Twitter può essere pericoloso: in Cina 500 ritweet può condannare al carcere
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Che la libertà voli sulle ali dei social network e in particolare sulle ali dell’uccellino di Twitter, ormai, non ci sono dubbi. Lo dimostra una volta di più il fatto che in Cina, laddove la stretta della censura di Stato offre ben pochi spiragli, essere troppo popolari sul social di Dorsey, Williams e Stone, è pericoloso, fino a rischiare il carcere.
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In soldoni, se un giornalista pubblica una notizia che il Governo comunista di Pechino ritiene lesiva e quest’ultima viene ritwittata 500 volte o condivisa da 5 mila persone, c’è poco da fare: finisce in carcere
Vittima di questo sistema così illiberale è finito persino un sedicenne. Yang è finito in prigione per una notizia diffusa su Weibo, la versione cinese di Twitter: accusava la polizia di un omicidio che era stato fatto passare per suicidio. Il tweet di denuncia è stato replicato più di 500 volte. Per questo, è finito nei guai.
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