Vendita dei brevetti, via libera definitivo alla Kodak
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E’ arrivata la fumata bianca in merito alla cessione dei brevetti rilasciati dalla Kodak, il colosso della fotografia che ha recentemente dichiarato bancarotta: il giudice Allan Gropper, che si sta occupando del caso, ha stabilito la cifra per la vendita dei diritti, che ammonta a circa 525 milioni di dollari.
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La Kodak sperava di ottenere una cifra più alta, almeno un miliardo di dollari, per poter risanare i bilanci e cercare di uscire dalla bancarotta entro la prima metà del 2013: in ogni caso, l’azienda americana potrà contare su un finanziamento complessivo di 830 milioni, che le consentirà di tirare il fiato e poter affrontare senza troppi patemi d’animo la procedura di fallimento a suo carico.
Secondo il Wall Street Journal, che ha pubbicato in anteprima la notizia, il numero di brevetti interessati dalla compravendita sarebbero 1100 in totale e riguardano la cattura, la visualizzazione e l’elaborazione delle immagini, settore in cui la Kodak, un tempo, era l’azienda leader incontrastata prima dell’avvento della fotografia digitale.
I brevetti sono stati acquisiti da un consorzio di diverse aziende, tra queste fanno parte Apple, Google, Microsoft, Samsung, Fujifilm, Adobe e Amazon, le quali, se vorranno, potranno concedere le licenze anche ad altri enti terzi: nell’accordo è previsto anche il patteggiamento di tutte le precedenti controversie legali che erano ancora in corso.
Come detto, la Kodak sta attraversando un grave periodo di crisi che ha costretto la società a fare tagli drastici al personale, licenziando circa un migliaio di impiegati lo scorso mese di agosto: non è affatto escluso che, in futuro, l’azienda sia costretta a operare altri licenziamenti, soprattutto a causa dal poco successo ottenuto dall’asta per aggiudicarsi i brevetti.
Trent’anni fa, la Kodak poteva contare sulla manodopera di ben 145mila persone, che oggi si è ridotta a poco più di 14mila dipendenti.
Dopo l’uscita della notizia, la Kodak ha rilasciato un comunicato stampa in cui dichiara che l’obiettivo primario, in questo momento, è quello di ristrutturare l’azienda e poter ricominciare da zero con le attività commerciali, preludio a una fase di crescita che dovrebbe riportare la Kodak ai fasti di un tempo, quando la fotografia era ancora analogica.
Centerbridge Partners, GSO Capital Partners, JP Morgan e UBS AG sono solo alcuni dei più importanti investitori che appoggeranno finaziariamente la rinascita a livello mondiale della Kodak: per i lavoratori è l’unica speranza di mantenere il posto e di non finire in mezzo alla strada, come già avvenuto per altre migliaia di persone rimaste, loro malgrado, coinvolte nei crack finanziari di tante altre società che hanno dovuto chiudere.
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