Unknown 9: Awakening, scopri il nuovo universo narrativo in questa recensione
Universo espanso di Unknown 9: Awakening
Questo ottobre ha segnato un’importante svolta per Bandai Namco, che si lancia nel territorio dell’innovazione narrativa con il lancio di Unknown 9: Awakening. Questa nuova IP, sviluppata da Reflector Entertainment, offre un’esperienza singolare, presentando un universo narrativo complesso e ben articolato che si estende oltre il videogioco stesso. Il titolo si propone come un punto di ingresso in un vasto panorama di storie e media interconnessi, facendo emergere la potenzialità di un franchise destinato a crescere.
Assumendo il ruolo di Haroona, una giovane dalle abilità straordinarie, i giocatori possono immergersi in un mondo pulsante di mistero e scoperte. La voce di Haroona è interpretata da Anya Chalotra, nota per il suo ruolo di Yennefer nella serie Netflix The Witcher. La narrativa si articola attorno alla sua ricerca di giustizia dopo la perdita del mentore, un viaggio che coinvolge civiltà antiche, esseri immortali e una dimensione alternativa chiamata Rovescio. Questo mix di elementi mistici e fantasy gioca un ruolo cruciale nel suscitare l’interesse del pubblico.
Tuttavia, la struttura multi-formato del progetto si distingue come uno dei tratti più affascinanti di Unknown 9: Awakening. La narrazione principale si intreccia con altre cinque storie diverse che, insieme, costituiscono un mosaico narrativo ben congegnato. Persino il fumetto e le produzioni audio come i podcast ampliano la comprensione del mondo di Haroona, incoraggiando i fan a esplorare ulteriormente l’universo narrativo. La trilogia di romanzi e le web series forniscono aumenti narrativi che arricchiscono l’esperienza, offrendo diversi punti di vista e approfondimenti sui personaggi e le loro motivazioni.
Tuttavia, nonostante queste ambiziose premesse, l’universo narrativo di Unknown 9 presenta delle lacune significative. I personaggi secondari e le varie organizzazioni all’interno del gioco non sono sviluppati come ci si aspetterebbe da un progetto così vasto. La mancanza di dettagli sulla nemesi e sui quaestor, i portatori di poteri speciali nel Rovescio, riduce il potenziale coinvolgimento emotivo del giocatore. Anche se sono evidenti i tentativi di espandere il franchise, si sente la necessità di una narrazione più coesa e intuitiva. Con una durata di circa dieci ore, avremmo desiderato una maggiore chiarezza e profondità, utile per far da catalizzatore a questo universo tanto ampio e promettente.
Trama e narrazione
Gameplay e meccaniche di gioco
In Unknown 9: Awakening, la narrazione si intreccia in modo significativo con il gameplay, offrendo una formula che invita i giocatori a sfruttare i poteri della protagonista, Haroona, per navigare tra le varie sfide. Con un’impostazione di gioco in terza persona, il titolo di Reflector Entertainment si distingue per le sue meccaniche di azione stealth, in cui l’abilità di Haroona di manipolare il Rovescio risulta fondamentale. Questo gameplay incoraggia i giocatori a pianificare strategicamente ogni movimento, alternando fasi di infiltrazione a momenti di combattimento basati su abilità speciali.
Haroona possiede infatti una varietà di poteri, che vanno dall’invisibilità temporanea alla capacità di possedere i nemici, con una serie di opzioni a disposizione che tengono viva l’attenzione del giocatore. La possibilità di deviare proiettili nemici e di influenzare gli avversari arricchisce le dinamiche di gioco, permettendo approcci creativi nell’affrontare nemiche e boss. Durante le fasi stealth, l’abilità di attutire i movimenti e di accedere a punti strategici crea una tensione avvincente, mentre le scelte di design dei livelli garantiscono diverse modalità di approccio alle sfide.
Nonostante all’inizio le meccaniche stealth risultino coinvolgenti e sfidanti, il gioco tende a perdere parte della sua carica dopo aver acquisito un numero sufficiente di punti abilità. Diventando praticamente invincibile, Haroona affronta i nemici con un potere sovrumano, rendendo le fasi successive un po’ più semplici di quanto inizialmente promesso. Una volta sbloccate abilità avanzate, il giocatore può affrontare situazioni con un potere quasi irrefrenabile, generando una sorta di disallineamento tra le aspettative di sfida e la realtà del gameplay.
