Violazione e protezione della privacy online, difendersi dagli attacchi su internet: ecco alcune soluzioni
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Hacker che decriptano le password per accedere alle caselle di posta, fidanzati/e che spiano gli sms sui dispositivi cellulari del proprio partner, siti che tengono traccia delle nostre navigazioni, curiosi che ficcano il naso nella nostra vita virtuale su Facebook, passando al setaccio foto, aggiornamenti di status, commenti e quant’altro. Queste sono solo alcune delle minacce a cui siamo quotidianamente esposti a causa dell’utilizzo di internet e dei dispositivi tecnologici.
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Secondo una recente intervista di Marco Calamari, uno dei più noti esperti in materia di privacy, al quotidiano La Repubblica, le principali minacce del web verrebbero proprio dai social network e “dall’effetto di assuefazione alla fornitura dei propri dati personali che essi, per la loro stessa natura e sopravvivenza, devono perseguire al massimo grado”. Per questo, continua l’esperto, “le comunità sociali sono senz’altro da evitare, come in generale tutti i servizi che chiedono una registrazione che non si limiti ad un nickname ed un’indirizzo di posta ma includa anche dati personali come nome, data di nascita, indirizzo etc”, tanto più che adesso, con i migliori smartphone, l’accesso è ancora più semplice.
Tuttavia, applicare leggi più rigide non sempre si rivela come una soluzione efficace: spesso diventa infatti difficile farle applicare su scala internazionale, mentre in contesti locali è molto probabile che vengano aggirate. Un’altra possibile e valida alternativa, è dunque quella di adottare una serie di piccoli accorgimenti per tenere lontani eventuali ficcanaso.
Un importante passo da compiere è quello di impostare una password su smartphone, tablet e portatile, che, se lasciati incustoditi, potrebbero fornire una facile via d’accesso a molte informazioni che ci riguardano. Altri utili accorgimenti possono essere l’utilizzo degli avvisi di Google, che permettono, attraverso l’inserimento di nome, cognome ed indirizzo email, di ricevere un messaggio, il cosiddetto “alert”, ogni volta che si viene citati sul web, ed effettuare la disconnessione ogni volta che terminiamo di usare un servizio, sopportando la momentanea “seccatura” di reinserire la password ad ogni nuovo accesso.
Per utenti più esperti, ma anche per chi vuole compiere un passo ulteriore nella tutela dei propri dati, ci sono servizi di casella di posta temporanei, come Mailinator e 10MinuteMail, ideali per evitare lo spam; software per criptare il proprio computer, come BitLocker; strumenti che permettono di pulire la cronologia di navigazione come Ccleaner, o utilizzare il sistema di navigazione anonima, ormai disponibile in quasi tutte le ultime versioni dei browser, per mascherare il proprio indirizzo IP.
Gli attentati alla nostra privacy, infatti, sono sempre più numerosi e vengono perpetrati per i fini più disparati. Il “furto” dell’indirizzo mail, per esempio, può essere utilizzato per inoltrare alla nostra casella messaggi pubblicitari e spam di ogni tipo, ma anche mail che contengono link con malware e virus che infetterebbero il nostro pc.
Ancora più delicati sono i nostri dati bancari, come il numero della carta di credito. Sempre più spesso, infatti, questi strumenti vengono utilizzati per acquisti su siti online, che richiedono la compilazione di form con informazioni come il numero della carta di credito e il numero di sicurezza della stessa per portare a buon fine i pagamenti.
In questo caso l’unico modo per proteggersi da spiacevoli e dolorosi inconvenienti è verificare la serietà del sito presso cui stiamo per effettuare un acquisto, come anche il metodo di pagamento che verrà utilizzato. Se nella home page del sito sono indicati gli estremi della società la sua partita Iva e i recapiti sarà più facile verificare che non ci siano impedimenti, mentre se queste informazioni non sono reperibili è bene diffidare del sito in questione.
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