedì alla domenica, dalle 19 alle 3 del mattino. Questa finestra oraria è particolarmente critica, poiché coincide con i momenti in cui la domanda di trasporto è elevata, mentre l’offerta di trasporto pubblico è fortemente limitata.
Alessandro Villa, co-fondatore e COO di Wayla, ha messo in evidenza come “di notte la frequenza dei mezzi pubblici sia ridotta o assente, creando un rilevante problema di sicurezza, molto percepito, in particolare dalle donne.” Attraverso una soluzione mirata come Wayla, l’azienda intende non solo colmare la lacuna in termini di offerta di trasporto ma anche rispondere a un bisogno di maggiore sicurezza e accessibilità per gli utenti.
Un elemento fondamentale dell’approccio di Wayla è il costante ascolto delle esigenze dei cittadini, che ha guidato lo sviluppo del servizio. I fondatori hanno collaborato con esperti del settore, tra cui Marco Ficarra di Moffu Labs e Ludovico Maggiore di MobilityUp, per costruire una strategia che non solo risponda alle necessità immediate, ma si integri efficacemente nel tessuto urbano esistente. Con un round di finanziamento pre-seed di 500.000 euro, Wayla si sta preparando ad affrontare un debutto che potrebbe segnare l’inizio di una rivoluzione nel trasporto urbano a Milano.
Come funziona Wayla: tecnologia e sostenibilità
All’interno del modello di business di Wayla, la tecnologia riveste un ruolo cruciale, abilitando una mobilità fluida e interattiva per gli utenti. Il successo del servizio dipende dalla sinergia tra l’app mobile, che funge da interfaccia per gli utenti, e l’algoritmo intelligente fornito da Ioki. Questa piattaforma tecnologica consente di effettuare prenotazioni con pochi e semplici tocchi, facilitando l’accesso al servizio in modo intuitivo. Gli utenti possono indicare il punto di partenza e la destinazione, e il sistema si occupa di calcolare il percorso migliore, ottimizzando i tempi di attesa e rendendo il servizio il più efficiente possibile.
Una delle caratteristiche più innovative del sistema è la sua capacità di raggruppare automaticamente i passeggeri con itinerari simili. Questa funzionalità non soltanto massimizza l’efficienza operativa, ma contribuisce in modo significativo a ridurre l’impatto ambientale del servizio. Con meno mezzi in circolazione, si mitigano le emissioni di CO2 derivanti dal trasporto urbano, facendo di Wayla un attore responsabile nel contesto della sostenibilità. Benjamin Pfeifer, CEO di Ioki, ha rimarcato come questa ottimizzazione possa risolvere il problema della lunga attesa per i taxi, un’esperienza comune a Milano, specie nelle sere di alta richiesta.
Parallelamente, la startup ha già tracciato un piano per la transizione verso una flotta completamente elettrica nel medio termine. Questa scelta non solo evidenzia l’impegno di Wayla verso la sostenibilità, ma si allinea anche con le normative europee che mirano alla riduzione delle emissioni inquinanti. Oltre a ciò, i veicoli impiegati saranno dotati di soluzioni adatte ad accogliere persone con disabilità, un’altra dimostrazione dell’attenzione di Wayla all’inclusività e all’accessibilità dei propri servizi.
Il progetto di Wayla, quindi, non si limita ad offrire un servizio di trasporto. Essa aspira a essere un catalizzatore di innovazione nel campo della mobilità urbana, contribuendo a una visione di città più sostenibili e vivibili. Con un ecosistema tecnologico dinamico e responsabile, Wayla offre una risposta alle esigenze contemporanee di mobilità, puntando a creare un legame significativo tra gli utenti e il servizio. Il futuro della mobilità urbanistica, come intesa da Wayla, rappresenta un passo avanti verso un utilizzo più intelligente e sostenibile delle risorse urbane.
Dal concept alla realtà: il team e la visione dietro Wayla
Il progetto Wayla è supportato da un team fondato su competenze diversificate e complementari, composto da cinque co-fondatori che offrono una varietà di esperienze e prospettive. Alessandro Villa, in qualità di COO, ha un background quasi decennale nel campo delle operazioni e della consulenza per imprese nei settori produttivo e dei servizi. La sua dedizione al progetto è tale che ha deciso di intraprendere il percorso per ottenere la licenza di guida e la CQC, mostrando un impegno tangibile rispetto all’iniziativa.