Il design dell’intelligenza artificiale nemica, che non brilla per innovazione, aggrava ulteriormente questa problematica: quando il giocatore viene scoperto, le situazioni possono rapidamente diventare caotiche, ma permette comunque un ritorno alle meccaniche stealth. L’.Tuttavia, la cura associata alla magia di Haroona conferisce un senso di invulnerabilità. Ogni utilizzo del potere di curarsi, infatti, non è limitato e consente di recuperare rapidamente da eventuali errori durante le scaramucce.
In definitiva, Unknown 9: Awakening si posiziona come un punto di incontro intrigante tra una narrativa profonda e un gameplay stimolante. Malgrado le sue flessibilità e l’evoluzione delle meccaniche nel corso del gioco, la mancanza di un bilanciamento adeguato tra sfida e potere può portare a un’esperienza variabile. Con un occhio attento al potenziale della storia, rimane il desiderio di un gameplay che sa mantenere viva la tensione fino alla fine.
Gameplay e meccaniche di gioco
Unknown 9: Awakening offre un gameplay che intreccia abilmente l’azione con la narrazione, invitando i giocatori a sfruttare i poteri di Haroona per affrontare le diverse sfide del gioco. Impostato in terza persona, il titolo di Reflector Entertainment si distingue per le sue meccaniche di azione stealth, dove la capacità di Haroona di manipolare il Rovescio plasma l’intera esperienza di gioco. Questa meccanica incoraggia un approccio strategico, alternando fasi di infiltrazione a battaglie che richiedono l’uso intelligente delle abilità speciali.
Haroona è dotata di un repertorio variegato di poteri, che include l’invisibilità temporanea, la possibilità di possedere i nemici e l’abilità di deviare i proiettili avversari. Queste capacità arricchiscono le dinamiche di gioco, permettendo approcci creativi e diversificati nell’affrontare sia i nemici comuni che i boss di fine livello. Durante le fasi stealth, la tensione è palpabile grazie alla possibilità di muoversi silenziosamente e accedere a punti strategici, mentre il level design è progettato in modo da incoraggiare l’esplorazione e la sperimentazione.
Le prime esplorazioni nelle meccaniche stealth risultano coinvolgenti e stimolanti, ma il gioco tende a perdere parte della sua complessità a metà percorso. Una volta sbloccate sufficienti abilità, Haroona diventa quasi invincibile, spostando l’equilibrio del gameplay verso un’esperienza più semplice. L’acquisizione di poteri avanzati consente di affrontare i nemici con un’autorità schiacciante, creando un divario tra le aspettative di sfida e la realtà del gameplay. Questa evoluzione, sebbene appagante, priva l’esperienza di quell’attesa di scoperta e di strategia che caratterizzava le fasi iniziali.
Un ulteriore elemento che influisce sul bilanciamento dell’esperienza è l’intelligenza artificiale dei nemici, che non si distingue per capacità innovative. Malgrado le situazioni di gioco possano diventare frenetiche quando il giocatore viene scoperto, la possibilità di tornare all’invisibilità ridona rapidamente il controllo. Da notare che la cura magica di Haroona non ha limiti di utilizzo, conferendo un ulteriore senso di invulnerabilità e facilitando i recuperi dopo eventuali errori durante le scaramucce.
Unknown 9: Awakening si presenta come un affascinante connubio di narrativa profonda e gameplay stimolante. Nonostante le meccaniche solide e la varietà di approcci, la mancanza di un giusto bilanciamento tra sfida e abilità sovrumane può dare luogo a un’esperienza di gioco altalenante. La memoria della tensione iniziale rimane, insieme al desiderio di un gameplay che riesca a mantenere l’intensità fino all’epilogo dell’avventura.
Ambientazioni e grafica
In Unknown 9: Awakening, la varietà e la qualità delle ambientazioni giocano un ruolo cruciale nel delineare l’identità del gioco. I paesaggi sono stati progettati con uno sforzo notevole, trasportando i giocatori in un mondo ricco di dettagli e atmosfere suggestive. Le ambientazioni spaziano da maestose foreste e deserti infiniti a intricate città con architetture arabe, contribuendo a creare un contesto visivo che stimola l’esplorazione e l’immersione. Ogni sito presenta la propria unicità, caratterizzato da elementi distintivi che riflettono la cultura e la storia di queste civiltà antiche.
