Twitter prevede di far modificare i Tweet agli utenti
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Jack Dorsey, CEO di Twitter, si è definito favorevole nel permettere le modifiche ai Tweet già pubblicati sul social del cinguettio. Lo ha comunicato durante una sessione aperta con domande e risposte tra lui e gli utenti della piattaforma.
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Il delegato cercava di scoprire quelle che fossero le nuove iniziative volute dagli utenti. Tra le più gettonate è apparsa proprio la modifica dei Tweet. Non solo per gli utenti verificati dalla spunta blu, ma per tutti.
Non sarebbe la prima volta che si cerca di venire incontro agli utenti dell’uccellino azzurro per non perdere terreno con la concorrenza. Il problema questa volta nasce da un lato etico oltre che pratico.
E’ giusto permettere ad un autore di modificare il proprio pensiero in qualcosa di differente dopo che è già stato condiviso da altri utenti? In che misura la modifica sarebbe considerata opportuna? La rispettabilità del social ne risulterebbe compromessa?
Le altre modifiche di Twitter
In casa Twitter si è dovuto già ricorrere a modifiche anche importanti per far fronte al calo della crescita e dell’utilizzo degli utenti. Non solo Facebook, ma anche Instagram e Snapchat si sono dimostrate più innovative.
Inizialmente non venne ben visto dai dirigenti l’aumento dei caratteri con i quali comporre un Tweet. Si sarebbe rischiato di snaturare la forma del social network. In seguito si smise di conteggiare, per il raggiungimento dei 140 caratteri consentiti, i nomi dei profili, le immagini e i link.
Di recente si sono viste manovre per l’integrazione dei video direttamente nelle app omonime del social network. Periscope, app acquistata dall’azienda in precedenza, rischia di diventare inutile.
L’azienda madre sta integrando tutte le funzionalità nel proprio interno. Grazie a quest’aggiornamento possiamo ora assistere alle dirette su Twitter con visuale a 360 gradi.
La fuga dei cervelli da Twitter
Per Twitter sono tempi duri. Nel 2016 l’azienda di Jack Dorsey ne ha subito di tutti i colori. Non solo non ci sono più nuovi utenti, ma anche i dipendenti se la danno a gambe. E’ stato un anno dove molti dirigenti hanno dato le dimissioni.
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Figure importanti come Katie Stanton vicepresidente ai Media, Alex Roetter, vicepresidente allo Sviluppo, Brian Schipper, alle Risorse Umane, Kevin Weil, al Prodotto e Jason Toff, a capo del progetto Vine. Si uniscono alla lista il CTO Adam Messinger e il vicepresidente al Prodotto, Josh McFarland.
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