Oltre a Villa, il team include professionisti con esperienze significative in ambito legale, vendite, pricing e consulenza strategica. Questa sinergia di competenze ha permesso alla startup di sviluppare un progetto robusto, in grado di affrontare le sfide del mercato della mobilità urbana. La visione collettiva del gruppo è quella di non limitarsi a offrire un nuovo servizio di trasporto, ma di progettare un cambiamento reale nel modo in cui le persone si spostano nelle città.
Wayla non si basa solo su un concetto innovativo, ma mira anche a garantire un impatto positivo sulla comunità. La startup è infatti orientata a creare un servizio che non solo soddisfi le esigenze di mobilità, ma che si integri effettivamente nel tessuto urbano, affrontando le problematiche di sicurezza e accessibilità nella mobilità cittadina. L’approccio inclusivo e orientato al cliente ha portato i fondatori a coinvolgere esperti del settore, come Marco Ficarra di Moffu Labs e Ludovico Maggiore di MobilityUp, per assicurarsi di sviluppare una strategia fondamentalmente informata e mirata.
Grazie a questa attenta pianificazione e a una strategia ben definita, Wayla ha già completato un round di finanziamento pre-seed del valore di 500.000 euro. Questi finanziamenti permetteranno alla startup di testare e ottimizzare il servizio a Milano, prima di considerare ulteriori espansioni. Il team è fortemente motivato, con una visione chiara orientata verso l’innovazione e la sostenibilità, consapevole dell’importanza di adattarsi rapidamente alle esigenze dei cittadini.
Il valore di Wayla risiede non solo nel servizio che intende offrire, ma anche nell’impegno diretto del suo team nel voler affrontare le sfide contemporanee della mobilità urbana. Questa startup si propone così come un attore chiave nella trasformazione dei trasporti, contribuendo a creare città più vivibili e sicure per tutti.
Prospettive future: l’espansione di Wayla oltre Milano
Wayla si appresta a compiere passi significativi nel suo viaggio nel settore della mobilità urbana, e il lancio a Milano rappresenta solo il primo capitolo di una storia più ampia. Con l’intenzione dichiarata di espandere il servizio all’hinterland milanese, la startup ha piani ambiziosi che si estendono ben oltre i confini della metropoli lombarda, mirando a includere altre grandi città italiane nel proprio raggio d’azione. La strategia di espansione non si limita alla sola crescita geografica; comprende anche un ampliamento delle fasce orarie di servizio, con l’aspirazione di offrire un servizio disponibile 24 ore su 24 in tutte le località in cui Wayla deciderà di operare.
Questa ambizione è guidata dall’analisi delle esigenze di mobilità di diverse tipologie di utenti, con particolare attenzione alle ore di maggiore domanda e alle zone meno servite dai mezzi pubblici. Wayla intende rispondere a queste necessità, portando un contributo sostanziale all’ecosistema dei trasporti urbano, non solo a Milano ma in tutto il territorio italiano. La startup punta a fare di ogni città un laboratorio di innovazione, in cui il servizio possa essere adattato e personalizzato in base alle specificità locali.
I fondatori sono consapevoli che il successo di Wayla dipende dalla capacità di creare una rete di trasporti interconnessa e flessibile, in grado di integrarsi con le provvidenze pubbliche esistenti, migliorando l’efficienza complessiva del sistema. La transizione verso una flotta di veicoli elettrici non è solo un obiettivo ambientale, ma anche un passo strategico verso l’ottimizzazione dei costi operativi e l’incremento della sostenibilità, rispondendo così a un’utenza sempre più sensibile ai temi ecologici.
Il team di Wayla sta lavorando incessantemente per realizzare queste prospettive, raccogliendo feedback dai primi utenti e dalle comunità locali. Questo approccio non solo aiuterà a perfezionare il servizio, ma rappresenta anche un’opportunità di coinvolgimento attivo dei cittadini nella costruzione di un’alternativa di mobilità urbana concreta e fruibile. L’impresa non intende limitarsi a essere solo un servizio di trasporto, ma si propone come una piattaforma per il miglioramento della qualità della vita nelle città, contribuendo al dialogo sulle politiche urbane e sul futuro della mobilità.
Guardando a lungo termine, l’obiettivo di Wayla non è soltanto di consolidare una presenza in Italia, ma di partire alla conquista del mercato europeo. Le città europee, spesso caratterizzate da sfide analoghe in termini di mobilità, rappresentano un ulteriore orizzonte di sviluppo. Con un modello di business flessibile e adattabile, Wayla ha il potenziale per posizionarsi come un leader nell’ambito della mobilità condivisa, portando la propria visione innovativa in contesti diversi e contribuendo a una trasformazione sostanziale del modo in cui le persone fruiscono di trasporti nelle aree urbane.