USI Hackathon il primo evento a Lugano per dare vita ai dati
Il primo “USI Hackathon” per dare vita ai dati. Tre giorni di programmazione al campus universitario di Lugano dal 15 al 19 Novembre 2019.
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“I dati prodotti e concepiti per una specifica funzione devono poter trovare una seconda vita. Devono poter alimentare nuove idee e soluzioni, incentivare la creatività e perché no, anche l’imprenditorialità.”
Per informazioni e iscrizioni: https://hackathon.usi.ch
Ha ricordato in conferenza stampa il Segretario comunale di Lugano Robert Bregy, insieme al Rettore dell’USI Boas Erez, la municipale Cristina Zanin Barzaghi e il direttore del gruppo CodeLounge della Facoltà di scienze informatiche Dr Marco D’Ambros.
Il 5 novembre a Lugano si è tenuta la conferenza stampa ufficiale per annunciare il primo hackathon organizzato dall’Università della Svizzera italiana con il sostegno della Città di Lugano.
La sfida di programmazione continuerà ininterrottamente dal 15 al 17 novembre per dare la possibilità agli sviluppatori di emergersi completamente nel lavoro senza alcuna distrazione.
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All’interno della manifestazione ci sarà inoltre una parte dedicata a ragazzi e ragazze tra i 10 e i 15 anni che, grazie alla collaborazione con ated4kids, gareggeranno in un mini-hackathon il sabato 16 novembre dalle 10.00 alle 16.00.
“Le grandi aziende tecnologiche come Facebook organizzano regolarmente hackathon per stimolare lo sviluppo di nuove idee e creare valore.” ha sottolineato Dr Marco D’Ambros, direttore del gruppo “Codelounge” all’USI.
Sarebbero questi gli obiettivi anche del primo hackathon a Lugano che si svilupperà in due aree principali: la programmazione e l’analisi dei dati.
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Quest’ultimo aspetto rende la maratona digitale luganese unica nel suo genere in quanto le attività di analisi dei dati non sono ricorrenti negli hackathon tradizionali.
Per l’USI Hackathon invece l’obiettivo è quello di sperimentare la collaborazione tra la lettura dei dati e lo sviluppo di strumenti e prototipi per risolvere sfide concrete attualmente presenti sul territorio come ad esempio il traffico stradale e i parcheggi in città.
I dati che saranno messi a disposizione dei partecipanti saranno infatti dati “veri” forniti dall’amministrazione comunale e dai partner dell’iniziativa tramite il Lugano Living Lab.
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A questo proposito, il Segretario comunale Robert Bregy ha aggiunto: “Quello degli Open Data è un principio che il Municipio ha voluto far proprio inserendolo negli obiettivi strategici contenuti nelle linee di sviluppo 2018-2028.
Dati aperti, messi a disposizione della società e della comunità scientifica nel pieno rispetto della privacy.”
A questo proposito, e in qualità di promotore dell’iniziativa Lugano Living Lab, Bregy si è rallegrato del riscontro positivo da parte dei numerosi partner pubblici e privati che hanno risposto con entusiasmo alla chiamata di USI e Città per supportare l’iniziativa fornendo dati di loro possesso.
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In ultimo, è stato anticipato il workshop sul tema “open data” organizzato in collaborazione con SUPSI, in particolare con il Laboratorio di cultura visiva, il prossimo 28 settembre.
L’obiettivo del workshop è quello di condividere, discutere e collaborare sui risultati del hackathon, permettendo ai dati si assumere ancora nuove forme e funzioni.
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