USDT Tether Sbarca negli Stati Uniti Tra Ottimismo e Sfide per Circle

Tether punta a portare USDT negli Stati Uniti sotto il GENIUS Act
Tether ha delineato i suoi piani per far sì che il suo stablecoin di punta, USDT, ottenga la piena conformità al GENIUS Act, la nuova legislazione statunitense che regola le stablecoin straniere. In questo quadro normativo, Tether mira a registrare ufficialmente USDT per consentire la sua circolazione negli Stati Uniti, nonostante il token venga emesso da El Salvador. Il CEO Paolo Ardoino ha sottolineato l’impegno intenzionale dell’azienda a rispettare le misure rigorose imposte, tra cui leggi antiriciclaggio stringenti e audit approfonditi delle riserve, di cui finora USDT non ha mai ricevuto una verifica completa.
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Ardoino ha chiarito che l’azienda si prenderà fino a tre anni per realizzare un processo di conformità preciso e completo, dimostrando una dedizione totale a soddisfare i requisiti del GENIUS Act. Inoltre, ha confermato l’ipotesi già accennata in precedenza della creazione di una stablecoin specifica per il mercato americano, pensata per adeguarsi pienamente alle normative statunitensi.
Questa doppia strategia prevede la coesistenza di USDT, che potrebbe essere utilizzato soprattutto per operazioni come le rimesse internazionali da e verso gli Stati Uniti, e della nuova stablecoin dedicata al territorio americano, che risponderà a differenti esigenze di clientela. Ardoino ha evidenziato l’importanza dei flussi migratori e delle famiglie degli espatriati come fattori chiave nel modello di utilizzo di USDT.
Circle ribadisce fiducia nella propria conformità normativa
Jeremy Allaire, CEO di Circle, ha espresso la piena fiducia della sua azienda nel continuare a operare senza intoppi all’interno del nuovo quadro normativo delineato dal GENIUS Act. Secondo Allaire, la legislazione renderebbe addirittura più evidente il vantaggio competitivo di Circle, che da anni ha scelto un percorso improntato a una rigorosa compliance e trasparenza attraverso audit pubblici.
La strategia di Circle è stata da sempre quella di allinearsi ai requisiti regolatori globali, cosa che ha consolidato la fiducia di importanti istituzioni finanziarie e partner istituzionali, soprattutto nel mercato statunitense. Allaire ha sottolineato come l’approvazione del GENIUS Act rappresenti una conferma della correttezza del modello di business adottato da Circle, che si propone come stablecoin integrato nel sistema finanziario tradizionale.
L’approccio di Circle con i suoi stablecoin punta a favorire l’adozione legale e trasparente della moneta digitale ancorata al dollaro statunitense, distinguendosi per la capacità di operare all’interno dei confini normativi più restrittivi. In questo senso, l’azienda vede il nuovo contesto legislativo come un’opportunità di crescita e consolidamento della propria posizione nel mercato USA.
Competizione e aspettative nel mercato delle stablecoin americane
La competizione tra Tether e Circle si fa sempre più intensa e strategica con l’entrata in vigore del GENIUS Act, che segna un punto di svolta per il mercato delle stablecoin negli Stati Uniti. Mentre Tether punta a far valere la presenza consolidata di USDT, sia come asset globale che come soluzione per il mercato americano, Circle si affida alla sua reputazione di compliance e trasparenza per consolidare la propria quota di mercato.
Quest’ultimo rappresenta una posizione vantaggiosa in quanto il nuovo quadro normativo premia soggetti con audit pubblici e procedure di conformità rigorose, fattori in cui Circle eccelle da tempo. Tuttavia, la decisione di Tether di lavorare per la piena registrazione di USDT negli Stati Uniti e parallelamente sviluppare una stablecoin domestica pone un’ulteriore sfida competitiva e potrebbe ampliare le opzioni a disposizione degli utenti americani.
La rivalità è anche culturale e operativa: da un lato, un’offerta che punta alla massima integrazione normativa e dalla blockchain al sistema bancario tradizionale; dall’altro, una strategia che mira a preservare un ampio raggio d’azione internazionale mantenendo forti legami con mercati emergenti e di nicchia, come le rimesse. Entrambi i CEO, presenti alla firma della legge alla Casa Bianca, sottolineano come la regolamentazione fornisca elementi chiave per una competizione più chiara e regolamentata, delineando un futuro in cui le stablecoin saranno sempre più parte integrante dell’economia digitale statunitense.
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