URBAN KNITTING A TORINO: TRICOT E SOCIAL NETWORK SI INCONTRANO IN PIAZZA CARIGNANO
URBAN KNITTING A TORINO :TRICOT E SOCIAL NETWORK SI INCONTRANO IN PIAZZA CARIGNANO CON DUE INSTALLAZIONI DEDICATE ALLA LETTURA CREATE DALL’ASSOCIAZIONE SUL FILO DELL’ARTE
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Condivisione di manualità e socialità per recuperare il più tradizionale e antico lavoro femminile: fare la maglia. Non più relegate fra le quattro mura domestiche, le donne si ritrovano per condividere una passione che con l’aiuto del web sta dilagando in tutto il mondo.
Non si “tricottano” più solo maglioni e sciarpe, ma si fa networking, si realizzano interventi sul territorio, all’aperto, per modificare l’aspetto dei luoghi dove viviamo. Si chiama Urban Knitting e ha principalmente finalità di carattere sociale, con installazioni artistiche urbane.
L’Associazione Sul filo dell’Arte ha seguito questo movimento e lo ha fatto suo, lasciando la propria impronta in molteplici occasioni.
In contemporanea con il Salone Internazionale del Libro, due istallazioni in Piazza Carignano caratterizzano l’intervento che si ispira ai temi della lettura, con finalità diverse.
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“Letto? Letto!” gioca sul duplice significato di “letto”: un libro realizzato da pagine lavorate a maglia riproduce, aperto, le dimensioni di un letto a una piazza.
Realizzato in pura lana cardata, ma non filata, sarà esposto davanti alla Libreria Luxembourg e potrà essere sfogliato, oppure utilizzato come seduta.
Per realizzarlo sono state impiegate 12 ore per ogni pagina: la lentezza e la cura del lavoro a maglia è in assoluta sintonia con quello della scrittura con la quale ha in comune il fare e disfare, fino a raggiungere la perfezione voluta. Anche la lettura chiede lentezza per apprezzare stile e contenuto di un testo.
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La realizzazione “Letto? Letto!” diventa così anche denuncia di ritmi oggi esasperati, ma richiama soprattutto l’attenzione sul valore della manualità in contrapposizione alla serialità tecnologica. Un invito a fermarsi e riflettere, magari approfittando di sedersi proprio fra le pagine dell’installazione.
“Papiro” vuole essere una proposta di tricot collettivo ispirato alla primissima forma di scrittura e di trasmissione del sapere: sulle panchine della piazza verrà lasciato un lavoro avviato e chiunque potrà intervenire con qualche giro di maglia.
Man mano che il lavoro crescerà, verrà arrotolato per formare un rotolo – papiro. Mentre “Letto? Letto!” è un’istallazione compiuta, “Papiro” ha finalità di condivisione collettiva, dove la funzione sociale di coinvolgimento delle persone diventa un elemento essenziale che porterà risultati non prevedibili a priori. Avviato a punto legaccio, potrà evolvere all’infinito. Per questa attività è stato attivato un passa-parola sul territorio torinese attraverso la “rete” di Madama Knit, realtà attiva da cinque anni e che fa capo a Palazzo Madama.
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Per entrambi i progetti è stato volutamente scelto il bianco, il colore-non colore per eccellenza, in collaborazione con Filatura di Crosa, che ha messo a disposizione la tipologia e la quantità di filato necessario.
Sul filo dell’Arte (www.sulfilodellarte.org) è un’associazione nata da un gruppo di donne formatosi attorno a Corinna Farchi, artista appassionata di arte di strada e maestra di Urban Knitting. Il filo, reale e metaforico, che unisce il gruppo è la condivisione di una manualità antica, la volontà di recuperare la tradizione del lavoro a maglia per generare creatività attraverso interventi sul territorio che hanno finalità di carattere sociale, culturale e di ricerca etica.
Le attività svolte e in continuo cantiere sono molteplici: realizzazione di eventi di guerriglia knitting, ovvero ricopertura in maglia di spazi ed oggetti pubblici per favorire la riappropriazione e la cura del bene comune; momenti di tricot collettivo; recupero, riciclo, riutilizzo di materiali naturali per realizzare installazioni artistiche; arredi urbani in maglia ed uncinetto di spazi pubblici con il coinvolgimento attivo delle comunità locali; attività performative per l’avvicinamento dei giovani all’arte popolare e di strada.
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Fra le prime ad aderire all’Associazione e a credere nel progetto sono state donne di cultura ed estrazione diversa, accomunate dal desiderio di trasformare capacità manuali in strumento di espressione creativa: Elena Farchi e Lia Necchi, rispettivamente artiste di uncinetto e di tricot; Giulia Gerbi, educatrice; Maria Pia Marini, fondatrice di knitta.it; Monique Hemsi, giornalista.
In occasione del Fuorisalone 2014, appena concluso a Milano, sono stati realizzati diversi interventi, sia pubblici che su commissione professionale: per lo spazio Nokia alla rotonda di Via Tortona, per l’installazione Fuorilingua al Seicentro in Via Savona, per il progetto Trouble Tales nell’ambito di Good Design, promosso dalla Cascina Cuccagna.
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