Tuttavia, è importante notare che, nonostante l’estetica affascinante, il gioco si svolge prevalentemente su binari, limitando così l’esplorazione autentica. I giocatori possono scoprire soltanto alcuni collezionabili sparsi per le aree, risultando in una sensazione di linearità che, sebbene possa aiutare a mantenere la narrazione focalizzata, riduce il senso di libertà tipico di molte avventure videoludiche moderne. Questo fattore può lasciar intendere che, mentre le ambientazioni meritano di essere ammirate, non si ha la possibilità di interagire con esse a un livello più profondo.
Dal punto di vista tecnico, Unknown 9: Awakening offre una grafica che oscilla tra l’accettabile e il discreto. Le texture, pur presentando buoni dettagli, non raggiungono gli standard elevati delle produzioni tripla A contemporanee, risultando in alcune aree piuttosto standard. Ciò che colpisce in maniera positiva, tuttavia, è l’accuratezza con cui le animazioni sono curate, anche se non mancano momenti in cui i cali di framerate possono interrompere l’esperienza. Questo problema è particolarmente evidente su PS5, dove situazioni di grande intensità possono compromettere la fluidità del gameplay, un aspetto che risulta inaccettabile in un titolo di questa portata.
Nonostante queste imperfezioni, le ambientazioni di Unknown 9: Awakening riescono a trasmettere una forte sensazione di immersione. Ogni luogo è animato da dettagli che raccontano la storia del mondo, dalle rovine delle antiche civiltà alle interazioni fra personaggi. Questa qualità visiva arricchisce l’esperienza globale, anche se l’effettivo sfruttamento di questi spazi rimane limitato. In definitiva, le ambientazioni rappresentano un punto di forza indiscutibile, ma la sensazione di linearità e le incertezze grafiche potrebbero limitare il pieno apprezzamento da parte dei giocatori più esigenti.
Considerazioni finali e valutazione
Unknown 9: Awakening si presenta come un’opera audace, capace di intrecciare una narrativa affascinante con un gameplay che promette di coinvolgere i giocatori. Il potenziale per un franchise solido è tangibile, grazie alla ricchezza del suo universo narrativo e alle molteplici piattaforme con cui si propone di espandere la storia di Haroona. Tuttavia, nonostante le intuizioni interessanti e le meccaniche di gioco creative, il titolo di Reflector Entertainment lascia sul campo alcune incertezze e punti critici che potrebbero influenzare l’esperienza globale.
La storia è indubbiamente intrigante, con elementi di mitologia e azione che catturano l’attenzione; tuttavia, la scarsità di sviluppo per alcuni personaggi e organizzazioni limita il coinvolgimento emotivo del giocatore. L’ambizione di espandere il lore attraverso diversi formati, come fumetti e web series, di per sé è lodevole, ma non riesce completamente a risolvere le lacune presenti nella narrazione principale. Serve più concretezza e coerenza per rendere giustizia all’affascinante premise di Unknown 9: Awakening.
Il gameplay ha momenti di grande successo, specialmente nella fase iniziale, in cui le meccaniche stealth invitano a esplorare e pianificare. Tuttavia, una volta che il giocatore ha accesso a una gamma più ampia di abilità, l’esperienza tende a perdere parte della sua sfida e tensione. La difficoltà, che potrebbe sembrare ben calibrata all’inizio, cede il passo a una sensazione di invincibilità che, sebbene gratificante, riduce l’impatto delle situazioni di gioco. Inoltre, il design dell’intelligenza artificiale nemica appare piuttosto basico, contribuendo a una sensazione di permissività al di là delle fasi stealth.
Le ambientazioni, pur offrendo uno spettacolo visivo di qualità, soffrono da una linearità che impedisce un’esplorazione più profonda; questo aspetto, along with technical hiccups like framerate drops, smorzano un po’ l’entusiasmo per il titolo. Sebbene le aree siano ricche di dettagli e rappresentino un’ottima espressione di design artistico, il fatto di procedere quasi unicamente su binari limita le opportunità di immersione genuina. E, nonostante l’aspetto grafico possa non essere all’altezza dei titoli tripla A moderni, riesce comunque a mantenere un’adeguata estetica.
Unknown 9: Awakening è un titolo che si distingue per le sue ampie ambizioni e per il suo ricco universo narrativo, ma presenta anche alcune incertezze che potrebbero influenzare l’esperienza complessiva. La speranza è che, andando avanti, la saga possa crescere e consolidarsi, fornendo ai giocatori un accesso più profondo e coinvolgente all’universo creato da Reflector Entertainment. La base è solida, ma i futuri sviluppi dovranno affrontare le sfide attuali per raggiungere un successo duraturo e apprezzato.